17. Reclute degli Zodiac

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Tutti in un modo o nell'altro conoscono gli Zodiac ad Acalypha, non come banditi che attaccarono il palazzo reale, ma come salvatori della povera gente.

Durante i dieci anni di governo della regina Grammy, il gruppo si era dato alla beneficenza, aiutando le famiglie in difficoltà.

Segretamente agli ordini della regina Layla dalla sua ascesa al trono, gli Zodiac avevano divulgato i suoi ideali anche dopo la sua morte, fornendo passaggi sicuri a chi si rifugiava in altre contee oppresso dai debiti, commerciando a prezzo ribassato alimenti di prima necessità, proteggendo le famiglie dagli strozzini e aiutando generalmente chiunque avesse bisogno di aiuto.

Perciò, quando iniziano a vagare per le strade offrendosi volontari per qualsiasi lavoro richieda la loro presenza, gli abitanti non possono far altro che acclamarli e affidarsi a loro per risolvere quisquiglie e contrattempi.

Anche Lucy e Levy si danno da fare aiutando come possono.

Al momento, infatti, le ragazze trasportano pesanti cesti ricolmi di cibo e passano di porta in porta presso le famiglie più povere per sfamarle.

Per la principessa è un'esperienza del tutto nuova, visto che da piccola era sempre accompagnata da sua madre o da una guardia e le persone che incontrava s'inchinavano al suo passaggio.
Ora, con i capelli legati in due trecce, un vestito da contadina e un cappello di paglia per ripararsi dal sole, passa completamente inosservata.

"Lucy, sei sicura di poterti permettere di girare a viso scoperto?" Chiede preoccupata Levy.

"Stai tranquilla, tutti mi credono morta. Anche se notassero l'incredibile somiglianza, non penserebbero mai che sia davvero io".

"Questo è vero, a volte pure io stento ancora a crederci".

Lucy sorride comprensiva e bussa alla prossima porta.
"Salve! Siamo nuove reclute degli Zodiac" si presenta alla donna che le ha aperto.
Subito cinque bambini la circondano alzando le manine per raggiungere il cibo.

"Con calma, ce n'è per tutti" abbassa il cesto alla loro altezza e i bimbi fanno a gara a prendere più cose.

"Devono proprio essere affamati" esclama triste accarezzando la testa del più piccolo.

"Siete una manna dal cielo, Signorina. Che gli Dei vi benedicano".

"Bambini così piccoli non dovrebbero patire la fame, nessuno dovrebbe. Per quello condividiamo tutto ciò che possiamo".

La donna le afferra le mani. "Oh cara, vi ringrazio. Le vostre parole sono di conforto e mi fanno ricordare i tempi felici, quando al trono c'era la dolce regina Layla".
Una lacrima le riga la guancia e, nonostante tutto, Lucy sorride.
È bello vedere come gli abitanti del regno siano ancora devoti a sua madre dopo anni di sofferenze.
È anche per questo che deve liberarli.

"Non vi disperate, signora" s'intromette Levy. "Presto quei tempi di gioia torneranno".

Le ragazze sostano per qualche attimo giocando con i bambini, poi salutano e s'incamminano verso la prossima casa.

"Non mi hai ancora raccontato com'è andata la serata" nota Levy curiosa. "Sei rientrata tardi ieri notte".

Lucy avvampa. "Non dire così. Mi fai passare per una ragazza dai facili costumi!".

"Non era mia intenzione. Volevo solo sapere se sei riuscita ad incontrarlo".

"Si, l'ho incontrato".
Tace per qualche attimo ricordando gli eventi della serata. Il suo cuore accelera il battito.
"Si è offerto come mio accompagnatore".

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