prologue

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Il vento fischia forte attraverso il finestrino della mia auto. Percorro a gran velocità la strada di campagna che porta a casa mia.

Nemmeno i fari sembrano placare tutto questo buio, e la mia ansia aumenta ogni metro che percorro.

Dopo circa sette chilometri scorgo in lontananza dei lampioni, segno che casa mia dista pochissimo. Rilascio un sospiro di sollievo e tento di rallentare la mia folle corsa contro il tempo.

Ma prima di poter diminuire la velocità, una figura si schianta contro il mio parabrezza. Perdo il controllo dell'auto e mi schianto contro guardrail, sbattendo la faccia sull'airbag, attivato a causa dell'impatto.

Alzo lo sguardo e noto che i fari si sono spenti e tento di riaccenderli senza successo.

Mi guardo intorno, buio. Intorno a me l'oscurità più totale. Sento dei rumori fuori, simili a dei passi, che si fanno sempre più vicini. Spero con tutta me stessa si tratti soltanto del battito del mio cuore che ribomba nelle orecchie.

Tento invano di prendere il cellulare dalla mia borsa per poter accendere la torcia. Sento bussare al finestrino uno, due, tre volte. Non ho il coraggio di voltarmi, poi mi ricordo che il finestrino dalla parte del passeggero è completamente abbassato. E maledicendomi in tutte le lingue, prendo coraggio e mi volto...

A primo impatto non vedo nulla e do la colpa alla mia immaginazione, così mi volto per poter continuare la ricerca.

Ma nel sedile del paggessero c'è qualcosa. Questa volta non può essere la mia immaginazione, vedo due sfere che brillano, due occhi che mi fissano.

Riesco finalmente ad afferrare il cellulare, punto la luce verso il sedile affianco al mio. Un uccello nero come la pece appollaiato sul sedile che sgranocchia qualcosa.

Tento di scacciarlo via, ma quando tento di afferrarlo per farlo uscire dal finestrino, si gira e scaglia con forza il becco contro il mio esile polso.
Un urlo strozzato fuoriesce dalla mia gola. Sangue tanto sangue.

Urlare per chiedere aiuto sarebbe inutile. Tentare di chiamare qualcuno sarebbe altrettanto inutile, non essendoci campo. Uscire dall'auto e correre a per di fiato fino a casa mia? Dista poco dal punto in cui mi trovo. Potrei farcela. Ma per quanto possa sembrare vicino, sarebbe comunque un chilometro di corsa continua.

Mi appoggio con tutto il peso nel sedile tenendomi il polso stretto per non far uscire troppo sangue. Quel dannato uccello continua ad osservarmi. Ma improvvisamente spiega le ali e in un batter d'occhio scompare dal finestrino.

Solo ora ricordo che qualcosa si era schiantato contro il mio parabrezza. Sarà stato un animale? Mi sposto nei sedili posteriori apro uno dei finestrini e punto la torcia del mio cellulare per tentare di intravedere qualcosa.

Per terra poco distante dalla mia auto noto una sagoma distesa, troppo grande per essere di un animale. Almeno credo.

Mi faccio coraggio ed esco dall'abitacolo per raggiungere quella strana figura, per accertarmi di cosa si tratta.

Ma quando mi avvicino non posso credere a quello che vedo. Un uomo, ho investito un uomo! Non da cenni di vita. Mi piego sulle ginocchia avvicinando lentamente una mano al suo collo per controllare i battiti, ma una sua mano mi afferra velocemente il polso ferito, facendomi sussultare per il dolore e per la paura.

Caccio un urlo, tento di liberarmi, ma l'uomo steso a terra si alza lentamente in piedi sollevandomi di conseguenza. Non sembra affatto ferito, anzi. La mano che prima mi stringeva il polso ora mi ha afferrata con forza il collo, non sento più la terra sotto i piedi.

Scalcio, mi dimeno, niente sembra funzionare. L'ossigeno lentamente abbandona il mio corpo... è la fine per me?

Ma prima di esalare l'ultimo respiro, mi butta con forza contro la mia auto facendomi sbattere la schiena e cado successivamente nell'asfalto.

Chiudo gli occhi a causa del dolore lancinante. Sento i suoi passi farsi più vicini, mi solleva la testa con forza afferrandomi per i capelli. Mi guarda dritto negli occhi.

Improvvisamente una luce illumina la strada ma non abbastanza da illuminare il suo viso; mi volto appena per controllare da dove proviene, scorgnendo un auto in lontananza avvicinarsi sempre più velocemente.

Volto la testa di scatto sentendo un forte vento colpirmi, l'uomo che fino a poco prima era di fronte a me è sparito improvvisamente. Tento di alzarmi per farmi notare dall'auto in corsa ma sento le poche forze rimaste abbandonarmi rapidamente fino a farmi perdere i sensi...

●the black crow●Byun Baekhyun Where stories live. Discover now