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Mi sveglio, mi giro nel letto e Luca non c'è. Decido di alzarmi e andare in salotto, Luca non c'è neanche qui. Sarà uscito. Mi butto sul divano e chiamo la mia migliore amica.
M: chi si sente... Ti ho scritto ieri molto probabilmente avevi meglio da fare, eh?!
G: oddio scusa, ieri pomeriggio si ho avuto da fare e la sera siamo andati a ballare. Comunque la prossima volta vieni anche tu.
M: si posso venire la prossima volta però non voglio stare da Luca. Comunque vi vedete poco e dovete avere la vostra privacy e non farò la terza incomodo... Quindi devo trovare un luogo in cui sistemarmi.
G: da quello che ho capito Lollo ha il suo appartamento, è piccolino ma per una o due notte ci puoi stare.
M: allora è perfetto. Tu quando torni?
G: Prendo l'aereo alle 5 di pomeriggio, anche se non vorrei tornare giù. Qui sto bene, molto probabilmente perché c'è Luca.
M: resta a Milano, ti prendi una settimana e poi riscendi.
G: e con la scuola?
M: dai Giulia, sono 5 assenze e tu ne hai fatta solo 1... Che vuoi che cambi? Non ti possono mica bocciare.
G: Non lo so Meli...Casomai sali anche tu.
M: Ti faccio sapere, devo chiedere a papà. Ora devo andare, ci sentiamo dopo.
G: va bene un bacio.

È passata ormai un'ora e decido di chiamare Luca.
L: amò dimmi.
G: ma quando torni? Ti sto aspettando da un'ora.
L: sto in studio con Ava, non lo so penso per ora di pranzo.
G: vabbo
L: cos'hai fatto?
G: niente Lu, ci vediamo dopo.
Non lo lascio rispondere e chiudo la chiamata. Sto qui a Milano per neanche due giorni e lui la maggior parte del tempo non c'è.
Mi vesto, prendo il mio giubbotto ed esco di casa. Cammino, fino ad arrivare ad un parco, mi siedo su una panchina e mi guardo intorno, ci sono bambini che giocano, coppie che si baciano e scherzano, infilo le mie cuffiette e inizio ad ascoltare la musica.

Guardo l'orario solo 13:27, avevo completamente perso la coinizione del tempo, ritorno a casa e nel mio campo visivo entra Luca che è buttato sul divano. Mi vede e mi viene incontro posandomi un bacio sulle labbra al quale mi sottraggo.
"Cos'hai fatto Giù?"
"Me lo chiedi anche?!" chiedo scioccata.
"Non ho la sfera magica"
"Cazzo Lu vengo a Milano per meno di due giorni e tu per la maggior parte d tempo non ci sei"
"Non è che vado a pettinare le bambole o a prendere un the con i miei amici, lo capisci? Io sto lavorando, ti ci devi abituare al fatto che devo stare tanto tempo in studio. Ho un disco da preparare"
"Sisi proprio a lavorare" dico sbuffando.
"Scusa cosa vorresti dire?"
"Chi mi dice che stavi lavorando? Tu, io non ne posso avere mica la certezza"
"Cazzo, ora manco ti fidi? Pensi che ti tradisca, tu stai fusa" dice alzando il tono della voce.
"Il punto è che tu non ti sei mai fidata di me, perché? Non ti ho mai dato motivo di non fidarti" continua lui.
"Non lo so, il fatto è che tu hai molte ragazze che ti girano intorno... Non posso sapere che ti passa per la mente".
Luca sbarra gli occhi e ride nervosamente.
"Senti prendi la tua roba e fammi il favore di andartene. Se tu non ti fidi non ha senso che stai qua. Una relazione si basa sulla fiducia"
"Mi stai lasciando?" chiedo con le lacrime agli occhi.
"No, ti sto dicendo di andare via... Poi si vedrà".
Mi dirigo in camera mentre mi asciugo una lacrima che riga il mio volto. Ho sbagliato, lo so. Ma in fondo è ciò che penso. Preparo la mia valigia per poi tornare in sala. Luca è uscito fuori al terrazzo e sta fumando, i nostri sguardi si incrociano fin quando lui non si gira dandomi le spalle. Esco di casa e chiamo Lollo, andrò da lui questo pomeriggio e alle 5 prenderò l'aereo.

Penso di aggiornare più "raramente" e no ogni giorno. Fatemi sapere cosa ne pensate.

|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Where stories live. Discover now