«Nulla, arriviamo.» esclamo, rialzando il capo.
Vedo Taehyung guardarmi attento e preoccupato. Gli rivolgo un piccolo sorriso, per rassicurarlo. Lo affianco, prendendo la sua mano tra le mie e stringendola forte.
Ed ecco che spunta anche il suo adorabile sorriso, il quale scalda il mio cuore.
«Tutto bene, Gguk?» chiede, sottovoce.
«Certo, voglio solo riposarmi un po'.» mormoro, avvicinandomi al suo viso.
Si sporge anche lui, lasciandomi un bacio sul naso. Ridacchia alla mia faccia sconcertata. Rido anche io, scuotendo il capo.
«Mi baci lì, eh? Te ne pentirai.» faccio il minaccioso.
«Uh, che paura!» esclama, divertito, scoppiando a ridere.
Passo la lingua sulle mie labbra, rimanendo rapito dalla sua bellissima figura.
Il mio lupo, però, internamente, uggiola. Lui sa già che accadrà qualcosa di brutto.
- - -
«Signorino Kim, bentornato.»
«Grazie, Wang.» sorrido cordialmente, inclinando il capo.
«Sì, grazie Wang!» esclama Jeongguk, palesemente infastidito.
Il nominato alza gli occhi al cielo, senza commentare. «Ripartirete tra poco?»
«A quanto pare— » tento di rispondere, ma il corvino mi interrompe.
«Fatti gli affari tuoi, lupo dei miei stivali.» brontola, prendendomi per mano e trascinandomi dentro la nostra stanza.
Chiude velocemente la porta, lasciando, come al solito, Wang con un palmo di naso.
Jeongguk sospira, sollevato, sorridendo ampiamente e mettendo le mani sui fianchi. Io, invece, incrocio le braccia al petto, guardandolo male.
«Perché fai così?» sbotto.
«Perché sono geloso.»
Rimango stordito. Aggrotto la fronte ed inclino il capo, confuso. «E perché mai?»
«Tutti questi "perché" mi hanno stufato — borbotta — Comunque, ti guarda in un modo strano... Non si accorge che ci sono anche io?!»
Pesta un piede per terra, quasi come un bambino di cinque anni. Rido sonoramente, compiendo qualche passo verso di lui.
«Sta' tranquillo, di lui mi importa ben poco...» mormoro, scuotendo la testa.
«Ah, sì? — domanda, portando le dita tra i miei capelli — E di chi ti importa?»
«Lo vuoi sapere davvero?» deglutisco, in ansia.
«Sì.» bisbiglia e lo sento trattenere il fiato bruscamente.
Schiudo le labbra, pronto a rispondere a quella sua muta richiesta di muovermi.
«Sei t—»
«Jeongguk! Taehyung!» la porta si spalanca violentemente, rivelando la figura ansante di Jimin, dietro di lui Yoongi.
Hanno entrambi delle espressioni terrorizzati che spazzano il nervosismo che provo nell'averci interrotto in un momento così delicato ed importarmi.
Guardo velocemente Jeongguk, mettendomi poi al suo fianco. Ha un'espressione seria, anche se riesco a percepire una nota di puro dispiacere.
«Cosa succede?» domanda.
«Jeongguk... — mormora Jimin, congiungendo le sue falangi con quelle del Compagno — ...Taehyung...»
«Jimin, abbiamo capito che sai i nostri nomi. — sbotto. Ho come una brutta sensazione — Cosa diamine sta succedendo?!»
«Hanno attaccato il Branco Kim.» risponde, al posto suo, Jimin.
«Yoongi! Dovevi dirlo con più delicatezza!» strilla il biondo, colpendolo ripetutamente.
Spalanco la bocca, realizzando il tutto lentamente. Sento gli occhi inumidirsi in modo veloce, Le gambe crollano. Non riesco a toccare terra, Jeongguk mi ha afferrato al volo, adesso stringe il mio corpo contro il suo muscoloso petto.
«Yoongi, spiegati meglio, dannazione.» prende parola il corvino.
«Un messaggero di tuo padre, è arrivato qui, di corsa, comunicandoci solamente che il Branco Kim è stato attaccato e che richiedono un esercito in modo immediato. — spiega, ignorando volutamente il tono irrispettoso con il quale Jeongguk ha parlato — Devi andare, dovete andare.»
Vengo pervaso da milioni di brividi, partendo dalla mia nuca sino alla pianta dei piedi. Sollevo lo sguardo su quello del mio Alpha.
«Jeongguk...» ho la forza di bisbigliare solo questo, sento come se fossi senza più alcuna energia.
«Taehyung, — ricambia lui — Stanno bene, tutti. I tuoi genitori, tuo fratello, il tuo popolo. Sono tutti vivi.»
«Come puoi saperlo?»
«Te lo assicuro io. — sussurra, facendo toccare la mia fronte con la sua. Un'ondata di calore invade il mio essere e mi avvicino più all'Alpha — Fidati di me.»
Annuisco appena, chiudendo le palpebre. «Partiamo subito, per favore?»
«Certo.» afferma, serio.
«Vi faccio preparare le valige, prendetevi un momento per voi, ne avete bisogno.» riconosco la voce di Min Yoongi, nonostante abbia gli occhi chiusi.
«Grazie mille per la vostra ospitalità.» sussurro, sperando che mi sentano.
«Ci rivedremo.» esclamano, in coro, i due sovrani.
Odo dei passi e una porta aperta per poi essere chiusa in modo silenzioso.
Sospiro traballante, cercando di rialzarmi dalle braccia di Jeongguk per non sforzarlo con il mio peso.
L'Alpha, però, mi stringe con più forza, sedendosi lentamente per terra, non dandomi modo per andar via.
«Andrà tutto bene.» mormora dritto nel mio orecchio.
Affondo la testa nell'incavo del suo collo, lasciando fuoriuscire le prime lacrime calde di dolore dai miei occhi. Non riesco più a trattenerle.
Continua a ripetermi la medesima frase per i restanti quindici minuti, rimanendo abbracciati in quello strano modo. Non so se sia qualcosa di reale, ma percepisco il suo calore dentro le mie ossa e ciò mi aiuta a rimanere calmo.
«Andrà tutto bene...» ripeto, con lui.
BẠN ĐANG ĐỌC
I'm not just a stupid Omega |KookTae|
Fanfiction"«Non sono di proprietà di quello stupido Alpha, che vada a-» «È dalla graziosa bocca del mio Omega che escono queste dolci parole?»" ___________ La guerra porta a fare scelte affrettate dalla quale non c'è via di fuga. Un patto non può essere spez...
25-Brutta sensazione
Bắt đầu từ đầu
