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Alex's pov

La luce fastidiosissima che proviene dalla finestra mi irrita gli occhi facendomeli strizzare per poi sbatterli più volte.

Mi giro sul fianco e mi butto un cuscino in faccia sbuffando esausta.

Ero stanchissima. Le mie braccia e le mie gambe erano praticamente più pesanti del solito.

Dopo qualche minuto, mi decido a guardare l'ora.

Le 10:30 del mattino.

La mia mente mi dice che è ancora troppo presto per alzarsi, ma mi stiracchio e scendo dal letto.

Il pavimento freddo mi provoca dei brividi su tutto il corpo.

Mi passo una mano una mano tra i capelli guardando il mio riflesso nello specchio.

Ero troppo abituata a vedere una ragazza triste e insicura di se stessa in quel riflesso, ma ora, la vedevo diversa. Forse era quella scintilla simpatica che era presente nei suoi occhi chiari.

Il 'click' della maniglia mi fa girare lo sguardo verso il ragazzo biondo appena entrato.

"Buon giorno Luke" dico con un sorriso.

"Buon giorno Alex"

"Come stai?" il suo pianto strozzato di ieri sera, mi ritorna nella mente.

"Bene, grazie. E te?"

"Bene" ancora quel senso di familiarità mi invade il cuore.

"Ti voglio pronta tra quindici minuti. Ordini del riccio" dice uscendo dalla stanza. Ridacchio per il soprannome che gli aveva attribuito.

Comincio a cercare dei vestiti decenti da mettere, e quando li trovo, corro in bagno per farmi la doccia e truccarmi un po'.

Non vedo l'ora di uscire.

Saltello per la stanza mentre mi infilo le mie fedeli Vans, e vado in cucina.

Harry e Luke sono seduti al tavolo mentre parlano e ridono.

Silenziosamente, prendo del latte dove ci inzuppo due biscotti.

"Ti vedo felice oggi" sorride Luke guardando i miei movimenti affrettati.

"Si, stamattina mi sento felicissima" il mio sorriso non fa altro che riaffermare la frase appena detta.

"Sei mai stata in un Lunapark?" chiede Harry.

Annuisco gia eccitata per l'idea. Erano diversi anni che non andavo alle giostre.

"Dammi cinque minuti e andiamo" poi aggiunge il riccio salendo le scale.

Mi siedo al tavolo insieme a Luke che non fa altro che sorridere.

Non ha i vestiti di ieri sera, quindi presumo che se li sia cambiati.

"Ti prometto che ti divertirai" afferma dopo qualche istante di silenzio.

"Ne sono sicura" dico.

Il sorriso sul mio viso non da segni di scomparsa, e mi piace l'idea.

"Devo chiamare Annie!" esclamo mettendomi una mano sulla fronte.

Corro fino al piano superiore e mi fermo fuori dalla porta del bagno dove sento l'acqua scorrere.

"Harry?"

"Si?"

"Mi puoi prestare il telefono? Devo chiamare Annie" dico leggermente imbarazzata.

Devo trovare un lavoro, e devo prendermi un telefono nuovo. Assolutamente.

"Si, ma sono tutto bagnato per passartelo" continua a parlare da dentro la doccia.

"Vieni lo stesso, c'è la tendina che mi copre" aggiunge poi ridacchiando.

Arrossisco di colpo e abbasso la maniglia.

"Entro" informo tenendo la testa bassa.

Cerco sotto i suoi vestiti posati di fianco il lavandino e trovo il telefono.

Sposta un po' la tenda per far uscire la testa.

"Mi sono dimenticato di dirti una cosa" le goccioline provenienti dai ricci, gli cadono sulle guance.

Gli illuminano il viso ancora di più rendendolo ancora più bello.

Mi fa un cenno di avvicinarmi e io arrossisco di colpo obbedendo.

Non è una delle situazioni migliori. Lui nudo sotto la doccia ed io a pochi centimetri dal suo corpo coperto solo da una tendina di plastica.

"Buongiorno piccola" mi schiocca una dolce bacio sulla fronte e rientra con la testa.

Resto per qualche secondo, spiazzata da suo gesto bellissimo e dal nomignolo che mi ha dato.

Sento le mie guance riscaldarsi sempre di più.

"Buongiorno Harry" chiudo la porta dietro le mie spalle e rilascio un sospiro che non sapevo neanche di star trattenendo.

Compongo il numero della mia migliore amica, e aspetto una sua risposta.

"Pronto?"

"Annie!" quasi urlo dalla gioia di sentire una delle persone più importanti per me.

"Alex! Oddio!" la sua voce si affievolisce, segno che si sta per mettere a piangere.

"Guai a te se piangi" ordino e sorrido con gli occhi lucidi.

"Mi manchi" dice. Mi siedo sul mio letto e mi passo la mano libera tra i capelli.

"Anche tu"

"Ti voglio venire a trovare" sussulto alla sua frase e per poco non piango per la felicità.

Annie c'è sempre stata per me, ed io mi sento tremendamente in colpa per non averla chiamata in questi giorni.

"Quando?" riesco a dire solo questo.

"La prossima settimana, ma non so che giorno"

"Sono felicissima!" esclamo.

Mi zittisco quando sento che Harry chiama il mio nome.

"Io adesso devo andare. Ci sentiamo domani,che dici?" chiedo sorridendo.

"A domani! Ciao Alex"

"Ciao Annie" stacco il cellulare nero dall'orecchio e mi dirigo al piano di sotto.

"Grazie" sussurro porgendo il cellulare al riccio.

"Pronta?" annuisco.

Saliamo nella macchina di Harry e lui comincia a guidare.

Lo sento canticchiare delle canzoni che trasmetto per radio insieme a Luke, e dopo aver ascoltato quella melodia, mi unisco anche io.

Scoppiamo a ridere tutti e tre appena finisce la canzone.

"Potremmo fare un Musical" scherza Luke.

"In tre?" chiedo ironicamente.

"No, siamo in quattro" diventa immediatamente serio.

"Quattro?" richiede Harry.

"Alex non sa che tu hai due personalità?" scoppiamo a ridere tutti insieme.

"E quali sarebbero?"

"Il Riccio, Harry, e il Liscio, Harold. Ma Harold sarà nelle scene più fastidiose dato che è perennamente mestruato" spiega sorridendo sotto i baffi.

Non riesco più a trattenermi dal ridere e mi metto una mano davanti alla bocca, mentre i miei occhi diventano lucidi per le risate.

"Da dove l'hai tirata fuori questa?" domanda Harry incredulo ma divertito.

"Non lo so!"

Ciao ragazze! Come state? Io sono piuttosto nervosa per domani.

Volevo avvisarvi che nella prossima settimana non aggiornerò molto velocemente perchè domani ho un'intervento.

Grazie di tutto veramente!

I prossimi capitoli saranno inaspettati :3

Un bacio xx.

-Alex

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