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Harry pov

"Come agiremo?" Chiede Niall.
Siamo tutti in giardino, disposti a ferro di cavallo mentre parliamo sul da farsi.
L'aria è tesa, come un filo di un arco.
Dovevamo individuare chi aveva rapito Alex, e dove l'avevano portata.
E non sarebbe stato facile.
Per tutta la discussione io non avevo parlato. La mia mente, quando si parlava di lei in pericolo, non ragionava in modo razionale. Prevaleva in me l'istinto, e sapevo benissimo che non sempre aveva avuto ragione.
Stephan e Liam ,invece erano la mente della famiglia. Abituati in guerra, avevano visto mille strategie militari passare davanti ai loro occhi. E sapevano come muoversi in questi casi.

"Dobbiamo setacciare il bosco. Non l'hanno portata lontana da qui, sicuramente. Pensano che non guarderemo nelle nostre terre, invece è proprio la prima cosa che faremo" parla Liam, concentrato.

"Hai ragione Liam. Cominceremo da questo e se non la troveremo, penseremo a qualcos'altro. Magari nella nostra ricerca troviamo qualche indizio" dice Louis.
Io li guardo, memorizzando tutto quello che dicono.

"Sicuramente la nascondono in una casa, in mezzo agli alberi. La cosa più semplice, che non da nell'occhio" Zayn si avvicina a me, dicendo questo. Mi mette una mano sulla spalla.

"Ammetto che mi hai sorpreso Harry. Ci hai ascoltato prima di agire in modo avventato"

"Non ho altra scelta, Zayn. Non posso agire da solo in questo momento, la mia mente non pensa lucidamente" dico la prima cosa dopo mezz'ora di silenzio.

"Lei è il tuo punto debole, e loro lo sanno"
Aveva ragione. Alex era la mia debolezza, e Dio quanto mi detestavo per questo. Come aveva fatto a farmi innamorare a tal punto da rendermi debole?

**

Eravamo proprio di fronte ad una grande casa in mezzo al bosco.
Avevamo setacciato l'intera città, dentro e fuori dagli alberi. Ma in questa casa Louis aveva notato dei movimenti strani. Giurava di aver visto Trisha attraverso una finestra.
Io pregavo mentalmente di aver trovato la casa, così da poter salvare Alex dalle sudice mani di quelle persone.
Chissà cosa le avevano fatto, chissà se Nathan aveva avuto il coraggio di toccarla ancora.
Al pensiero di lei nuda e piangente su un materasso sporco, mi viene una rabbia incontrollata. Gli occhi si dipingono di quel rosso sangue a me tanto familiare, e i denti si allungano immediatamente.

"Calmo Harry. Non puoi entrare lì dentro e fare una strage subito" dice Niall al mio fianco.

"Ah no? È proprio quello che stavo pensando" ringhio con gli occhi puntati sulla figura che andava avanti e indietro al di fuori della casa. Doveva essere una guardia.

"Ecco cosa faremo" comincia Stephan richiamando tutti vicino a lui con un gesto delle braccia.

"Niall, Annie. Voi andrete per primi. Dovete eliminare quella sentinella e guardare se ce ne sono altre sul retro" i ragazzi annuiscono a quell'ordine.

"Dovete darci un segnale quando siete sicuri che non ce ne saranno più, ok?"

"Ok" dicono in coro, concentrati.

"Ellen, Alice, Naomi. Voi andrete subito dopo di loro due, ed entrerete nella casa. Cercate di uccidere più persone possibili, non dovete lasciarne nemmeno una.
Zayn, Liam. Voi andrete in cerca di Trisha e Nathan. Dovete tenerli occupati il più possibile. Sono quelli più pericolosi.
Louis, io ed Harry troveremo Alex e la porteremo fuori di li" Stephan ci guarda tutti negli occhi per capire se avessimo ascoltato attentamente il tutto.

"Buona fortuna famiglia. State attenti, vi prego" e conclude così, annuendo.

Un piano perfetto direi, sapevo che Stephan era in grado di elaborare una cosa così efficente.

The Dark In The Light | |H.S.| |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora