XVI-Audaces Fortuna iuvat.

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Mi girai di scatto, guardando il ragazzo alle mie spalle. La sua voce mi risultò familiare, eppure non riuscii a capire dove potessi averla sentita.

Egli abbassò lo sguardo sulla mia minuta figura e, notando l'agitazione che mi percuoteva come una foglia, cercò di tranquillizzarmi.
«Non ti preoccupare, ora cerco di far ragionare questa testa dura di mia sorella» m'informò ironicamente.

Corrucciai la fronte, cercando di sforzare la mia breve memoria a ricercare qualcosa che potesse aiutarmi a capire chi fosse quell'individuo. Nel frattempo, il ragazzo mi sorpassò e in poche falcate arrivò al cospetto della sorella.

Battibeccarono per un lasso di tempo indeterminato, nel quale Keira alzò la voce più volte. Non ascoltai i loro discorsi, poiché mia attenzione era rivolta verso un unico obiettivo. Osservai attentamente ogni movimento di lui: il modo in cui oscillava impaziente su un piede, le braccia conserte all'altezza del busto, le sopracciglia arcuate in segno di dissenso.

Tuttavia, nessuno di questi piccoli particolari aiutò a disperdere la fitta nebbia intorno a quel misterioso ragazzo. Quando le acque sembrarono essersi calmate, egli tornò da me.

«Mia sorella ha controllato con più attenzione e ha trovato una camera disponibile» m'informò facendo volteggiare le chiavi fra le mani e regalandomi un sorriso gentile.

Un'immagine, veloce come un lampo, corse innanzi ai miei occhi.
«Tu sei il ragazzo della Congrega!» esclamai senza pensare, in preda all'entusiasmo di aver risolto il rompicapo.

«Mi fa piacere che ti ricordi di me, Freya» rispose sorridendo.
«Già, anche a me» dissi cercando di nascondere l'imbarazzo. In realtà non ricordavo neanche il suo nome.

«Non mi sono ancora presentato ufficialmente. Dwayne Scott, è un piacere rivederti.»
Sorrisi cortesemente, affermando che il piacere fosse tutto mio.
«Anche se, devo essere sincero, non pensavo che ci saremmo incontrati così presto... È successo qualcosa?» continuò lui con tono pensieroso.
«In realtà è una lunga storia» sentenziai vagamente.

«Ti va di parlarne davanti ad un caffè?»
lo guardai con attenzione, studiando i tutti i suoi movimenti. Gli occhi grandi e scuri mi scrutavano senza vergogna, in attesa di una risposta.
«Non vorrei disturbarti...»  dissi con lo stesso imbarazzo di prima.
«Figurati, per così poco. E poi, devo sdebitarmi per la scortesia di mia sorella» asserì Dwayne schioccando un'occhiata di fuoco a Keira che, di tutta risposta, lo ignorò.
«Va bene.»

La caffetteria dove entrai poco dopo, era completamente diversa da quella della taverna anni cinquanta. Le pareti erano ricoperte da una parta da parati riccamente decorata, mentre le mensole sparse qua e là tenevano in alto qualche vecchia cianfrusaglia. I tavoli, quadrati e poco spaziosi, erano ricoperti da delle tovaglie in carta. Le persone chiacchieravano silenziosamente, immerse nei propri discorsi, non si accorsero della nostra presenza.

Dwayne spostò la sedia per farmi sedere e, dopo averlo ringraziato, prese posto di fronte a me.
«Allora, cosa prendi?» chiese.
«Un semplice caffé, grazie.»
Il ragazzo sorrise e con un rapido gesto richiamò l'attenzione dell'uomo dietro il bancone.

«Joe, due caffé!» disse ad alta voce.
Mentre il vecchio Joe preparava le nostre bevande, Dwayne cominciò ad interrogarmi.
«Allora, come mai da queste parti?»
«Amo fare lunghe passeggiate» risposi semplicemente. Non avevo intenzione di raccontare l'intera verità, almeno non in quel momento.

«Delle passeggiate fuori portata, a quanto vedo» aggiunse lui sogghignando.
Sorrisi forzatamente, cercando di darmi una parvenza di sicurezza.
Mentre torturavo le mani in attesa di formulare una risposta convincente, arrivarono i nostri caffé. Il ragazzo agguantò il suo bicchiere e bevve voracemente. Io invece, fissai la bevanda in silenzio, sommersa dalla valanga di pensieri.
«Non bevi?» mi chiese, ridestandomi dal trance in cui ero caduta.

«Sì, scusa» risposi scuotendo la testa.
Presi la tazza e bevvi un piccolo sorso.
Feci uno sforzo notevole nel mandare giù quella brodaia calda e scura, dal sapore disgustoso. Notando la mia espressione poco piacevole, Dwayne alzò un sopracciglio.
«Freya, tutto bene?» chiese con sospetto.
«Mi sono solo scottata la lingua» risposi prontamente, utilizzando una scusa delle più banali.

Finimmo il caffè in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri. Qualche attimo dopo, il ragazzo di fronte a me riprese a parlare.
«Ora vuoi dirmi la verità?» domandò con gentilezza. I suoi occhi scuri e dolci mi scrutarono attentamente, forse nell'intenzione di comunicare silenziosamente un senso di sicurezza.

Pensai al mio percorso, a tutto ciò che fino a quel momento avevo dovuto affrontare e quasi non mi riconobbi. La Freya precedente avrebbe gettato la spugna alla prima difficoltà, inondando il circostante con lacrime inutili.
In quel momento invece, avevo lasciato spazio ad una versione di me decisamente più intraprendente, forgiata dalle circostanze avverse.

Avevo intenzione di raggiungere il mio obiettivo, a qualunque costo. Avrei scoperto dove fosse trattenuta Cassandra e l'avrei liberata. Feci un respiro profondo, cercando di immaganizzare tutto quel coraggio che nei giorni avversi mi aveva mantenuto in vita.
«Devo andare a Dunkeld» affermai con decisione.

Il viso di Dwayne si contrasse in un'espressione di stupore.
«A Dunkeld? Il tuo paese?»
Annuii leggermente.
«Freya, è pericoloso. E poi che devi fare?» mi ammonì.
«Lo so che è pericoloso, ma devo scoprire qualcosa di più su mia zia e sul perché è stata presa dall'Organizzazione.
Devo liberarla, è tutto ciò che mi rimane» continuai con voce spezzata.
Lo sguardo del ragazzo si addolcì, ma d'un tratto scosse la testa.

«Non posso permetterti di andare in un luogo così pericoloso, Freya. La Congrega non può permetterlo. Se l'Organizzazione ha preso Cassandra, c'è sicuramente un motivo tutt'altro che lecito. Nel caso dovessero catturare anche te, sarebbe la fine» affermò con timore.

«E perché? Nessuno si è mai interessato a me. Ho passato la vita a sentirmi un'incompetente, a far calpestare le mie opinioni dalle altre persone. Adesso voglio rendermi utile, per una volta voglio essere la persona intraprendente che non sono mai stata. Dwayne, non voglio più sottostare al volere degli altri, voglio decidere io per me stessa. Ho deciso di fare giustizia dove chiaramente nessuno sta muovendo un dito» sputai tutto d'un fiato, rendendo vive le parole che da tempo attanagliavano il mio animo.

Dwayne rimase in silenzio, soppesando ogni piccola frase da me pronunciata.
«Hai ragione, ma non puoi fare tutto da sola, Freya. Accetta l'aiuto delle persone che ti circondano» disse. Scossi la testa.
«È una cosa che devo fare da sola. Non voglio più essere un peso per gli altri»
Il ragazzo mi guardò con attenzione, per poi accarezzare il dorso della mia mano.
«Chiedere aiuto è lecito, ciò non fa di te una persona meno coraggiosa o meno indipendente. Anzi, saper ammettere i propri limiti ti rende intelligente.»

Annuii leggermente, lasciandomi cullare dalle sue parole. Forse ero passata da un estremo all'altro in così poco tempo da non accorgermi di ciò che stava succedendo. Era chiaro che da sola non avrei potuto raggiungere i miei obiettivi, ma questo mio senso di inadeguatezza, mi portava a dimostrare agli altri - e soprattutto a me stessa - di essere una persona di valore. A causa di ciò, la mia oggettività era piuttosto annebbiata.

«Stavolta sei tu ad aver ragione» aggiunsi accennando un piccolo sorriso.
Dwayne ricambiò, per poi corrugare le sopracciglia in un'espressione pensierosa.
«So chi ci può aiutare!» esclamò infine.
Lo guardai curiosa, cercando di capire cosa passasse in quella testa ricoperta da migliaia di ricci scuri.
«Mettiti il cappotto, Freya. Andiamo in posto.»

SPAZIO AUTRICE: SCUSATE L'IMMENSO RITARDO, sono stata impegnatissima con lo studio. Ho passato settimane di fuoco.🔥
Spero che abbiate passato le feste in serenità e tanti auguri di BUON ANNO.💗
Comunque, VE L'AVEVO DETTO DI TENERE A MENTE I PERSONAGGI DELLA CONGREGA ehehe
Non vedo l'ora di arrivare ai prossimi capitoli perché fra poco tempo vi presenterò un personaggio che io amo alla follia.😍😍😍
Detto questo, come vi sembra Dwayne? Secondo voi come si evolverà la storia?
Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo e scusatemi nel caso sia risultato noioso, ma è importante per lo svolgimento della storia, non potevo lasciarlo in sospeso.😔

MorpheusOnde histórias criam vida. Descubra agora