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Una settima dopo

Sono appena arrivata a Salerno, donami rinizierà scuola. Luca mi ha voluto accompagnare ma domani mattina ripartirà per Milano.
In questa settimana ho legato molto con Francesco e diciamo che Melissa ha "rivalutato" Luca. Si continuano a chiamare ancora rospo e strega e ciò mi fa sempre ridere.
Ora sono a casa mia con Luca, lui dorme mentre io metto in ordine i panni. Qualcuno suona al campanello così mi precipito sotto per aprire mentre, con molta calma, il mio ragazzo si sveglia e scende le scale.
"Tesoro, com'è andata a Milano?" chiede mia madre entrando in casa.
"Tutto bene" mi limito a dire. Lo sguardo di mia madre cade su Luca che è a petto nudo.
"Ah mamma lui è Luca, il mio ragazzo"
"Il famoso Luca, piacere io sono Anna"
"Luca, piacere mio" dice con un gran sorriso.
"Quindi per quanto tempo resterai qui a Salerno? Da quel che ho capito sei molto impegnato" dice mia madre dopo una lunga chiacchierata con Luca.
"Domani mattina presto ho l'aereo"
"E come vi farete a vedere tu e Giulia? È molto lontana Milano da Salerno"
"A questo ci dobbiamo ancora pensare, penso di tornare ogni fine settimana comunque" ribatte il mio ragazzo.
"Ho capito, sono felice per voi. Ora vi lascio soli, devo andare via" conclude mia madre salutando prima Luca e poi me.
"Ma è troppo simpatica tua madre" dice il moro.
"Basta che ne sei convinto tu" rispondo acida.
Lui si avvicina, mi prende per i fianchi e azzera le distanze baciandomi. Le sue mani scorrono lungo il mio corpo, il suo respiro è affannoso. Il campanello suona, Luca si stacca e sbuffa sonoramente. Vado ad aprire e sulla soglia di casa c'è Lorenzo.
"Scusate vi disturbo?" chiede.
"Si" risponde Luca.
"No entra pure" dico ridendo.
"Ho litigato con i miei e questa sera non voglio tornare a casa, quindi mi autoinvito a dormire da te" ribatte Lollo buttando il suo zaino sul divano.
Io e Luca ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"È molto divertente ciò che ho detto?"
Chiede il nostro amico.
"Fa ridere la tua faccia più che altro" rispondo.
"Sisi fate i simpatici. Posso dormire in camera tua?" mi chiede il mio amico.
"Ma non ci pensare neanche lontanamente" risponde Luca.
"Non fare il geloso che fino a un mese fa dormivamo insieme. Vengono prima gli amici ricordatelo" risponde Lorenzo con un ghigno mentre Luca alza il medio ridendo.

"Cazzo, ma fa schifo!" dice Lollo mangiando la pasta.
"Fraté te l'ho detto che è una frana nel cucinare" esclama Luca. Io fingo una risata mentre mi gusto la mia pasta a dir poco vomitevole.

"Io vado su a dormire, sono veramente stanca" dico sbadigliando, sono solo le 10 di sera ma è come se fossero le 4 di mattina, le mie gambe non resistono altri 5 minuti.
Salgo le scale ed entro in camera, mi lavo, mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte.
Luca entra in camera per poi sedersi sul letto.
"Come ci organizziamo? Intendo per vederci, io devo ripartire e tu resti qua..." dice accarezzandomi una guancia.
"Non voglio perderti" sussurro
"Ehi non mi perderai, devo solo tornare su per lavoro... Facciamo così ogni fine settimana io scendo a Salerno oppure tu sali a Milano. Va bene?" mi chiede. Io annuisco e lui mi bacia. Si mette sopra di me, le sue gambe sono in mezzo alle mie, mentre i suoi gomiti sono posati sul letto per non mettere tutto il peso su di me. È un bacio passionale, nessuno dei due vuole staccarsi ma siamo costretti dal rumore della porta che si apre.
"Cazzo ma non ti hanno insegnato a bussare?" chiede Luca innervosito.
"Scusate ma mi serviva un cuscino, nell'altra camera non ci sono" risponde Lorenzo. Luca gli lancia un cuscino dal mio letto e con la mano gli fa segno di uscire.
"Non avremo neanche il tempo di salutarci domani, mi sveglierò e tu non sarai al mio fianco, mi mancherà ciò" dico con tristezza. Lui mi dà un bacio sulla fronte e mi stringe a sé.



|Era tutto perfetto, ma ormai| CAPO PLAZA Where stories live. Discover now