Chiavi Nascoste e Balli Confusi

253 46 34
                                    

Let's find a light inside our universe now

Where ain't nobody keep on holding us down

Ariana Grande - Focus

--

Maledii mentalmente il traffico newyorkese una volta entrata in casa, notando di essere totalmente in ritardo.

Mi avviai verso la cucina e aprii il frigorifero per poi scaldare l'avanzo della cena della sera precedente.

Chiamai mia madre, come mi ero ripromessa, sentendola sparlare di come non ci vedessimo da Natale e come fossero già passati quattro mesi, per poi rimproverarmi perché: "Tesoro Pittsburgh non è poi così lontana! Potresti venire a trovare tua madre molto più spesso". Chiusi la chiamata promettendole che sarei andata da lei insieme a Nate, il prima possibile.

Cenai velocemente e poi mi feci una rilassante doccia calda cercando di sciogliere la tensione accumulata dopo un'intensa settimana di lavoro. Uscendo avvolsi i miei lunghi capelli neri in un asciugamano e aprii l'armadio cercando qualcosa di decente da indossare.

Decisi di mettere una canottiera bordeaux di un tessuto leggero infilata in un paio di jeans attillati corti e neri. Scelsi uno dei pochi paia di tacchi che avevo, semplici, dello stesso colore della maglia, e li indossai per abituarmi al dolore che mi avrebbe pervasa per tutta la serata. Raccolsi, poi, il mio fedele giubbotto di pelle dall'appendiabiti della camera.

Mi misi seduta per terra davanti allo specchio e mi asciugai i capelli. Mentre mi stavo truccando sentii il rumore della porta di casa spalancarsi, seguito da un vociare indistinto in salotto, e mi sarei preoccupata, se solo quella pazza di Maya non avesse avuto il brutto vizio di prendere le chiavi di riserva che tenevo nascoste nel portico, in caso di necessità.

«Sei pronta per l'entusiasmante serata che ci aspetta?» urlò, poco prima di fare il suo ingresso trionfante in camera mia. Indossava un semplice vestito blu con le spalline sottili che le fasciava perfettamente il corpo magro, slanciato maggiormente dalle vertiginose scarpe con il tacco nere.

«Ciao anche a te Maya, vedo che sei riuscita a trovare le chiavi nonostante io le abbia spostate da sotto lo zerbino.». La fissai dal riflesso dello specchio, divertita, ricevendo in risposta un'alzata di occhi al cielo.

«Andiamo Nives, sappiamo entrambe che non puoi nascondermi nulla... in particolar modo le chiavi di casa tua!». Spostò i capelli dietro la spalla dandosi delle arie. «Soprattutto se le metti sotto all'enorme vaso giallo che hai vicino alla porta, che di certo non passa inosservato.».

Su questo non aveva, poi, torto.

Continuammo a battibeccare, soprattuto quando lei decise di impossessarsi dei miei trucchi, ritenendomi un'incapace e volendo rimediare al disastro che stavo, a suo parere, facendo. Alla fine optò per un trucco leggero e per un rossetto rosso scuro che riprendeva il colore della maglia e mi faceva risaltare l'incarnato olivastro.

Scendemmo al piano inferiore, continuando a discutere per cose stupide e, arrivate in cucina, ci versammo un bicchiere di un buon vino bianco; il momento di pace fu interrotto dall'arrivo di Louis che, al contrario di Maya, aveva una copia delle chiavi di casa mia.

Ci salutò affettuosamente e appoggiò il braccio sopra alle mie spalle come era solito fare.

«Quanti ragazzi dovrò allontanare o picchiare questa sera?». Fece forza con la sua mano sulla mia pelle per avvicinarmi a lui.

«Io avrò occhi solo per Matt! Devi preoccuparti di Nives che stasera è una bomba e che berrà fino a dimenticare il suo nome.». Mi fece l'occhiolino eccitata prendendo un altro bicchiere dalla dispensa e versando un po' di vino per Louis.

𝑨𝒍𝒄𝒉𝒆𝒎𝒚 [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora