Aeroporti Affollati e Pianti Gioiosi

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Tell me your secrets

And ask me your questions

Oh let's go back to the start

Coldplay - Scientis

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«Ok, quindi mi fa sapere lei quando posso passare a ritirarla, giusto?» chiesi, stringendo di nuovo la mano all'uomo basso e paffuto davanti a me.

«Certo, cara, dovrebbe essere pronta all'inizio della prossima settimana!» disse allargando il sorriso e le braccia nella mia direzione, avvicinandosi poi a Cole e costringendolo in un abbraccio affettuoso. «Cole mi porti sempre un sacco di persone adorabili, ma questa volta ti sei proprio superato!».

Sorrisi grata ma imbarazzata al Signor Allen, che si era dimostrato un uomo totalmente adorabile e disponibile.

Infatti, mi aveva addirittura esposto un'offerta per un'auto che, però, sarebbe partita dalla seguente settimana; per questo avrei aspettato qualche giorno per acquistare la vettura.

«Si lo penso anche io, Gabriel! Porgi i miei saluti alla tua signora e a Carter mi raccomando.». Cole si staccò dall'abbraccio, lasciandogli delle lievi pacche sulla schiena e regalandogli uno dei suoi migliori sorrisi.

Il Signor Allen mi rispose con entusiasmo e, dopo gli ultimi saluti, mi porse le carte con le informazioni dell'auto che avrei acquistato e, salutandolo un'ultima volta, uscimmo dalla concessionaria.

Saltellai felice verso il parcheggio. «Grazie mille, Cole! Senza di te probabilmente avrei speso il doppio per quell'auto. Ti devo un favore enormerrimo.». Entrammo in macchina entrambi e io chiusi le mani a mo' di preghiera, continuando a ringraziarlo.

«Ma figurati, Nives! Per te questo e altro.». Mi rivolse il solito occhiolino ammiccante, per poi mettere in moto l'auto.

In neanche una ventina di minuti, tra le tante chiacchiere, arrivammo sotto casa mia.

«Hai programmi per questo weekend?». Mi chiese Cole, prima dei saluti.

Mi girai, guardandolo dispiaciuta: «In realtà sì. Ho già prenotato il biglietto aereo per me e Nate, visto che abbiamo deciso di andare a trovare la nostra famiglia a Pittsburgh.». Sorrisi automaticamente pensando a loro.

«Ah volevo invitare entrambi all'inaugurazione di un nuovo locale in centro. Quel coglione di Nate mi ha addirittura detto che mi sarebbe passato a prendere.». Cole scosse la testa, rilasciando uno sbuffo scocciato.

Mio fratello aveva il brutto vizio di scordarsi, tipo, qualsiasi cosa; importante o insignificante che fosse.

Alzai gli occhi al cielo, rispondendo poi al moro: «Sai com è fatto. Nathan Blair è ormai un caso perso!». Lo feci ridere.

«Decisamente. Allora ci vediamo quando tornate. Buona vacanza.». Mi sorrise e io mi sporsi verso il suo sedile lasciandogli un bacio su entrambe le guance, che mi fu ricambiato.

«Grazie. Buon fine settimana.». Scesi dalla macchina chiudendomi la portiera alle spalle e continuando a salutarlo con la mano fino a che non lo vidi ripartire e sparire alla fine della mia piccola stradina.

«Maledizione, Nives. Staremo via neanche tre giorni.». Sentii lamentarsi Nathan che, qualche passo davanti a me, stava trascinando il mio pesante trolley.

Ecco una delle cose che non mi riusciva particolarmente bene: preparare le valige.

«Ti giuro che questa volta sono stata attenta. C'è solo lo-» mi interruppe mio fratello.

𝑨𝒍𝒄𝒉𝒆𝒎𝒚 [H.S.]Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang