Capitolo 15

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"Sedetevi, ragazzi!" Il professor Moon ci assegnò i computer e noi prendemmo posto.

Mentre mi sedevo Michael mi tolse la sedia da sotto, rischiando di farmi cadere.

"Brutto figlio di.."

Iniziai a sbraitare ma mi interruppi subito quando vidi il professore guardarmi male.

Con la faccia tutta rossa abbassai lo sguardo e ignorai le risatine nell'aula.

Notai che Michael ancora mi guardava.

"Che hai da guardare?" Esclamai acida.

Poi mi bloccai. I suoi occhi..non li avevo mai guardati così bene, così a lungo e così da vicino..

Erano color verde acceso con delle pagliuzze color nocciola-verdastro leggermente più scure. Le sue pupille erano dilatate..credo per la poca luce...Le sue ciglia erano lunghissime. Scure come la cenere e gli rendevano gli occhi così..attraenti..

Disse qualcosa ma io non lo ascoltavo più. Mi ero immobilizzata.

Lo fissavo. Incapace di muovermi.

Non ero mai soddisfatta, avrei guardato quegli occhi per tutto il tempo.

Lui aveva un ghigno stampato sulle labbra..le labbra..

"..se hai finito di fissarmi io inizierei il lavoro"

Ritornai alla realtà. Dio che figura di merda!

"Non ti stavo fissando..mi ero solo distratta"

Replicai.

"Si, certo.."

Non ci credo! Se ne fregava completamente..sembrava come se non riuscisse a pensare di piacere a qualcuna.

Aspetta! Ma lui non mi piaceva!

Iniziammo il lavoro. Presi il mouse e aprii il programma che dovevamo utilizzare per il progetto.

Iniziai a lavorarci sopra. Ad un tratto Michael si mise la penna sull'orecchio e indicò lo schermo.

"No, devi usare questo tasto per mettere una sola canzone per tutto il video. Quello che stai schiacciando ti farà mettere più di una canzone"

"No, non è così. L'ho visto fare a mio zio, so come si fa!"

Replicai continuando a fare di testa mia.

"Senti so-tutto-io, dammi retta. Ho usato questo programma mille volte"

Non posso credere alle mie orecchie!

"So-tutto-io? Io? Se mai sei tu quello che fa tanto il sapientone!"

Non facevamo che litigare..eppure da quando era venuto a casa mia sentivo nel suo tono una nota divertita e quasi..soddisfatta..

Era strano. A volte sentivo che mi odiava con tutto il cuore altre che lo faceva solo per infastidirmi e per scherzare.

Non lo capivo. Non riuscivo a capire lui e neanche quello che provava per me.

Sentivo tante emozioni contrastanti da parte sua e ne sentivo altrettante nei suoi confronti.

Una cosa era sicura: avevo uno strano rapporto con lui.

Continuammo a lavorare e ogni tanto ci stuzzicavamo ma sentivo che qualcosa stava cambiando.

Era tutto molto più scherzoso ed era quasi divertente litigare con lui.

Ci mettemmo parecchio a finire il lavoro, tra un litigio e un altro fu un po' complicato..

La campanella suonò e io presi lo zaino pronta ad uscire dal laboratorio quando Michael mi si puntò davanti.

"Che vuoi ora? Dirmi come aprire la porta? Grazie ma sono capace da sola!"

Io feci per uscire ma lui mise un altro braccio a bloccarmi la strada. Sembrava nervoso.

"No io..emh..volevo.." iniziò a muovere velocemente la gamba destra "..ecco..io..volevo chiederti scusa.."

Io alzai le sopracciglia, spalancai gli occhi e aprii la bocca. Dovevo essere molto buffa perché Michael soffocò un risolino.

"E di cosa, scusa?"

Lui arrossi. Era la prima volta. Le sue guance si erano colorate di un rosa tramonto.

"Del modo in cui ti ho trattato quando mi sei venuta addosso e quando ti sei seduta accanto a me.."

Io aprii ancora di più la bocca.

"E cosa ti ha spinto a questo atto di gentilezza?"

Lui si passò la mano sui capelli.

"Ho capito quanto sono stato stronzo..scusa.."

Gli sorrisi.

"Mmh..ora va meglio"

Michael sorrise impacciato.

"Ma ora non credere che sarò gentile con te eh!"

Io le schiaffeggiai un braccio per farglielo togliere dalla porta.

"Idiota!" Uscii.

"Isterica!" Mi gridò da dietro.

Sorrisi senza farmi vedere, trovai Dave e tornai su in sua compagnia.

La mia è la stella migliore #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora