Exchange student in Canada|S.M.|

12.

Settembre è quasi terminato. A scuola la maggior parte dei nostri professori ha iniziato i nuovi programmi. Quello che mi sta sorprendendo di più, è proprio quello di letteratura inglese. La Piper ha deciso di iniziare con Romeo e Giulietta, la grande tragedia di Shakespeare. Mi ha sempre affascinato la storia di quei due innamorati nella bella Verona. Al contrario di Shawn. Pare che lui non ne voglia proprio sapere di Shakespeare e né tantomeno dei suoi personaggi.

"La Piper mi ha rotto le palle con quei suoi lunghi discorsi di amore impossibile e bla bla bla"

Siamo in macchina di Brian e ci stiamo dirigendo verso il Lago Ontario. Secondo Felicity e Shawn, il tempo è ancora buono e bisogna sfruttarlo.

Siamo andati da Tim Hortons ed abbiamo preso dei panini con delle bevande. Non vedo l'ora di mangiare, la mensa della scuola non cucina per niente bene. Sono stufa della solita brodaglia insipida.

Arrivati al lago, ci sistemiamo per poter mangiare. Shawn ha portato anche la sua chitarra e non vedo l'ora di ascoltare la sua splendida voce di nuovo.

Una volta terminata la nostra cena mi soffermo ad osservare la bellezza del paesaggio che ho davanti. Il sole sta tramontando e il suo riflesso nel lago affascina i miei occhi. Decido di scattare una foto in modo da poter sempre ricordare questo momento, anche quando tornerò in Italia.

"Ragazzi,devo dirvi una cosa..." dice Felicity mentre versa un po' di Coca Cola nel suo bicchiere.

"Questa, per voi, sembrerà una serata come tutte le altre. Una semplice serata al lago con gli amici." Si interrompe per un attimo. Io, Brian e Shawn la ascoltiamo con attenzione.

"Be',ecco per me non lo è. Non è una semplice serata. Oggi sono 7 mesi che ho ritrovato la pace in me stessa"

Shawn le sorride e Brian applaude. Non capisco

"Sai Marianna, quando mia sorella è partita per il college ho affrontato un brutto periodo. Mi sentivo sola e...persa." La sua voce si fa più debole e deduco che è sull'orlo del pianto.

"In quel periodo, l'ansia prese il sopravvento su di me. Non riuscivo a mangiare e soprattutto, a chiudere occhio. Non ero più capace di vivere in tranquillità" 

Le lacrime si fanno strada sulle sue guance e io mi avvicino a lei per stringerla in un abbraccio.

"È tutto finito" le sussurro.

Devo dirglielo. Devo dirle che non è la sola ad essere stata debole.

"Felicity, so perfettamente a cosa ti riferisci. Sai..."

Sento l'ansia che pian piano inizia a farsi strada in me. La percepisco sempre quando ne parlo.

"Sai,io sono cresciuta con i miei nonni. Quand'ero piccola, i miei genitori lavoravano mattina e sera ed io trascorrevo giornate intere con loro. Sono sempre stati delle persone più che speciali per me..." Tutti quanti mi stanno ascoltando. Soprattutto Shawn. Pare che stia prestando attenzione ad ogni singola parola.

"Col passare degli anni, però, io mi sono un po' allontanata. Trascorrevo le giornate a casa da sola piuttosto che con loro e ovviamente preferivo il "sabato sera con le amiche" al "sabato sera con i nonni". Nonostante tutto, li adoravo comunque. Purtroppo,l'anno scorso l'anima di mio nonno si è spenta a causa di un problema di salute..."

Sento gli occhi inumidirsi e l'ansia diventare sempre più forte.

Posso farcela. Tiro un sospiro e riprendo a parlare.

" A differenza dei miei altri familiari, io non sapevo nulla della sua malattia. Mia nonna, i miei genitori, loro erano al corrente di tutto. Erano consapevoli del fatto che mio nonno dall'oggi dal domani ci avrebbe potuti lasciare. La cosa che più mi fa male, è che lui desiderava trascorrere una giornata al parco con me come ai vecchi tempi. Lui me lo chiese qualche mese prima ma a causa di tutti i miei impegni siamo stati costretti a rimandare. Dovevamo andarci il 28 di marzo. Una settimana dopo che se ne sarebbe andato per sempre..."