ciò che so di me stesso

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So che non è interessante ma è necessario ora spendere qualche parola su chi sono, e sulle mie emozioni.

A guardarmi dall'esterno mi considererei emo.

Non di quegli emo che si ascoltano i Tokio Hotel e i My Chemical Romance, cioè, mi ascolto i Tokio Hotel e i My Chemical Romance ma non perché sono emo.

Penserete che lo sia perché mi taglio, vero?  Beh,  le due cose non sempre sono collegate.
Il tagliarsi è una conseguenza, una sfumatura dell'essere emo, che in alcune persone può starci, in altre no.

Non ho ancora capito da cosa dipenda.

Il mio essere emo non ha niente a che fare con la musica o con lo stile, da quel punto di vista sono più un metallaro.
Considero la parola "emo" come abbreviazione del termine "emotional", ed è quello che sono alla fine: una persona molto emotiva, empatica, comprensiva, fragile che ha bisogno di essere apprezzata altrimenti cade nell'oblio della solitudine, dell'inesistenza al mondo e della completa inutilità nel contesto sociale.

Sto lavorando molto su questo.

Ho paura di restare solo. Ho sempre avuto questa paura e da qualche anno è peggiorata.
Ne ho già parlato qui su questa piattaforma, per quelle poche persone che capiteranno qui per chissà quali motivi, è possibile trovare approfondimenti in altre storie sul mio profilo.

Da qualche anno soffro di veri e propri attacchi d'ansia.

Spesso capita a seguito di eventi particolari legati all'abbandono.
Sono momenti in cui mi sento totalmente solo e non apprezzato dal mondo. Come se non ne facessi parte.
I cuore inizia a battere forte, il respiro si appesantisce e la mente si affolla di pensieri negativi tutti diversi tra loro.

Saliva la voglia di prendere a pugni il muro per sentire quel dolore alle nocche, fragili, contro il cemento armato.

Il primo di questi attacchi lo avuto più di due anni fa e ricordo benissimo che per la prima volta fui assalito da una voglia irrefrenabile di... Picchiarmi da solo?

Volevo strapparmi la pelle, prendermi a schiaffi, è strano da spiegare.
Era come se pensassi di poter far uscire la sofferenza a pugni dal mio corpo cacciandola a calci in culo fuori dalla mia anima.

Psicologia del dolore autoinflittoWhere stories live. Discover now