10.

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TRAVIS

Continuo a stringerla forte a me mentre il suo corpo è scosso da potenti singhiozzi, mi chiedo quanto ancora riuscirà a reggere questa situazione senza morirne, sembra veramente al limite: tutto ciò che le avrebbero potuto fare le è stato già fatto, la forza e la veemenza di questa donna sono da lodare, qualsiasi altra persona in questa situazione si sarebbe tolta la vita ma lei crede che prima o poi vedrà la libertà e la vedrà con Santiago.

Cerco di reprimere ciò che provo ogni volta che la stringo, continuo a ripetermi che fare giustizia venga prima del senso di affetto che provo per lei, potrebbe essere una cotta effimera come quando a quattro anni giocavi con una bambina , le chiedevi di essere il suo fidanzato e dopo dieci minuti passavi ad interessarti ad altro.

Magari il suo corpo sopra il mio sono stati una droga talmente potente da farmi rimbambire e perdere d'occhio il mio obbiettivo.

La adagio nel letto accanto a suo figlio, dato che si è addormentata ed esco dalla sua camera con il corpo completamente grondante d'acqua.

Attraverso la casa il più velocemente possibile per non far notare a nessuno il mio stato e mi fiondo nella mia stanza al pian terreno, non faccio nemmeno in  tempo a privarmi dei miei vestiti che qualcuno bussa alla porta con violenza.

"Il padrone ti vuole parlare, tra tre minuti devi essere fuori casa" tuona la voce profonda di Salcedo dall'altra parte della porta a queste parole mi raggelo completamente: che abbia scoperto qualcosa? eppure non ho accennato a nessuno della  missione apparte Steve.

Mi vesto il più velocemente possibile con le mani tremanti e la nausea alla bocca dello stomaco e mi dirigo all'esterno della casa dove Josè mi starà aspettando, mi acciglio quando noto che fuori non è presente nessuno, mi giro ed inizio a guardarmi attorno, ma appena volgo lo sguardo a sinistra la vista mi viene oscurata da un sacco di iuta che mi viene messo a forza in testa, vengo colpito violentemente da un pugno allo stomaco che mi fa letteralmente piegare in due e delle braccia mi trascinano malamente.

Vengo infilato a forza in un veicolo  che sfreccia a gran velocità facendomi battere la testa ad ogni curva, inizio a sudare freddo immaginando già che si tratti di un'esecuzione: è così che fanno i narcos quando prelevano qualcuno per assicurarsi che la vittima designata non riconosca dove sta per essere condotta.

L'auto si ferma bruscamente e vengo trascinato fuori come se fossi un sacco di merda , i due uomini parlano fitto tra di loro in spagnolo e lo fanno con una velocità tale che non riesco a decifrare quello che dicono, una porta viene aperta con un calcio e vengo condotto all'interno, ho il viso madido di sudore e prego solo che se oggi è il mio ultimo giorno su questa terra mi sia concesso di raggiungere i miei genitori in fretta senza inutili sofferenze, non credo che il mio corpo sopporterebbe determinate torture.

Vengo spinto all'interno di una stanza, posizionato dritto e poi finalmente mi viene tolto il sacco dalla testa , la prima cosa che vedono i miei occhi quando si abituano alla luce è il gigantesco anello di rubini di Mario, giro lo sguardo a destra e mi ritrovo davanti  tutte le altre guardie del corpo di Salazar anche loro nelle mie stesse condizioni e completamente terrorizzati .

" vi chiederete il perché di questa riunione improvvisa" si schiarisce la voce  Mario passando in mezzo a noi con quel cazzo di ghigno stampato in volto come sempre, ci guarda dritto in volto uno ad uno cercando di carpire quanto terrore incute.

" Come saprete bene qualche sera fa c'è stato un blitz delle forze dell'ordine che sono riusciti ad introdursi con facilità nella villa di Boca , a sottrarre importanti documenti che se finissero nelle mani sbagliate potrebbero diventare un grande problema per me e per il mio commercio,  tutti i giornali mi definiscono un narcotrafficante,ho già perso tantissimi soldi per colpa di questa cosa perché tutti quei politici bastardi e celebrità  che si prendevano i miei soldi in silenzio ora fanno finta di non sapere in cosa fossi invischiato e mi hanno ostracizzato e tutto per colpa di uno schifoso ratto che ha deciso di fare la spia ai gringos " urla le ultime parole, si fa passare da un suo scagnozzo la Glock e toglie la sicura , avvicinandosi per primo ad Joaquim, un ragazzo con la pelle scura e i capelli afro sparati in tutte le direzioni, gli disegna il contorno del viso con la pistola godendo immensamente delle lacrime di puro terrore che scendono dal viso del giovane afrolatino.

"Ora tu" lo indica con la canna  della pistola mentre lui inizia a piangere e ad urinarsi addosso

" Mi dirai che cosa ci facevi nei pressi dell'aeroporto con l'auto piena di valigie e perché hai ritirato una grossa somma in banca stamane"

"Io... padrone...io" dice piangendo, giuro che non c'è una parte del mio corpo in cui non mi si sono rizzati i peli, sapere che la stessa sorte toccherà a tutti noi e che prima dovremmo assistere ad orripilanti atrocità rende il tutto ancora più doloroso da sopportare.

" Non ti scomodare a dare spiegazioni, sappiamo perfettamente che collabori con gli americani per fare uscire tuo fratello di prigione ,è quello che ti hanno promesso vero? e tu non hai esitato ad acconsentire e a tradire me ME! colui che ti ha tolto dalla strada, che ti ha dato i soldi per il tuo matrimonio, che ti ha  comprato una casa" urla fuori di sé con le vene del collo tutte in evidenza, si toglie  la camicia e la canottiera rimanendo  a petto nudo dopodiché riprende in mano l'arma e gliela punta ad una tempia.


" Non stare in pensiero per tua moglie e la piccola Sofia, i miei uomini le hanno già ammazzate" afferma prima di crivellarlo di colpi alla testa così tante volte che pezzi di cervello si schiacciano contro al muro.


Alla visione il mio stomaco si rivolta completamente e devo distogliere lo sguardo prima di vomitare .


Quando è pienamente soddisfatto del suo lavoro passa al secondo ragazzo in fila: Pedro , che viene accusato di aver rubato una ingente somma di denaro dai conti di Mario ma con lui le modalità cambiano ; gli vengono recise le gambe con una grossa accetta e muore dopo circa dieci minuti di agonizzanti urla di dolore, poi si passa al terzo, al quarto, al quinto che vengono tutti giustiziati ed accusati delle cose più assurde, la facilità con cui decide di togliere la vita ad una persona è abberrante, nessuna di queste persone aveva fatto nulla ma sono morti perché le manie di trascendenza di Mario hanno avuto la meglio.


Il sesto in fila sono io e già chiudo gli occhi decidendo di aspettare la terribile sorte che quest'essere ha deciso di farmi fare e quando sento il suo respiro ansante ed affaticato, dovuto allo sforzo fisico di commettere tutti quegli omicidi in così poco tempo, mi si gela il sangue nelle vene, vorrei essere più coraggioso, e meno emotivo in questo momento ma la morte spaventa tutti che lo si ammetta o no.


" L'unico motivo per cui non ti ammazzo è perché hai protetto mia moglie e mio figlio, ma sappi che da ora in poi ti tengo d'occhio" sibila mentre Salcedo lo tallona verso l'uscita.


THE BOSS WIFEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora