capitolo 10

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L'indomani mi alzo presto non avendo riuscito a chiudere occhio per tutta la notte.
Guardo Luise continuare a dormire beata nel mio letto invidiandola.
Mi incamino in punta di piedi fino al bagno ,per potermi fare una doccia ed iniziare al più presto quella giornata.
Non appena l'acqua calda scivola sul mio corpo inizio una lunga riflessione su tutto quello accaduto negli ultimi giorni.
Mi sento confusa ed ho una brutta sensazione addosso che mi pressa,quasi facendomi respirare a fatica.

Dopo essermi vestita, esco in giardino deliziandomi dell'aria fredda mattutina tipica di Londra.
Il cielo è ancora di un blu chiaro tendente a schiarirsi per l'arrivo dell'alba.Qualche nuvola in lontananza annunciava un temporale.

Porto lo sguardo dal lato delle scuderie.
Non cavalco da tanto da sola.Ho bisogno di schiarirmi le idee.
Scelgo il cavallo che mi sembra più docile e mi preparo per una lunga passeggiata raggiungendo il bosco.
È ancora presto.Tornerò prima che si sveglino tutti senza farli preoccupare.

Quella sensazione di libertà che ormai non provavo da tempo prende possesso del mio corpo.

Mi sento leggera come il battito d'ali di una farfalla.
In un attimo il ricordo di mia madre mi torna subito a mente,seguito subito dopo da quelle allucinazioni che venivano di tanto intanto come per riportarmi alla realtà.
Era doloroso.
Erano come resti di un dipinto senza un senso apparente,che persistevano procurandomi una sensazione di bruciore al petto,come se qualcosa più grande di me si stesse ribellando.
Senza che lo potessi controllare.
Sapevo che non era normale,ma non volevo accettarlo.
La mia vita già era difficile così.
Avevo ed ho paura.
L'unica cosa che ho sempre voluto fin da bambina era essere una ragazza normale.

Molto presto mi rendo conto che oltre alle lacrime che mi bagnavano il volto, stava iniziando a piovere.

Non avevo nessuna voglia di tornare al castello.Ma non era una buona idea restare,non conoscevo bene quel posto.

In poco tempo vengo abbagliata da un fulmine e mi ritrovo scaraventata a terra dal cavallo che spaventato si dilegua fra gli alberi.

Ero dinuovo sola.
Mi sentivo impotente e spaventata dalla mia stessa tristezza.
Dovevo reaggire e ritrovare me stessa.
Mi alzo maledicendomi per non aver portato con me il cellulare.
Dovevano essere le 8 del mattino ormai.
Non sapevo dov'ero,iniziai a camminare nella speranza che la fortuna fosse dalla mia parte.

Pov's Luise

Vengo svegliata dal tonfo di un tuono che mi fa quasi saltare dal letto.
Mi strofino gli occhi ancora mezza addormentata -buongiorno Nadine.-
Dico sbadigliando.
Mi rendo conto subito dopo che non era in camera.
Guardo l'orario,erano le 8.30.
Mi chiedo da quanto si sia svegliata.

Dopo essermi preparata, scendo in sala da pranzo per fare colazione.
-buongiorno.-dico.
Mi sorprendo di trovare tutti tranne Nadine.
Non salterebbe mai la colazione ,dove sarà?
-Dov'è quella dormigliona di mia sorella?-mi chiede Thomas come se mi avesse letto nella mente.
-pensavo fosse quì,non l'ho vista stamattina,quando mi sono svegliata già non c'era.-rispondo confusa.
-Come?!-
-non ti ha detto niente se sarebbe uscita?-mi chiede Aiden.
-n-no.-
-dov'è mia sorella?!- chiede allarmato,nuovamente Thomas.
-Calmatevi.Potrebbe essere in giro nel castello.-risponde Aiden.
-come se mia sorella fosse quel tipo di persona!-

-Principe Aiden- la voce di una delle cameriere ci fa voltare.
-delle guardia hanno visto Milady uscire stamattina presto, E nelle scuderie manca un cavallo.-

Mi prende l'ansia ,il tempo fuori è un disastro e non accenna a migliorare.

-andrò a cercarla.- afferma Aiden
-vengo con te.-
-no Thomas,Restate quì,potrebbe tornare.-
-e se l'è successo qualcosa?-
-non lo permetterei mai.-

The Blood Of The DragonWhere stories live. Discover now