Seven. | BTS ONE SHOTS

"in your eyes"

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"In your eyes..I see there's something burning inside you.." Canticchiava la ragazza camminando per i corridoi del Mini-Market. Stava comprando giusto un paio di cose per cena. Nel pomeriggio si era resa conto di non avere molto nel frigo, per questo motivo dopo lo studio aveva deciso di scendere, lasciare il suo caldo nido e andare a comprare i suoi amati noodles.

Mentre si dirigeva verso la cassa, assorta nei suoi pensieri, con le poche cose che aveva comprato sotto braccio, andò a sbattere contro qualcuno. Le cuffiette le scivolarono dalle orecchie, interrompendo la bolla che si era creata intorno a sé, per poco non le caddero i pacchi di noodles e le bottigliette d'acqua che aveva stretto al petto. Il ragazzo contro cui si era scontrata la guardò con un cipiglio, si era arrabbiato, sembrava come infastidito ma allo stesso tempo il suo sguardo trapelava stupore e curiosità. Forse era una stupida coincidenza, un puro caso. Entrambi stavano ascoltando la stessa canzone ma, solo lui se ne accorse per davvero.

"Scusami, non ti ho visto" parlò dolcemente lei, mortificata.

Lui addolcì i tratti ma lo sguardo severo non lasciò il suo volto.

"Va bene, ma sta più attenta la prossima volta" Scosse la testa, raccolse la sua busta di insalata e con un passo sfacciatamente da divo del cinema sparì dietro l'angolo lasciando la ragazza con le guance leggermente arrossate e le labbra schiuse. Si era imbarazzata tantissimo, non era il tipo che si comportava così con i ragazzi, ma il suo sguardo le era sembrato cosi duro, così giudizioso e severo che ne era rimasta affascinata. L'andatura slanciata, il corpo snello, il naso quasi a punta ma di una perfezione ineguagliabile, la mandibola un pò squadrata, gli occhi grandi e così espressivi, il neo sul labbro, gli orecchini, i capelli abbastanza lunghi che continuava a sistemare di tanto in tanto, un leggero trucco sugli occhi..

"Ok smettila, torna a casa" La ragazza si trovò a sussurrarsi quelle parole da sola pur di togliere dalla testa il pensiero di quell'affascinante e misterioso sconosciuto.

Si rimise le cuffiette che le erano cadute lungo il busto e andò alle casse.

Diversi giorni dopo

Il ragazzo si era svegliato presto, succedeva quasi tutte le mattine. Spegneva la sveglia, si stropicciava gli occhi, saltava giu dal letto mettendosi i vestiti che aveva preparato la sera prima per poi scendere per il suo quartiere facendosi alcuni isolati di corsa. Era il suo riscaldamento matuttino prima di raggiungere la salaprove dove si allenava la sua crew. Quella mattina però, si era svegliato più presto del solito, aveva deciso di correre per più tempo e quindi si era ritrovato a superare isolati che soltanto in macchina aveva percorso prima di allora.

Si fermò per prendere fiato, partì la canzone che ascoltava di più in quel periodo, 'In your eyes' di The Weeknd e prese a camminare a passo veloce per poi fare un pò di stretching davanti al vialetto di una casa che osservò con curiosità. Soprattutto quando una figura molto familiare attirò tutta la sua attenzione. Il Garage aperto gli lasciò gustarsi il simpatico balletto che la ragazza stava facendo con le cuffiette nelle orecchie e gli occhi chiusi. Si muoveva bene. Non seppe come si ritrovò ad avvicinarsi. Forse furono i suoi capelli sciolti che le ricadevano leggeri sulle spalle, la forma stretta dei suoi fianchi, il fatto che indossasse una tuta e Dio.. lui amava le ragazze in tuta.

"I'm blind, I'm blind" Sussurrò la ragazza ancora girata che non si era accorta di lui essendo ancora di spalle.

Lui strabuzzò gli occhi. Com'era possibile che ogni volta che si incontravano entrambi ascoltavano la stessa canzone. Quale assurdità.

Fece per andarsene ma proprio in quell'istante lei si girò aprendo gli occhi. Il modo in cui sul suo viso si manifestarono nel giro di pochi secondi, paura, stupore, imbarazzo fu divertente. Il moro ridacchiò per via di quella strana situazione. Si morse il labbro pensando a quanto potesse risultare fraintendibile il suo comportamento.