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"Zayn che è successo?" una ragazza uguale ad Alice corre verso noi due. Sono seduta sul divano grigio, le gambe così strette al petto da farmi male. Le lacrime bruciano sul mio viso e la pelle tira. Sono in quella posizione da troppo, credo mezz'ora ma non ne sono sicura. L'orologio appeso al muro faceva quel fastidioso rumore quando passavano i secondi. Ellen mi accarezza i capelli da dietro e Zayn mi guarda preoccupato stringendo un braccio intorno alla mia schiena Non ci faccio neanche caso che il ragazzo è uno sconosciuto di cui avevo imparato da poco il nome. Non mi interessa niente, solo piangere.

Sono senza fiato quando si alza e tira per il braccio la rossa, in un'altra stanza. Ellen mi aveva chiesto tre volte se avevo bisogno di qualcosa, ma lei non aveva quello di cui avevo bisogno. Harry. Dov'era? che era successo? Niall come stava? la mia testa era un miscuglio di domande senza risposta. Non ce la facevo più veramente. Volevo correre tra le braccia di Harry e farmi stringere così forte da farmi mancare l'aria per respirare, anche se mi mancava di già dal troppo piangere.

La porta del balcone si apre ed io giro di scatto la testa. Stephan entra nella casa. Ha la maglietta strappata sopra il fianco ed è macchiato di nero sulla guancia.

"Harry?" chiedo disperatamente alzandomi dalla mia postazione. Le mie ossa scricchiolano ricordandomi che ho tenuto la stessa posizione per troppo tempo.

L'uomo scuote la testa per poi parlare:"non puoi vederlo, mi dispiace Alex" afferma con decisione.

Ho la sensazione che il cuore si fermi e il sangue si geli nelle mie vene.

"Cosa? Perchè?" chiedo in preda al panico. Le lacrime si fanno strada ancora sul mio viso già bagnato.

"non è nelle condizioni per vederti" risponde dopo qualche secondo. Scuoto la testa portandomi le mani sul viso.

"ti prego, ti chiedo per favore Stephan" dice Ellen prendendogli la mano.

"è distrutta, faglielo vedere" continua. L'uomo sospira, poi prende la mia mano destra e mi conduce giù per le scale. L'aria ghiacciata mi penetra nelle ossa. Le mie lacrime si asciugano di colpo quando il vento soffia più forte.

Attraversiamo una parte di giardino scoperto e ben curato, addobbato con dei fiori di cui non vedo il colore per via dell'oscurita.

"lo ammazzo!" urla quella voce roca.

"lasciami Liam! Cazzo!" ancora.

"Harry" lo chiama Stephan appena giriamo l'angolo. Gli occhi del riccio penetrano nei miei appena mi vede.

La luce fioca di un lampione gli illumina il corpo. La sua maglietta è ridotta ad uno straccio. È strappata dappertutto ed è sporca. La sua mascella si rilassa visibilmente e i suoi muscoli non sono più tesi. Giuro di aver visto il rosso dei suoi occhi, sparire alla mia vista.

Liam gli molla le braccia sfinito e Harry si avvicina velocemente a me.

"vi lasciamo soli" sussurra l'uomo lasciandomi la mano e allontanadosi insieme a Liam.

Harry appoggia una mano sulla mia guancia per poi farla scivolare fino alla nuca. Mi bacia la fronte e poi porta la mia testa sul suo petto. Mi stringe a se, forte, come avevo desiderato prima. Incrocio le mani dietro la sua schiena dura e scolpita e sospiro. Il suo profumo mi tranquillizza immediatamente, mi annebbia i pensieri, facendoli arrivare solo a lui.

"ti ha toccata?" sussurra quasi impaurito. Sa gia che capisco di chi sta parlando.

"non molto" si irrigidisce alle mie parole.

"in che senso?" chiede a fatica.

"mi ha tenuta stretta con un braccio" rispondo con voce bassa. Siamo ancora stretti l'uno nell'altra, soli nell'oscurità.

"poi?" domanda stringendo ancora di più le braccia intorno a me.

"penso che mi voleva baciare il collo, ma Niall l'ha distratto" spiego sempre con lo stesso tono.

"stronzo!" esclama staccandosi da me improvvisamente.

"non l'ha fatto" gli metto una mia mano sulla guancia in un tentativo di farlo calmare. Sospira chiudendo gli occhi, godendosi quel gesto.

"stai congelando" dice aprendo gli occhi. Mi avvolge le spalle con il suo braccio e mi dirige in casa. Subito il caldo confortevole mi avvolge, e il contrasto mi fa venire la pelle d'oca.

"tutto bene?" chiede Zayn guardandomi preoccupato. Annuisco decisa.

"come sta Niall?" domando con uno sguardo triste.

"meglio" risponde. Faccio ancora un cenno con la testa, seguendo Harry per il corridoio bianco. Entriamo nella stanza in cui ho dormito la scorsa sera e mi siedo sul letto sfinita. La piccola sveglia sul comodino, segna le 23:30.

"hai sonno?" domanda sedendosi affianco a me.

"un po'" rispondo leggermente intimidita.

"posso chiederti una cosa?"domando prima che possa parlare. Annuisce guardandomi con aria curiosa.

"perchè hai gli occhi rossi quando ti arrabbi?" mi sento una bambina a chiederlo in questo modo, ma devo. Ci avrei scommesso di averli visti.

"non capisco di cosa stai parlando" si alza dal letto e si avvicina alla porta.

"non andartene" i miei pensieri parlano prima che possa fermarli. Le sue spalle si rilassano visibilmente, prima di girarsi con un piccolo sorriso. Mi stendo sotto le coperte mentre Harry si mette al di sopra di esse.

Sono di fianco, mentre lui mi guarda fisso negli occhi. Mi accarezza i capelli con una mano mentre l'altra è sopra la sua testa.

"Buona notte Alex" sussurra lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Buona notte Harry"

The Dark In The Light | |H.S.| |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora