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●Isabel●
Ore 10:00.
Atterriamo a Los Angeles e poi andiamo con l'auto privata a casa.
Appena arriviamo entriamo dentro e ognuno va nella propria stanza per sistemare i bagagli.
Nel frattempo avverto Daniel che sono arrivata a casa e lui mi risponde dicendomi di uscire stasera.
Sorrido e subito accetto.

Ore 21:20.
Mi preparo e indosso un vestito rosa che mi lascia scoperte le spalle.
Metto i tacchi neri e la pochette dello stesso colore.
Esco dalla stanza e vado al piano di sotto.
Dylan «Dove stai andando, Isabel?»
Isabel «Con uno ma tornerò presto.»
Dylan «Uno?»
Grace «Beccata!» dice avvicinandosi a loro.
«Papà, un ragazzo.» alzo gli occhi al cielo «Non c'è nulla di male.»
Dylan «E ci vai vestita in questo modo? Copriti.»
«Ma è un vestito. Mi piace.» sbuffo.
Dylan «Assolutamente no. Vai a cambiarti.»
«Mamma!» mi lamento.
Ashley «Bel, ascolta tuo padre.»
Grace «Dai Bel, ascolta tuo padre.» ride.
«Che odio.» salgo al piano di sopra e indosso una giacca di pelle nera.
Dopodiché scendo al piano di sotto e dico a mio padre «Va bene così o devo coprirmi fino alla testa come una suora?»
Dylan «Che c'è di male a vestirsi come una suora?»
«Ma papà ho vent'anni.» insisto.
Dylan «Va bene, vai.»
«A dopo.» saluto i miei e poi esco per andare da Daniel.
Gli do un bacio e poi chiudo lo sportello della macchina.
Daniel «Mi sei mancata. Non ho fatto altro che pensarti.»
«Pure io. Il viaggio è stato bellissimo!» sorrido e gli racconto quello che ho fatto gli ultimi due giorni.
Daniel «Sarà stata un esperienza fantastica.»
«Eccome.»
Daniel cambia discorso e mentre guida dice «Stasera discoteca.»
«In verità stasera dovrei ritirarmi presto quindi non potremmo andare in un luogo più tranquillo?»
Daniel «Bel, ci divertiremo.»
«Lo so ma-»
Daniel la precede «Tranquilla. Fidati di me.»
«Okay okay.» sospiro e mentre guida poggia una mano sulla mia coscia scoperta.
Appena arriviamo entriamo dentro il locale e ci teniamo la mano per non perderci.
«Balliamo?» domando.
Daniel «Preferirei bere e poi ballare.»
«Stavolta cambiamo. Dai, balliamo un po'.»
Daniel «Va bene okay.»
Mi accontenta e andiamo in pista.
Adoro questa canzone!
Mi scateno e lui mi avvicina al suo corpo.
Daniel «Mi fai impazzire quando balli così...» gli da un bacio sul collo e poi sulle labbra.
Lo bacio anch'io e dopo che l'abbraccio gli dico «Ho bisogno di un bicchiere di vodka.»
Daniel «Concordo. Vieni con me.»
Gli tengo la mano e poi andiamo al bancone.
Prendiamo da bere e poi rimaniamo fino alle due di notte.
«Dan, devo andare a casa.» lo bacio.
Daniel «Perché non rimaniamo? Ci sono le stanze...e possiamo stare insieme.»
Insieme? Nello stesso letto?
«Ehm...i miei non vogliono che rimango fuori.»
Daniel «Avanti Bel. Non sei più una bambina.» la avvicina.
«Non so. Non credo sia una buona idea.»
Daniel «Io dico di sì.» sorride.
«Io invece dico che è meglio tornare a casa.»
Daniel sospira «Sei sicura?»
Annuisco.
Daniel «Okay.»
Usciamo dal locale ed entriamo dentro la vettura.
Guida e, appena arriviamo, mi dà un bacio prima che scenda dalla macchina.

L'indomani mi sveglio alle 9:00 e scendo al piano di sotto.
«Buongiorno.»
Ashley «Giorno. Hai visto Grace?»
«Starà ancora dormendo.»
Ashley «Mh ok. Tieni, ho preparato i waffle.»
Prendo il piattino con i waffle e lo sciroppo d'acero «Buoni!»
Ashley si siede a tavola e fa colazione «Come è andata ieri? Non ti ho sentita rientrare.»
«Benissimo.» sorrido.
Ashley «Bel, stavo pensando...che dici di portare il tuo ragazzo una di queste sere a cena?»
«Ma certo! A Daniel farà piacere.»
Ashley «Oh perfetto. Dy, che ne pensi? Secondo me è un ottima idea per conoscerlo.» si gira verso suo marito che sta mangiando in silenzio.
Dylan «Si. Voglio vedere con chi esce mia figlia.»
«Bene, gliene parlerò.»
Dylan «Voglio che sia puntuale. Alle 20:00.»
«Okay okay. Che giorno?»
Dylan «Perché non stasera?»
«Ah ok. Va bene anche stasera.»
Dylan «Perfetto.»
Sospiro e poi finisco la mia colazione.
Successivamente salgo al piano di sopra e prendo il cellulare.
Cerco il numero di Daniel e poi lo chiamo.
Non risponde.
Sbuffo e allora decido di mandargli un messaggio: "Ehy rispondimi. Devo dirti una cosa importante."
Aspetto qualche minuto ma niente.
Forse è impegnato.
Poso il cellulare e aspetto che mi chiami lui.
Nel frattempo mi sistemo la stanza e poi mi guardo un film in TV.

Dopo due ore sento il cellulare squillare e subito lo prendo.
È Daniel!
Finalmente.
Rispondo e dico «Ma dov'eri finito?»
Daniel «Di che parli? Ero impegnato e non potevo rispondere.»
«Impegnato? Che facevi?»
Daniel «Ero con i miei. Nulla di importante.»
«Ne sei sicuro? Se è qualcosa di grave puoi parlarne con me.»
Daniel «Tranquilla tu piuttosto che dovevi dirmi di così tanto importante?»
«Si tratta dei miei. Vorrebbero conoscerti. Stiamo insieme quindi...»
Daniel «Bel è ancora presto. Perché non me ne hai parlato prima?»
«Sarà solo una cena.»
Daniel «Non mi sembra il momento adatto. Stiamo insieme ma è ancora troppo presto, capisci?»
Ma che dice?
«Troppo presto? Usciamo quasi tutte sere, ci baciamo e ora dici che è troppo presto?»
Mi sta facendo innervosire.
Daniel «Sto solo dicendo che ci saranno altre volte per conoscere i tuoi.»
«Ho detto ai miei che saresti venuto non puoi tirarti indietro.»
Daniel sospira «Bel-»
Non lo faccio continuare e dico «Fallo per me. Sarà solo stasera e basta.»
Daniel «Solo stasera?»
«Si, dico davvero.»
Daniel  «Ok, lo faccio solo per te. Verso che ora dovrei venire?»
«Alle 8:00. Puntuale.»
Daniel «Si, certo. Ora vado. Devo sbrigare alcune cose.»
«Ok, ci vediamo stasera.»
Ci salutiamo e poi chiudiamo la chiamata.

Ore 19:20.
Mi preparo e indosso un vestito bianco che mi lascia di poco scoperta la schiena.
Metto anche i tacchi, non troppo alti, e infine mi trucco leggermente per l'occasione.

Un Amore Sotto ControlloOù les histoires vivent. Découvrez maintenant