2- verità

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cosa...? Non stavo capendo.

"Non ho capito...che intendi dire?"
chiesi perplessa.

"Mun, tua madre è ancora in vita, va da lei."

Sgranai gli occhi.
La mamma ancora viva? Come era possibile...?
Sentì una fitta al cuore.

"Avevi detto che era morta. Non sto capendo..."

Aveva uno sguardo dispiaciuto.
Quindi davvero la mamma era viva? Non sapevo come prenderla.
Non sapevo se essere felice o se essere arrabbiata con lui per avermelo detto solo ora.

"Non potevo dirtelo. Tuo nonno non voleva che lo sapessi; aveva paura che scappassi da lei."

Più mi spiegava e più rimanevo confusa.

"Ti ho parlato della mamma, no? Ti dissi che andavamo a scuola insieme. Ci amavamo tanto, ma lo tenemmo sempre segreto. Questo perché lei apparteneva a una famiglia povera e il nonno non la vedeva di buon occhio. Dopo l'università io presi il posto di tuo nonno e lei prese a fare l'insegnante. La sua famiglia però venne a sapere della nostra relazione e non la accettarono. La cacciarono di casa e alla fine venne a vivere da me, lavorando come governante. Era lei la governante Kim."

Ero distrutta.
Mia madre deve aver sofferto tanto.
Aveva rinunciato ai suoi sogni per il suo amore.
Mi ricordavo della governante Kim...si era presa cura di me come se fossi sua figlia...e lo ero davvero.

"Poi cosa successe?"
Sapevo che non fosse finita lì.
Avevo paura di cosa mi aspettava, ma volevo sapere.

"Feci di tutto per rimandare il matrimonio riuscendoci. Però ci fu un problema: tua madre rimase incinta. Dopo 9 mesi nacque tuo fratello e..."

Aspetta, cosa...? Avevo un fratello?

"Aspetta...ho anche un fratello?"

"si...è più grande di te ed è andato via con tua madre"

Quindi avevo un fratello maggiore...ho sempre sognato avere un fratello o una sorella con cui crescere, però ora che ne avevo effettivamente uno, mi sembrava strano. Tutta questa situazione era strana.
Quello che davvero non riuscivo a capire era il perché la mamma era andata via e perché sono stata presa in giro per tutti questi anni.
Ero davvero infuriata.
Con papà, con la mamma e soprattutto con il nonno.
Aveva reso la mia vita un inferno prima di lasciarci per sempre.

"C-Come mai se ne erano andati?"

Avevo le lacrime agli occhi.
Ero un misto di rabbia e tristezza e papà se ne accorse;
mi guardò con uno sguardo dispiaciuto mentre mi accarezzava la mano.

"Tuo nonno...appena è venuto a conoscenza della verità, ha cacciato tua madre. Tu però eri ancora molto piccola e tua madre non aveva soldi per crescerti. Così, ti lasciò sull'uscio della porta prima di sparire definitivamente, senza lasciare tracce."

Ribollivo di rabbia.
Ero stata separata dalla mia famiglia per un capriccio del nonno.
Ora si spiegava il perché mi odiasse così tanto e il perché ha sempre fatto in modo di farmi vivere la vita come un fantasma.
Non avevo amici, mi era stato severamente vietato. Uscivo giusto per andare a scuola e passavo la mia intera giornata nella mia stanza. Quando mio papà non c'era, mi era vietato mangiare in tavola con gli altri.
Mi chiedevo come se la stesse passando mio fratello; speravo vivesse una vita migliore della mia.

"Non doveva comportarsi così...tutto questo solo per la sua stupida agenzia."

"Già...ma anche io ho le mie colpe."

Mi guardò sinceramente afflitto.
Non lo avevo mai visto così, allora perché non ha protetto la mamma? Se la amava davvero, avrebbe dovuto proteggerla.

"Dovevi proteggere la mamma e mio fratello..."

Abbassò lo sguardo colpevole.

"All'inizio sono rimasto in contatto con loro...le recapitavo soldi per poter sopravvivere, ma dopo un po' ha cancellato le sue tracce."

Volevo tanto incontrarli...chissà come stavano.
Da quello che mi ricordavo, la mamma era bellissima.
Aveva lunghi capelli neri e la pelle chiarissima. Era alta e aveva un fisico slanciato, sembrava una dea.

"Mun...trovali e rimani con loro."

come avrei fatto? Se papà non aveva loro tracce, come avrei fatto a trovarli io?

"Come farò? Non ci sei riuscito nemmeno tu..."

"In realtà non ho mai smesso di cercarli. Credevo fossero qui, in Giappone, ma a quanto pare sono andati in Corea. Vai lì e cercali."

"Perché?"

"Perché sono stanco di vederti nascondere dal mondo. Hai sofferto tanto a causa delle scelte del nonno; è ora che tu prenda in mano la tua vita."

Rimasi a bocca aperta.
Sentì gli occhi pizzicarmi e un groppo salirmi alla gola.

"Dovrai scappare anche per un altro motivo...ho messo la mia eredità a nome tuo. Se venissero a saperlo Mei e suo figlio, potrebbero farti qualcosa."

Come...? Perché lo aveva fatto? Sapevo che tra loro due non c'era mai stato amore; era un matrimonio che serviva solo a trarne benefici economici. Ma non credevo che avrebbe lasciato tutta la sua eredità a me.

"Va bene, li troverò."

Sorrise e wow...era la prima volta che lo vedevo sorridere sinceramente.

"Se li troverai...dì ad Aera che la amo tanto...e che mi dispiace."

Mi alzai con le lacrime agli occhi e lo abbracciai.

"Lo farò."

Mi strinse forte e per la prima volta mi sentii a casa.

"Scusami...per essere rimasto a guardare mentre ti rovinavano la vita."

Lo strinsi ancora più forte mentre le lacrime scendevano copiosamente

"Ti perdono papà, va tutto bene."

*fine flashback*

Quella fu l'ultima frase che ci dicemmo.
Quella sera piansi davvero tanto; non piangevo spesso, ma quella notte gettai tutto il mio dolore in lacrime e singhiozzi.
A casa tutti si comportarono come se nulla fosse e io ripresi a essere un fantasma prima di scappare via.

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Angolo autrice:

Spero vi sia piaciuto il secondo capitolo.
I primi capitoli purtroppo saranno i più noiosi, perché servono per spiegare nel dettaglio la storia che si verrà a creare poi.
Se non si fosse capito Mei è la patrigna di Mun e Aera la madre.
Jungkook entrerà in gioco dopo un po';
Se avete domande, chiedetemi pure!
Buona lettura.

secrets. |Jeon Jungkook|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora