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CAPITOLO 11

Sono le otto del mattino e sono già al piano di sotto a cucinare i famosi pancake che ieri Felicity non mi ha fatto preparare. Sarah è sveglia già da un pezzo e mi sta aiutando a mettere i pancake sul vassoio.

"Sono buonissimi, complimenti" dice mentre ne addenta un po'. Io le sorrido e metto in padella l'ultimo cucchiaio di impasto.

"Non appena finisco, posso portare Gus a fare un giro?" Ho proprio bisogno di un po' d'aria fresca. Quel semplice ballo ha mandato in rivolta la mia testa.

"Certo tesoro, non c'è bisogno di chiedermelo"

Finisco di spolverare lo zucchero a velo e mi dirigo in cortile, con il guinzaglio in mano. Il cucciolone inizia a scodinzolare non appena mi vede.

"Vieni Gus che oggi ti porto a passeggio" dico mentre apro la porta del recinto.

Io e Gus iniziamo a vagare tra le strade del vicinato. Ci voleva una passeggiata per schiarirmi le idee.

Ripenso a ieri sera. Al momento in cui ero vicinissima a Shawn, tanto da poter sentire il suo battito. La sua mano stringeva la mia e i nostri sguardi si intrecciavano di continuo. Mi domando che cosa sarebbe successo se non ci fossimo separati quando la canzone è terminata. E poi, perchè è sparito dopo quel ballo? È scappato via, con nonchalance, come se non fosse accaduto un bel niente. Forse quel momento non era stato importante come per me...

Vorrei smettere di pensarci ma non ci riesco. L'immagine è ben impressa nella mia mente e si ripete all'infinito, come se fosse l'unico ricordo che ho. È stato un bellissimo lento tra due amici, tutto qui.

Però...

Non posso negare di non aver sentito nulla. Il cuore mi batteva all'impazzata ed in un certo senso, mi sentivo a mio agio tra le sue braccia.

Camminiamo fino a quando Gus non si ferma a curiosare in un'aiuola. Proprio in quel momento, dinnanzi ai miei occhi, passa il ragazzo della sera precedente. Ha i capelli disordinati e le mani nascoste nelle tasche della sua enorme felpa grigia. Vorrei tanto trovare un modo per evitarlo ma purtroppo non ho scampo. Si sta avvicinando a noi con il suo solito sorriso stampato sulla faccia.

"Buongiorno" dice spruzzando gioia da tutti i pori. Forse anche con troppa per essere uno che ha dormito poche ore.

"Buongiorno"

"Anche tu sveglia di buon'ora?"

"Esattamente. Mi sono svegliata alle 7.30 e non mi sono più addormentata." Chissà il perchè...

"Stavo andando a fare colazione, vieni con me?"

Vorrei tanto rifiutare e scappare ma lui è qui, di fronte a me, e mi sembrerebbe davvero scortese.

"Va bene"

Ci avviamo verso la caffetteria più vicina, con Gus al nostro fianco. Shawn ordina un caffè mentre io prendo un semplice cappuccino.

Ci sediamo al tavolo più vicino all'ingresso con Gus steso sul pavimento.

"A che ora siete andate via?" Mi chiede mentre versa dello zucchero nel suo caffè.

"Il papà di Felicity è venuto a prenderci verso le 2 del mattino"

"Ah, adesso si spiega tutto"

"Come scusa?"

"Erano circa le 2.30 quando ho iniziato a cercarti per tutta la discoteca. Ho controllato ovunque ma non eri da nessuna parte"

Un momento. Dopo il ballo Shawn è scomparso dalla circolazione. Neanche Brian sapeva dove fosse.

"Ma io non ti ho visto più dopo che abbiamo ballato. Credevo te ne fossi andato"

"In un certo senso è stato così" dice per poi bere un sorso dalla sua tazza. "Ero uscito fuori per parlare con una persona."

"Ah ecco" mi domando con chi mai avrebbe potuto affrontare una lunga conversazione in piena notte. Doveva essere qualcosa di importante.

"Posso chiederti una cosa?" mi rivolgo a lui.

"Certamente"

"Perché mi stavi cercando?"

Si ferma per un secondo. Passa una mano tra i suoi capelli mossi mentre io attendo la sua risposta.

"Ma nulla di importante...volevo chiedere se avevate bisogno di un passaggio"

"Ah va bene"

Non so il perchè ma una parte di me sperava in una risposta del tutto diversa.

***

Usciamo dal bar e Shawn propone di riaccompagnarmi a casa.Mi siedo sul sedile e lascio che Gus si sieda sulle mie ginocchia.

Non appena Shawn ci nota, accenna una risata. Accarezza il cane per poi mettere in moto la macchina.

L'autunno è alle porte. Dal finestrino riesco a notare le foglie, divenute ormai arancioni, che cadono dai rami.

"Come ho fatto a non pensarci prima"

"Cosa?" Rispondo io.

"Tassorosso. La tua casa di Hogwarts. Non è vero?"

"Si hai indovinato!" rispondo io entusiasta. Nessuno l'aveva mai indovinata. Nessuno.

"Ed io? Secondo te cosa sono?"

" Tu sei 100% Grifondoro. Non ci ho messo molto a capirlo"

Annuisce e sul suo viso spunta un bellissimo sorriso. Forse uno dei più belli che abbia mai visto.

Exchange student in Canada|S.M.|Onde as histórias ganham vida. Descobre agora