"dance with me"

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A breve sarebbe iniziata la mia prima lezione di danza. La settimana prima avevo trovato un annuncio in cui c'era scritto che sarebbero iniziati dei nuovi corsi nella palestra che frequentavo abitualmente e, tra questi, non ho potuto far a meno di notare quello di danza moderna e contemporanea.
Amavo ballare, lo facevo da quando ero piccola, ma per via dello studio verso l'età di sedici anni non ero più stata in grado di praticarla a livello agonistico. Per questo motivo, riprendere dopo alcuni anni, mi fece sentire al settimo cielo.

"L'hai visto?"

Sentii dire ad una ragazza non molto lontana da me.

"Chi dei due?"

Domandò un altra. Fu allora che mi avvicinai al gruppetto.

"Avremo due insegnanti?"

Chiesi, per poi legarmi i capelli in un codino non troppo alto.

"O mio Dio non li hai ancora visti?"

Una ragazza un po' più bassa di me, con dei folti capelli castani si avvicinò a me ridacchiando.

"Ehm no.."

Risi anche io non capendo.
La ragazza mi diede una leggera gomitata facendomi girare nella direzione che stava indicando con il mento.

Mi voltai e notai un ragazzo biondo appoggiato al muro, la testa china sul telfono, la lingua nell'angolo delle labbra.. probabilmente era concentrato su un qualcosa di importante. Nello stesso istante ridacchiò per poi passarsi una mano trai capelli scompigiandoseli.

"Ah"

Non sapevo che cosa dire e le ragazze sembrarono essere del mio stesso parere, visto che quando lui si spostò dal muro avvicinandosi al centro della sala, non uscirono altro che sospiri dalle loro labbra.

Si leccò le labbra in un gesto involontario mentre sfilava un elastico dal polso per potersi fare un codino veloce.

Era attraente, troppo attraente.. iniziai a chiedermi come avrei potuto concentrarmi con un insegnate così.

"Ciao a tutti il mio nome è Park Jimin"

Portò le mani sui suoi fianchi alzando di poco la sua canottiera che già di suo era molto larga sul petto e sulle maniche lasciando intravedere i suoi pettorali e le sue costole.

"Facciamo un giro di nomi, ditemi qualcosa di voi e poi possiamo cominciare"

Aveva una voce delicata, non troppo acuta ma nemmeno troppo profonda. Più parlava piano e più pareva sensuale a chi ascoltava. Le ragazze si presentarono dicendo il proprio nome, perché avessero scelto quel corso e alcune non si lasciarono scappare qualche commento di apprezzamento nei confronti di Jimin.

"E tu invece"

Mi ero nuovamente persa nei miei pensieri. In un primo momento non mi accorsi del fatto che fosse il mio turno, ma non appena notai il suo sguardo rivolto verso di me come quello di tutti i presenti capii e arrossii di colpo.

Seven. | BTS ONE SHOTSWhere stories live. Discover now