Capitolo 20

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Wow

Riuscii a dire solo questo mentre mi appoggiavo con la schiena alla porta e strusciavo fino a sedermi a terra.

Era stato incredibile! Il cuore mi batteva ancora fortissimo e continuavo a torturarmi il labbro.

I suoi occhi..i suoi occhi mi toccavano! Non era uno sguardo come un altro, no..quando mi guardava sembrava accarezzarmi..e io sentivo un brivido e una sensazione fortissima alla pancia.

"Lo stai capendo cosa ti sta succedendo?"

No..ma ora stai zitta e non interrompere questo momento!

Dovevo studiare. Mi misi alla scrivania e iniziai con i compiti di biologia e storia. Non riuscivo a concentrarmi..continuavo a pensare a lui..

Quel suo modo di suonare l'avevo visto fare solo a una persona..lui..la stessa persona cui apparteneva quella chitarra..e quella stanza..

Non riuscivo proprio a concentrarmi ma dopo 3 ore finii di studiare. Erano le 17.56 precise.

Mi alzai stiracchiandomi e decisi di tornare in quella stanza.

Uscii di soppiatto, per non disturbare nessuno e quando mi ritrovai di nuovo di fronte a quella porta le lacrime mi salirono agli occhi. Non ebbi la forza di abbassare quella maniglia e corsi in bagno a nascondermi.

Quel maledetto 6 settembre 2009! Aveva stravolto la mia vita in una sola fottutissima mattinata! Ed ebbi un flashback..

Lui e la sua chitarra. Le sue mani calde e le braccia che mi stringono.

Ero scossa dai singhiozzi ma non volevo che mi sentissero così li soffocai con la mano.

Rimasi seduta sul water per un po'. Era stato così facile aprire la porta dei ricordi qualche ora fa e adesso..mi sembrava impossibile..

Smisi di singhiozzare e mi asciugai le lacrime. Mi guardai allo specchio: occhi rossi e gonfi, capelli scompigliati, quasi come se formassero un enorme nido, e le mani tremanti.

Ero un mostro.

Feci scorrere l'acqua e mi sciacquai per bene la faccia. Presi la spazzola e mi sistemai i capelli, poi rivolsi un'altra occhiata al mio riflesso: posso andare.

Uscii, tirando per l'ultima volta su per il naso, e sgattaiolai in camera dove mi buttai sul letto.

***

Molti dicono che sono una ragazza forte. Che sono una guerriera. Che se fossero stati al mio posto non ce l'avrebbero fatta. Io non mi sento così forte..

Sono una persona molto sensibile, una di quelle che piange per un film finito male, per un litigio con un'amica. Non vedo cosa trovano di forte in me.

Una volta Abby mi ha detto una frase, una frase che non dimenticherò mai.

"È vero. Tu crolli. Tutti crollano. E in questo modo i problemi diventano più terribili di quanto già non lo siano e la forza si spezzetta. Tutti si cadono a pezzi. Solo che tu hai imparato a ricongiungere quel puzzle di forza anche mentre cadi a pezzi"

È davvero così? Sono davvero così forte? A volte ne dubito..dopotutto non so aprire una maledettissima porta..

***

Immersa com'ero nella mia musica non mi ero accorta che si erano fatte le 19.38..

Ero stata tutto il giorno in casa.

Mi sedetti sulla sedia della scrivania e accesi la wi-fi. Andai su whataspp. 35 messaggi in 2 conversazioni.

33 erano dal gruppo della classe, dove chiedevano informazioni sui compiti eccetera eccetera..

Scorsi i messaggi leggendo distrattamente.

Uscii da quella conversazione per andare a vedere i restanti 2 messaggi.

No. No no no no no! NO!

Jack.

"Biscottino, ti ho rivista l'altro giorno. So che pensi ancora a me. Non mi scappi più ormai"

"Senza di me sei persa"

Lanciai il telefono sul letto. Tremavo. I miei incubi stavano diventando realtà.

Non mi ha scritto per tutto questo tempo e io all'inizio della scuola speravo mi contattasse ma dopo aver riavuto quell'incubo -non lo facevo da metà agosto- avevo capito quanto cazzo mi aveva fatto male.

Ero stata così stupida ad aspettarlo ancora, a sperare che si scusasse e tornasse ad amarmi davvero. Ma non era stato così. Mi ero solo illusa. E quello che mi aveva fatto era imperdonabile.

Spensi la wi-fi e scesi a guardare la televisione, cercando di rimuovere dalla mia mente l'immagine del ghigno di Jack.

***

È incredibile come in un giorno ero passata da un'emozione a un'altra così velocemente. Da rabbia a allegria, da tristezza a paura.

Era stato un giorno abbastanza monotono. Tutto il tempo a casa. Ma era stato talmente pieno di sentimenti intensi che era diventato "diverso" dagli altri.

Mamma era andata a lavoro già da tanto e in casa c'eravamo solo io e..Michael.

Non lo vedevo da quando avevamo cantato insieme.

Ripensai a tutto. Alle sue dita così leggere. Ai suoi occhi così profondi. Alle nostre voci congiunte.

Mio Dio..il pensiero di quel ragazzo era capace di spazzare via dalla mia mente tutti i problemi. Il suo sorriso era irresistibile.

Ero così presa dalle mie fantasticherie che non mi accorsi che occhi-verdi stava scendendo le scale.

La sua andatura era buffa, un po' ondeggiante, l'esatto opposto di quella di Jack.

Jack..per un attimo ripensai a quei messaggi e mi incupii.

"Ehi!" Era rosso in faccia, con un sorriso sghembo a completare l'immagine.

"Ehi.." sussurrai.

Notò che ero turbata e la sua espressione cambiò. Era preoccupato.

"Tutto okay?" Si sedette accanto a me e le nostre cosce si sfiorarono. Soffocai un sospiro.

"Emh..si..ora che ci sei tu si.."

Mi accorsi di cosa avevo appena detto e spalancai gli occhi, arrossendo violentemente.

Lui abbassò lo sguardo, stupito e imbarazzato.

Calò uno strano silenzio.

"Emh..scusa..io non intendevo quello..insomma, non volevo metterti in imbarazzo..era solo.."

Balbettavo. Che strana siruazione. Volevo sprofondare.

"Ehi, tranquilla" sorrise rassicurante accarezzandomi la coscia.

Rabbrividii. Quel semplice gesto mi aveva tolto il fiato. Alzai lo sguardo verso di lui e mi morsi il labbro, spalancando gli occhi.

Era a pochissimi centimetri di distanza da me.

#SpazioAutrice

Cari lettori, scusate i problemi con il capitolo ma Wattpad non me lo faceva vedere e neanche ad alcuni di voi. Spero che la storia vi stia piacendo. Se volete fate pubblicità :) commentate per dirmi qualsiasi cosa. Grazie a tutti

Al prossimo capitolo ❤

La mia è la stella migliore #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora