Devo prendere una decisione, non posso andare avanti così, non in questa situazione, ma non voglio che nessuno dei due stia male per me. Taehyung e Jackson stanno facendo a gara per conquistarmi, ma io non so davvero chi scegliere, mi piacciono entrambi. Tutti e due mi hanno portata fuori a cena, fatto regali, li ho persino baciati tutti e due. Però con Jackson stavamo andando ben oltre il semplice bacio, ma poi sono scappata. Mi sono venuti in mente dei brutti ricordi di quando quel lurido di mio padre mi alzava le mani e una volta mi ha anche violentata; ora per fortuna è in carcere e vivo con mia mamma, anche lei è stata vittima di mio padre per molto più tempo di me. È una donna forte, davvero, nonostante tutto quello che succedeva a casa, lei aveva sempre il sorriso sulle labbra. Oggi, a scuola, ho evitato tutti e due, sto cercando di schiarirmi le idee e ho bisongo che mi stiano lontani. Mi hanno scritto entrambi, ma li ho ignorati; mi sento un po' un colpa per averlo fatto, ma è meglio così.*timeskip* Sono sul letto a guardare il soffitto con la musica sparata nelle cuffiette. Sono annoiata e, dato che i compiti per ne avevo, decido di uscire. Mi ricordo che il venerdì pomeriggio Tae ha le prove di ballo, così decido di andare a fare un salto. Non l'ho mai visto ballare, ma mi hanno detto che è stra bravo. Esco di casa e prendo il solito e monotono autobus che mi porta in centro città, vicino allo studio di danza. In circa 10 minuti arrivo e non mi ci vuole molto a trovare lo studio essendo praticamente di fianco alla piazza principale del centro. Entro timidamente e chiedo informazioni alla ragazza che sta alla reception per la sala di ballo dove Tae si allena. Appena nomino il nome di Tae, mi gaurda male e inizia ad essere scortese, come fosse gelosa. Le conviene stare a cuccia se no le tiro una sberla.Raggiungo la sala e mi blocco sulla porta per l'ansia. Faccio un bel respiro per calmarmi ed entro. La stanza è enorme, piena di specchi ed è molto luminosa. C'è solo lui nella stanza che sta ballando sulle note di una canzone dolce e un po' malinconica. Non si accorge nemmeno che sono entrata, talmente è concentrato a ballare. Mi vado a sedere e mi incanto a gaurdare i suoi movimenti, così perfetti e leggeri, sembra quasi non faccia fatica a fare quei salti e quelle mosse, sembra quasi che gli vengono naturali senza sforzo. Avevano ragione sul fatto che balla bene. Ad un tratto la musica finisce e lui smette di ballare, ed è proprio in questo momento che i nostri sguardi si incatenano. Ogni volta che guardo i suoi occhi, mi perdo, mi perdo nelle sue iridi, di quel color nocciola chiaro, tendente al verde. «prima mi ignori e poi vieni qui a vedermi. Non riesci a stare sensa di me piccola?» dice lui con un ghigno sulla faccia ed io alzo gli occhi, «mi stavo annoiando e non avevo niente da fare, tutto qui», mi alzo e vado verso di lui, che mi guarda con aria di sfida.«potevi benissimo fare altre mille cose, ma sei venuta proprio qui, so che non mi resisti piccola» sussurra essendo ormai vicina a lui ed inizia a guardarmi, mi guarda come fossi carne per i suoi denti. «sta zitto Kim» sputo innervosita. sono rossa come un pomodoro e mi sto mangiando le unghie, cosa che faccio solo quando sono nervosa o in imbarazzo ed in questo momento ne sto provando molto. Mi giro per tornare a sedere, ma lui mi prende il polso e facendomi girare. Mi ritrovo a pochi millimetri dal suo volto e sento il suo respiro sfiorarmi le labbra. «e' inutile che neghi, principessa, si vede lontano un miglio che sono io quello che vuoi e non quel coglione» mi sussurra all'orecchio con una voce roca talmente sexy che a momenti svengo tra le sue braccia. Detto questo inizia a lasciare dei baci umidi sul mio collo, mordendomi anche il lobo del mio orecchio. «sei sexy quando balli» sussurro al suo orecchio e sento che sorride sulla mia pelle.
