Capitolo 48

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Uscimmo dalla stanza, chiudendoci la porta alle spalle. In casa non volava neanche una mosca. Ci avviammo lentamente verso camera mia. Riuscivo a sentire il suo respiro a pochi centimetri da me.
Ci sedemmo sul mio letto senza smettere di guardarci e sorriderci. Nei suoi occhi però brillava un bagliore diverso. Il suo sguardo era più penetrante del solito.
"Perché mi guardi così?"
Lui arrossì avvicinandosi "Sei bellissima"
"Mi guardi in un modo strano.."
Mi fissò le labbra. Cazzo. "Ti desidero"
Lo guardai stupita ma non feci in tempo a dire nulla che mi baciò, facendomi sdraiare.
Mi baciava con insistenza, come se fosse l'unico modo per vivere. Non era aggressivo, anzi, la dolcezza con cui lo faceva mi sorprendeva.
Le sue mani mi accarezzavano le gambe e arrivavano fino alle braccia mentre io poggiavo le mie sul suo petto. I nostri respiri si fusero in uno solo. Sorrise, nel buio della stanza.
"Sai che tua madre ci potrebbe scoprire?"
"A me importa di più se te ne vai e mi lasci sola"
Lui continuò a baciarmi e le sue mani ad accarezzarmi il corpo e io andavo in estasi ad ogni suo tocco.

Neanche questa volta ci togliemmo i vestiti, ma la sapete una cosa? Che non bisogna essere nudi per fare l'amore. Non bisogna fondersi fisicamente per appartenersi. I suoi occhi. I suoi occhi mi appartenevano. La sua bocca. La sua bocca era mia. Ero viva. Viva davvero. Lui mi ci faceva sentire. Lui mi faceva sentire sempre migliore di quella che ero veramente.
O forse sono io che mi sento sempre peggiore di quella che sono.
E non credete a chi vi dice che l'amore non è bello, che l'amore ti frega, perché evidentemente non ha mai amato. Avete idea di quanto sia bello amare? Quanto sia bello avere qualcuno che ti accetti con tutti i tuoi difetti? E sì, lo so. Abbiamo paura. Tutti abbiamo paura dell'amore. Abbiamo paura di soffrire o di non essere accettati.
Ma cos'è la vita senza il rischio? Cos'è la vita senza il dolore? Nulla. La vita sarebbe piatta e noi non saremmo mai in grado di combattere e di affrontare tutto con forza. Di camminare da soli.
La vita ci insegna ad essere forti perché là fuori c'è l'oceano aperto, sconosciuto e pieno di pericoli. Non odiate la vostra vita. Ci sono troppe cose per cui essere felici. E non credete a chi dice "Ci vuole coraggio a scappare dalla propria vita" perché no, non ce ne vuole. È troppo facile scappare.
Ci vuole coraggio ad andare avanti nonostante tutto.
Ci vuole coraggio a vivere.
Ci vuole coraggio a ridere davanti ai problemi.
Ci vuole coraggio a restare.

***

Passammo la notte così, abbracciati, stretti in un'unica persona. Dolcemente innamorati. Mi accorsi di quanto mi erano mancati i suoi occhi solo quando mi guardò di nuovo in quel modo.
Se ne andò in un soffio, mentre dormivo. Il suo odore rimase impresso sui miei vestiti e il suo sorriso sulle mie palpebre chiuse.
Ormai era diventata una sfida contro le mie paure. Jack era la mia paura e ora, con i miei amici vicini, sentivo di poter distruggerla.

***

Il giorno dopo fu dura svegliarsi presto ma ne era valsa la pena. Sentivo che quel giorno sarebbe stato diverso. Mi alzai dal letto e mi vestii subito, velocemente, e scesi a fare colazione. Mia madre stava preparando la colazione. La osservai per un po': gli occhi stanchi, i movimenti rapidi e un po' stiracchiati, la bellezza del suo viso anche di prima mattina. La vita spesso le scivolava dalle mani, aveva la fretta nel sangue e il sorriso nascosto nel cuore che si mostrava solo in alcuni momenti. La vidi così e mi avvicinai, desiderosa di aiutarla.

"Oh buongiorno, tesoro. Già sveglia e bella pronta?"
Non risposi, continuai a guardarla tanto da farla fermare.
"Perché mi guardi così?"
Non persi un attimo di tempo e l'abbracciai. La strinsi forte e poi la guardai negli occhi.
"Sei bella, mamma"

Sei bella, quelle due parole che quasi tutte le donne sperano di sentirsi dire. Non per vanità. Non per arroganza. Per sicurezza. Quando una donna si sente bella sta bene con se stessa. Sono quelle sue parole che racchiudono una cosa così pura come la donna. Sì, perché tutte sono belle. Al di là del corpo, al di là del viso. Le donne sono belle e la mia mamma lo è tantissimo. E probabilmente l'avrò detto così tante volte che vi sarà venuta la nausea ma è inevitabile. Il suo sorriso imbarazzato non mi fece far pensare ad altro che al fatto che forse non se lo sentiva dire dalla morte di mio padre.

"Aiutami con la colazione, dai" sussurrò con il sorriso ancora sulle labbra. Non esitai e quando Michael scese, ancora tutto addormentato, trovò tutto in tavola, ad aspettarlo.
"Wow!" Esclamò, sedendosi e divorando immediatamente due biscotti.

Uscimmo in fretta, veloci, desiderosi di iniziare una nuova giornata. Sentivo che quel giorno sarebbe cambiato qualcosa.
Sul pullman Dave e Abby ci si avvicinarono, salutandoci con un sorriso.
"Buongiorno a tutti e due!"
Dave guardò storto Michael ma non ci feci caso poiché Abby, vedendo il mio strano sorriso mi prese da parte "Dormito bene, voi due?"
Mi guardava maliziosamente e quando capii a cosa si riferiva scossi la testa alzando gli occhi al cielo.
"Oh, ma finiscila!"

Era tutto così strano. Sembrava che andasse tutto bene. Tutto era più tranquillo. E questo perché non ero più sola. E sembrava una normale mattinata a scuola: i soliti banchi, i soliti professori, i soliti compagni. Tutto sembrava uguale. Ero io che ero diversa. Io che, in un certo senso, ero cambiata. C'era una presenza lì con me. E mi sentii una pazza ma ebbi voglia di cantare, di urlare al mondo la mia liberazione. Ma non era il momento, la questione non si era ancora risolta. E stetti zitta, pensando al dopo. Confusa, felice, triste, spaventata.
Non sapevo cosa provare.
Guardai i miei amici mentre entravo in classe e poi mi girai verso Michael. C'è qualcosa di nuovo che sta iniziando e non voglio farlo attendere.

#SPAZIOAUTRICE
E finalmente ecco il nuovo capitolo. Cari lettori, mi dispiace tantissimo, so di aver perso molti di voi ma per voi pochi che ci siete ancora sappiate che ho già iniziato il nuovo capitolo. Questo era molto confuso e corto ma credetemi, succederanno molte cose in questi ultimi capitoli e sto cercando di rielaborarli bene per non lasciarvi delusi dal finale.
Vi adoro. A presto :)

-Ludovica ☆

La mia è la stella migliore #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora