-"Perfetto." borbottò Zayn. "Harry, la vedo davvero dura. Lorelay è così eccitata all'idea di avermi in Italia con lei, si sta illudendo troppo. Non voglio che resti delusa e-..."

-"Non succederà." lo interruppi. "È normale che tu non sia del tutto tranquillo, ma sono sicuro che ti accetteranno tutti. Dagli solo del tempo."

-"E se volessero portarla via da me? Se le facessero cambiare idea, su di me, su di noi?" disse, riferendosi a lui e alla loro coppia.

-"Lei è grande, Zayn. Può decidere da sola ed ha scelto te. Nessuno le farà cambiare idea." lo rassicurai, convinto di quello che dicevo. Se c'era qualcosa di certo, era che Lorelay lo amasse. Si capiva dai suoi occhi, brillavano anche solo quando pronunciava il suo nome.

-"Sembri così convinto di ciò che dici." sospirò.

-"Lo sono." gli diedi un'ultima pacca sulla spalla prima di tornare al mio posto.

Avevamo appena raggiunto l'Italia.

P.O.V LORELAY

La voce calda e profonda del mio ragazzo mi fece aprire gli occhi. Mi guardai intorno, ricordandomi di essere in aereo.

-"Siamo arrivati?" sussurrai, cercando di svegliarmi.

-"Si, tra poco dobbiamo scendere." Zayn mi sorrise, lasciandomi un veloce bacio sulle labbra. I passeggeri si alzarono dai loro posti e così anche noi. Scendemmo dall'aereo e pochi minuti dopo vidi Harry raggiungerci.

-"Prendiamo le valige, i miei ci aspettano dentro l'aeroporto." dissi ai due ragazzi accanto a me. Zayn annuii soltanto e mi sembrò strano. Gli avevo ripetuto moltissime volte che non doveva preoccuparsi, ma non sembrava volermi ascoltare. Mi voltai verso di lui, prendendo il suo viso tra le mani prima di far unire le sue labbra con le mie, in un bacio lento e dolce. Sembrò sorpreso dal mio gesto, ma non esitò a mettere una sua grande mano dietro il mio collo e spingermi verso di lui.

-"Andrà bene." sussurrai, sulle sue labbra, e lo sentii rilassarsi un po'. Harry si schiarii la voce, facendoci staccare per portare la nostra attenzione su di lui.

-"Potreste aspettare di essere da soli?" sbuffò il riccio, facendoci ridere. "Ho già visto abbastanza da Gemma." prese la sua valigia.

-"Ancora con questa storia?" Zayn alzò gli occhi al cielo, prima di prendere entrambi i nostri bagagli.

-"Pensi che possa dimenticarlo facilmente? È stato orribile!" Harry iniziò a camminare, diretto verso l'uscita dell'aeroporto. Risi per la loro conversazione, erano così buffi e adorabili.

-"Dove stai andando?" rise Zayn, guardando il riccio che trascinava con lui la sua valigia verde.

-"Non lo so!" urlò esasperato, a qualche metro da noi. Presi la mia piccola valigia dalle mani di Zayn, sostituendola con la mia mano che s'intrecciò con la sua. Quando i suoi occhi s'incontrarono con i miei gli sorrisi, per rassicurarlo. Non lo avevo mai visto a disagio come in quel momento.

-"Non vedo l'ora di mostrarti la città. È così diversa da Londra. E voglio anche che tu conosca i miei amici." dissi, abbracciandolo, mentre anche noi iniziavamo a camminare per raggiungere Harry, fermo al centro dell'aeroporto. Ero così felice che Zayn fosse qui con me, volevo presentarlo a tutti, farlo sentire parte della mia famiglia.

-"Sappi che con l'italiano non me la cavo bene, dovrai tradurre." alzò le spalle, facendomi ridere. Non avrebbe avuto problemi a parlare, i miei genitori, come me, avevano origini inglesi, si erano trasferiti in Italia solo da adolescenti con i miei nonni, quindi non avrebbero avuto problemi a parlargli, come non li avevo io.

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