Soprannomi e Sguardi Legati

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Queste luci impazzite si accendono e tu

Cambi faccia ogni sera ma sei sempre tu

Sei quell'uomo che viene a cercare l'oblio

La poesia che ti vendo di cui sono il dio.

Dietro questa maschera c'è un uomo, e tu lo sai

L'uomo d'una strada che è la stessa che tu fai

E mi trucco perché la vita mia

Non mi riconosca e vada via.

Renato Zero - La Favola Mia

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Vì.

Quella parola che, per la maggior parte delle persone sarebbe risultata insignificante, per me celava un valore.

Infatti, quelle due lettere presero a rimbalzarmi nella mente insistentemente, non trovando via d'uscita.

** «Vì svegliati. Ti ho promesso che ti avrei portata al luna park oggi. Non vogliamo arrivare tardi, vero?». **

Il ricordo di mio padre e della giornata trascorsa insieme al parco giochi, mi apparve davanti agli occhi e mi riempì il cuore. Sembrava proprio che qualcosa nella mia testa, in questo periodo, avesse voglia di fare riemergere vecchie ferite.

Scossi la testa e strinsi appena le palpebre ancora confusa, cercando di scacciare quell'immagine dalla mia mente.

Riaprii subito gli occhi, dopo la temporanea confusione, ricostruendo lentamente il familiare giardino davanti a me.

Mi girai verso sinistra, dalla parte nella quale avevo sentito provenire la voce, e due iridi verdi, in perfetta armonia con il colore scuro della natura che ci circondava, mi folgorarono.

Quando li osservai però notai che erano diversi dal solito: erano più limpidi.

Sembrava che fosse stranamente sereno in quel momento, forse anche a causa dell'alcol che lo avevo visto ingerire durante il corso della serata. Il ghigno sul suo viso, infatti, non era presente, ma era sostituito da uno sguardo, sì serio, però estremamente sereno.

Per questo, quando mi decisi a rispondere, non me la sentii di rivolgermi a lui sgarbatamente, nonostante Harry Styles non si fosse mai risparmiato in precedenza con me.

Infondo ero fatta così e sempre lo sarei stata. Avevo sempre perdonato e compreso, fino a che ne avevo avuto le capacità e fino all'annullamento totale del mio essere.

«Direi una settimana intensa, più che pesante.». Gli sorrisi tranquillamente fissando le mie iridi nelle sue sulle quali lessi velatamente dello stupore. Lo colsi impreparato probabilmente; di sicuro non si aspettava una risposta così bilanciata da parte mia.

«Già, decisamente.». Si fermò un attimo, tirando fuori il pacchetto di sigarette dalla tasca, sfilandone una con le sue dita lunghe e affusolate deformando la croce tatuata tra il pollice e l'indice. «E ovviamente Cole ha pensato bene di annientarmi definitivamente con questa festa.».

Scosse la testa, frizionando l'accendino e facendo apparire la fiamma. Essa si riflesse nelle sue iridi che si illuminarono mettendo in mostra le pagliuzze dorate che adornavano il suo sguardo. Portò, poi, la sigaretta alla bocca cominciando a fumare.

𝑨𝒍𝒄𝒉𝒆𝒎𝒚 [H.S.]Where stories live. Discover now