Capitolo 3

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Decido di pranzare da Pop's perché non mi va di cucinare qualcosa a casa in solitudine, inoltre sicuramente combinerei un casino in cucina, sono un disastro nelle arti culinarie.
Una delle rare volte che ho provato a cucinare per poco non mandavo a fuoco la casa.
Era Natale di due anni fa, se non sbaglio, io e Matt volevamo fare i biscotti per allestire una bancarella per l'annuale vendita di dolci di Burlington.
I soldi ricavati vanno sempre in beneficienza e volevamo partecipare per guadagnare crediti extra per la scuola.
Eravamo preparatissimi: avevamo comprato i grembiuli professionali e tutti gli strumenti necessari, compresi una montagna di ingredienti.
Alla fine abbiamo iniziato a giocare con la farina e a sporcarci completamente così distruggendo parzialmente la cucina... mia madre non si arrabbiò molto, era piuttosto divertita.

Da Pop's mi siedo al solito posto, il tavolo in mezzo al locale vicino alla finestra.
Mi piace perché posso osservare la gente che passa; può sembrare strano ma mi diverte osservare la quotidianità delle persone, si scoprono tantissime cose nuove.
"Kat cosa ti porto?"
"Il solito Chris"
Christian è il proprietario del locale ma lavora anche come cameriere e cuoco: non sa proprio stare fermo e delegare gli altri, infatti da quando vivo qui avrà assunto al massimo 2/3 camerieri che nel giro di pochi mesi sono scomparsi.
Per sua fortuna è un paese piccolo e tranquillo con pochi abitanti, quindi riesce a fare tutto nonostante il suo sia il locale più frequentato.
Io e la mamma siamo state accolte calorosamente dagli abitanti del posto.
Sono sempre stati gentilissimi e disponibili con noi e in poco tempo ho stretto un forte legame con la maggior parte di loro.
È come far parte di una grandissima famiglia: sono loro i miei amici e non mi serve altro.
"Ecco a te, doppio cheeseburger con patatine e coca"
Fa scivolare il piatto sul tavolo in modo acrobatico, accompagnandolo con una piroetta piuttosto goffa, ma buffa.
"Grazie Chris" ridacchio
"Di niente signorina" fa un inchino e torna a pulire il bancone.
Prendo il telefono per controllare se ho ricevuto messaggi o chiamate da Matt ma niente, solo mia madre che mi ricorda di comprare i pop corn per stasera.
Quasi ogni giorno io e mamma guardiamo un film diverso e ci abbuffiamo di pop corn commentando la scarsa qualità della storia o degli attori, è un rito ormai, ed è piuttosto divertente.
Le rispondo e poi decido di scrivere a Matt.
< Chiamami appena puoi> invio e attendo risposta.

"Tutta sola qui?" la voce di Jess mi spaventa e faccio un salto.
"Ehi tranquilla non voglio ucciderti, vengo in pace" sorride
"Scusami ero distratta e mi hai spaventata"
"Non ti preoccupare, come mai pranzi da sola?" Si siede al tavolo di fronte a me.
"Mia madre lavora ancora e Matt aveva un impegno"
"Capisco, io tra poco ho gli allenamenti di football quindi devo lasciarti, però è stato bello rivederti Katie"
"Magari la prossima volta che parti per 6 mesi abbi la decenza di avvisarmi e salutare" sbotto in modo acido.
Non riesco a fare finta di nulla.
L'anno scorso mi piaceva Jess, non era niente di serio ovviamente, però io ero piuttosto legata a lui e da un giorno all'altro lui decise di partire senza nemmeno dirmelo.
È stata poi mia madre a riferirmelo dopo giorni che lo cercavo invano.
"Katie te l'ho già detto che mi dispiace"
"Va bene, vai agli allenamenti non ho voglia di discutere." Speravo che sarebbe rimasto invece prende la giacca e se ne va davvero.

Ormai si è fatto tardi, sono le tre del pomeriggio e io sono seduta a questo tavolo da più di un'ora in attesa di una risposta di Matt.
Finalmente dopo quella che mi sembra un' eternità, decido di alzarmi e andare a pagare.
Chris sta cucinando così gli lascio i soldi sul bancone e scrivo su un post-it :
"Tieni il resto, buona giornata. K ." Vicino alla scritta cerco di disegnare un cuore che però mi viene piuttosto storto e rido.

Un' ondata di freddo gelido mi travolge ricordandomi che sfortunatamente è dicembre.
Odio l'inverno. Ho sempre preferito l'estate perché mi trasmette tantissima allegria.
Non c'è niente di meglio di trascorrere le giornate al lago con Matt e le nottate a guardare film con mamma o rileggere i miei libri preferiti per la centesima volta.
Mi piace sapere già quale sarà il finale di ogni storia, mi mette meno ansia e trovo serenità nel leggere.
Cammino in modo automatico fino a trovarmi davanti a casa del mio migliore amico.
Esito un po' ma poi finalmente mi faccio forza e decido di suonare il campanello.
Nessuna risposta.
Riprovo ancora a suonare, mi aveva detto che sarebbe stato a casa con sua nonna.
Nessuna risposta.
Entro in casa mia dopo aver frugato per 10 minuti in cerca delle chiavi nello zaino e dopodiché richiudo accuratamente.
Ho sempre paura di rimanere a casa da sola, ma fortunatamente capita poche volte.
Mia madre lavora nella libreria della città e di solito si trova lì solo il mattino quando io sono a scuola, però ultimamente essendo il periodo natalizio deve lavorare il doppio a causa di tutte le persone che decidono di regalare dei libri ad amici e parenti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 13, 2021 ⏰

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