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Eva era seduta su quel freddo muretto da troppo tempo, con il suo vecchio zaino nero dell'eastpak tra le gambe incrociate e il cellulare in mano
Questo poteva significare solo una cosa:
Matthew la sera prima aveva fatto nottata a giocare con quelli che Eva definiva 'stupidi videogiochi'

Matthew arrivò sulla sua vecchia auto, una 500 grigio scuro. Aveva quell'auto da quando aveva preso la patente circa tre anni prima.

"Sei in ritardo"
Disse la ragazza salendo in macchina
"Scusa bubu"
Bubu, Dio solo sa quanto lei amasse quel soprannome, era il soprannome con cui Matt la chiamava dai tempi del primo superiore

Eva Lewis, capelli molto lunghi, rossi con riflessi castani, lisci. Alta 1.65. Occhi castani. Denti bianchi e perfetti. Carnagione chiara. Una ragazza semplice, sempre sorridente, abbastanza timida, dolce come pochi

"Che fai stasera?"
"Sto a casa con un buon libro"
"Dai bu è domenica sera e hai 20 anni"
Si lamentò il ragazzo

Matthew Espinosa, 21 anni, migliore amico di Eva dal primo anno di liceo
Capelli e occhi castani, alto 1.80, magro. Buffo, solare e sicuramente la persona che Eva preferisce nel mondo

"Dai bubu non mi dire che sei arrabbiata"
"Sono abituata"
Disse sorridendo la rossa
"Allora vieni alla festa con me"
Matt distolse lo sguardo dalla strada per posarlo su di lei qualche secondo
"Che palle! Va bene"
Eva e quel ragazzo erano cresciuti insieme ma avevano due caratteri completamente diversi. Matt era un compagnone, amava stare tra la gente è socializzare, Eva al suo contrario era sempre stat molto solitaria, amava la sua tranquillità e non apprezzava particolarmente che nuove persone entrassero nella sua vita.
"Lo sai che ti amo?!"
Sporse la testa verso di lei il castano
"Io no"
Disse sarcastica
"Facciamo così, sono le 5:40 io ti porto a casa, ti fai una doccia e ti prepari, io faccio lo stesso e poi alle 8:00 passo a prenderti, ceniamo insieme e poi andiamo alla festa"
Propose
"Ok"

E così fecero Matt portò Eva a casa e poi andò a casa sua

La rossa fece una lunga doccia bollente. La doccia bollente era una sua abitudine da sempre
Si vestì con un vestito semplice, corto e nero, non mise i tacchi, lei li odiava, mise le sue amate all star bianche e nere
Si truccò con eye-liner, fondotinta, mascara e una tinta labbra rosso scuro, generalmente odiava i rossetti ma quella tinta della Kiko lei la amava davvero

Sentì suonare il campanello
Aprì e vide comparire nel suo salotto il suo migliore amico vestito con una camicia e dei jeans neri
"Si va?"
Chiese il ragazzo
"Prima andiamo prima torno a casa"
Disse Eva
"New York sei nostra stasera!"
Gridò Matt chiudendosi la porta dietro alla spalle
Lei sorrise

Si erano trasferiti insieme a New York un anno e mezzo prima dal Canada, vivevano in una piccola città subito ad est di Toronto
A Eva piaceva vivere in Canada ma il suo sogno di diventare scrittrice era troppo importante

Arrivarono davanti a un locale, uno di quelli che Matt adorava, con l'insegna led e l'odore di alcool

a cloudy day// Timothée Chalamet Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt