Capitolo 1 ~ Un lungo viaggio ✈

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«Tesoro, ho finito con le valigie

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«Tesoro, ho finito con le valigie. Andiamo!» Esclamò il padre Alfio, che a malincuore vedeva andare via la sua bambina.

Anastasia fu subito fuori di casa con un sorriso ampio, e appena si ritrovò sul marciapiede, si voltò per osservare la facciata gialla della sua abitazione e realizzò seriamente che non l'avrebbe vista per un bel po' di giorni. Sentiva una certa malinconia, ma riuscì a spazzarla via grazie al pensiero di star realizzando il suo desiderio.

Chiuse a chiave il portone verde e lo tirò tramite la maniglia, riscaldata da un sole di fine estate, per accertarsi di aver chiuso bene.

«Ci vediamo, casetta!»

Le sussurrò, come se potesse ascoltare le sue parole.

Una volta in macchina, si sedette dal lato del passeggero, mentre dietro stavano sua mamma Gianna e sua cugina Chiara.

Più passavano i minuti, più l'atmosfera diventava insostenibile, quindi la ragazza prese la parola per rompere il silenzio.

«Cosa sono questi musi taciturni? Mancherò solo per due settimane e poi sarò di nuovo qui. Parliamo un po', altrimenti il tempo non passerà mai!»

I presenti si sforzarono di assecondare la sua richiesta, finché compresero che non c'era niente di così catastrofico, e instaurarono con lei una conversazione su quello che avrebbe fatto a Busan.

Anastasia stava partendo da sola, per non disturbare nessuno della sua famiglia e perché non aveva amici così tanto affiatati da seguirla fino all'altra parte del mondo.

A lei non dispiaceva affatto la sua condizione, perché come aveva letto da una donna che amava gironzolare per gli innumerevoli luoghi della Terra, lei non era sola, ma con se stessa, la migliore compagna che potesse desiderare: Anastasia era un tipo solitario, quindi sapeva già come era bello dedicarsi del tempo. Inoltre il viaggio in Corea non poteva che confermare la sua indipendenza e coronare il suo sogno di vivere nel luogo che tanto amava.

Sapeva dell'esistenza della Corea del Sud dalle medie, cioè da quando la sua professoressa gliela aveva fatta saltare perché la classe era rimasta indietro con il programma. Fu proprio quell'atteggiamento che la spinse ad approfondire le sue conoscenze su quello Stato misterioso. Quando lesse il libro di testo, rimase molto delusa perché non faceva altro che riportare dei dati da ripetere a memoria. Erano poche le notizie sulla sezione del turismo, in cui l'editore si era limitato a scrivere di una grande presenza di musei e di attrazioni turistiche lungo le coste.

𝗢𝗵, 𝘀𝗰𝘂𝘀𝗮! - Park JiminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora