No No No

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(T/n) p.d.v.
Nero; era l'unica cosa che vedevo e percepivo, il nero più assoluto. Poi sentivo la voce di All for One che mi chiamava, e mi diceva di tornare da lui. Ma io non volevo, volevo restare con Kacchan. Volevo una vita nuova, una vita senza prese in giro. Urlai, ma la mia bocca si riempì di sangue che sputai spaventata. Quello, ricadde in una pozza d'acqua nera, nera come l'inchiostro. Tintinnò per un po' e dopo si fermò; tornò il nero più assoluto. All'improvviso, dei cavi si formarono in tutto il mio corpo, partivano dalle tempie e finivano sulle caviglie. Facevano malissimo. Il mio sangue, cominciò a incanalarsi lungo quei tubi, e pian piano mi sentivo sempre più senza forze. Mi dimenai, invano. Poi, molto lontano vidi una sagoma alta e robusta, con uno smoking... papà
"Il tuo sangue è mio, tu mi appartieni. Un giorno verrò direttamente io, e lì... sarai spacciata figlia"
Disse dopo, per poi girarsi di spalle e andarsene. Cercai di urlare ma non usciva nulla dalla mia bocca. Poi, a mano a mano che mio padre si allontanava da me, cominciava a mancarmi il respiro, finché non tacque. Non respiravo più. Cercai disperatamente di salire a galla da quella pozza, ma nulla, era un oblio eterno. All'improvviso però, vidi lui, Bakugou. Era girato di spalle. Gli corsi incontro ma i tubi non mi facevano muovere. Poi lui si girò, e persi un battito cardiaco. Aveva un grosso buco nello stomaco, e vari graffi sul torace e sulla faccia. Mi poggiai la mano sulla bocca mentre cominciai a piangere
"Io conosco le tue debolezze... lui morirà"
E dopodiché Katsuki scomparve. Urlai. Poi, con una grande forza di volontà mi staccai i tubi di dosso, e un fiotto di sangue giallastro sgorgò dalle mie ferite. Cercai di tapparmeli, invano. Ma da quando avevo il sangue giallo? E poi.. faceva male... dolore. Era l'unica cosa che riuscivo a percepire. Dolore e rancore, e poi come se fosse successo a me sentì un baratro nel mio corpo, come se il buco che aveva Katsuki nello stomaco fosse apparso anche a me. Però, io lo avevo sul petto, nel posto del cuore. Vidi il mio cuore pulsare, ma all'improvviso divenne nero e poco dopo si rinsecchì, sbriciolandosi. Mi venne da piangere, ma al posto delle lacrime versai un liquido nero, come catrame o benzina. Poi le mie lacrime presero fuoco, e mi bruciarono la pelle. Faceva male anche quello. Cercai di spegnerlo, ma quello si alterava solamente, più io mi muovevo. Mi sdraiai a terra ormai inerme. Poi, senza preavviso mi svegliai.

Bakugou p.d.v.
Ormai erano passate cinque ore da quando (T/n) stava lì. Avevano sospeso tutto per lei; stavo ancora sulla sedia tenendole la mano, avevo la testa poggiata sul materasso del lettino e l'altra mano era a penzoloni. Però d'improvviso, sentì una scossa fortissima e vidi (T/n) alzarsi di scatto. Ero più sereno, ma quello scomparve subito perchè si alzò e andò davanti agli oggetti della vecchia, poi prese un coltello e cominciò a tagliarsi. Faceva dei solchi profondi. Corsi da lei e le levai l'oggetto di mano, mentre cominciava a piangere. Il sangue rosso le ricadeva dalle braccia, sporcando anche le mie. Stavamo facendo molto casino, perchè entrò Recovery girl con al seguito Present Mic, Numero Tredici, Aizawa e Midnight. Ci guardarono tutti spaventati e preoccupati, poi guardarono il coltello a terra intriso di sangue e capirono. Quando la ragazza si calmò, ansimava. Poi mi guardò spalancando gli occhi. Mi diede un'abbraccio fortissimo, mentre scoppiava di nuovo in lacrime. Poi cosi di punto in bianco, mi prese la faccia tra le sue mani e mi baciò. Fu un bacio veloce, a stampo. Poi svenne di nuovo. Numero tredici e Present mic la sdraiarono nuovamente sul lettino, bandandole le braccia sporche e piene di sangue e graffi. La sua rigenerazione era un po' lenta, stranamente. Poi uscirono tutti, mi incitarono di andare ma urlai contro di loro pur di rimanere con lei. Infatti, mi toccò dormire nellinferme
nell'infermeria sulla sedia. Il giorno seguente, mi svegliò Recovery girl
"Com'è andata?" Bisbigliò per non svegliare la ragazza che ancora dormiva. Mi strofinai gli occhi e sorrise sollevata
"Beh, vedo che hai dormito... oggi, credo che voi due salterete le lezioni... caro mio sei distrutto, lo sai? Piccoli... dovrete aver passato dei momentacci, vi capisco. Comunque, mi hai mentito! Sei il suo ragazzo, vi ho visti sai" rise mentre io arrossivo ripensando al bacio che mi aveva dato ieri. Chissà che aveva pensato... forse, in fin dei conti contavo veramente per lei? Se ne andò di nuovo la vecchia e restammo di nuovo soli. (T/n) apriva e chiudeva la bocca in contempo
contemporanea al suo respiro. Le strinsi la mano, e sorprendentemente la strinse! Pian piano, aprì gli occhi, quei bellissimi occhi (c/o). Cercò di alzarsi e l'aiutai, facendola sedere. Mi guardò e spalancò gli occhi, per poi abbracciarmi in lacrime, come ieri
"O-o-oddio Kacchan stai bene..." balbettò mentre mi stringeva forte. Ero stordito ma l'abbracciai a mia volta
"(T/n)... sei stata in coma per tre giorni di fila.. va tutto bene?" Chiesi a bassa voce. Si asciugò le lacrime, ma ne scesero altre
"K-Kacchan... ti credevo morto... mio padre... m-mi ucciderà. Ah! Il mio s-sangue!" Esclamò guardandosi le braccia. Rimase di stucco vedendo le bende intrise di rosso. La guardai negli occhi, preoccupato
"Cosa... il mio sangue... era giallo"
"(T/n) ti prego ascoltami.. è tutto finito ok?" Chiesi. Mi guardò e mi abbracciò ancora
"Katsuki! Mi sei mancato così tanto" disse ricominciando a piangere. Mi misi a sedere davanti a lei sul lettino, e mi circondò il collo con le braccia bendate, continuando a singhiozzare. Le poggiai le mani sulla schiena accarezzandola dolcemente
"Tranquilla... ci sono io... non ti lascio" dissi arrossendo a ciò che avevo appena detto. La ragazza invece sembrò apprezzarlo. Portò la sua faccia praticamente davanti alla mia e mi diede un altro bacio, stavolta più passionale e dolce al tempo stesso. Ricambiai
"I-io... ti credevo morto... Kacchan mio padre è entrato nella mia testa..."
"Lo so. Io c'ero. (T/n) non ti ho lasciata sola un secondo, credimi. Sono stato tre fottuti giorni con te, sulla sedia a pregare che tu ti svegliassi. Cazzo, ho patito le pene dell'inferno!" Esclamai mentre cominciavano a scendere anche a me le lacrime sulle guance. A fanculo l'orgoglio, mi mancava troppo
"Ti giuro, sono stato giorno e notte con te"
"Io... Kacchan lo so... hehe io ti sentivo, sentivo la tua mano stringere la mia, e mi mettevi sicurezza..." non la feci finire. Si zittì, e l'unica cosa che fece fu asciugarmi le lacrime
"(T/n), ho solo due parole per te... ti amo... cazzo, non sapevo sarei riuscito a dirlo" dissi. La ragazza sorrise e mi abbracciò forte. Come potei non ricambiare?

"ᴋɪɴɢ ᴇxᴘʟᴏꜱɪᴏɴ ᴍᴜʀᴅᴇʀ🔥" ʙᴀᴋᴜɢᴏᴜ x ʀᴇᴀᴅᴇʀWhere stories live. Discover now