- Capitolo 21

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Sofia

Ho gli occhi chiusi, le mani legate dietro la schiena, il busto dritto, il sedere appoggiato a una superficie dura e fredda, che se non fosse stato per la situazione mi avrebbe provocato molti brividi.
Finalmente capisco di essere seduta su una sedia.

Provo ad aprire gli occhi e nonostante la difficoltà ci riesco, con la vista offuscata noto di essere in una stanza buia, fredda, senza finestre, solo una porta di metallo, che quasi sicuramente porta all'uscita. Cerco di muovermi, per provare a slegare le corda, che tiene stretti e legati i miei polsi, non faccio molti progressi, anzi mi sto solo facendo del male. La corda è così stretta sa avermi creato dei graffu.
A causa di un rumore provocato dalla porta che sbatte contro il muro violentemente, mi fermo subito. Tengo lo sguardo basso per far si che i miei rapitori non vedano la paura che ho in questo momento.
Potrebbero solo ridermi in faccia se mi metto a piangere davanti a loro.

Sento vari passi che entrano nella stanza, saranno 3 o 4 persone non di più, il mio respiro diventa sempre più pesante e affannato, il battito accellera.
Ho paura.
Ho paura di troppe cose in questo momento: ho paura che coloro davanti a me possano farmi male, ho paura che l'unica persona di cui mi fidi ciecamente, Dimitri, non possa e non riesca a trovarmi, ho paura di dover lasciare questo mondo senza neanche aver detto addio alle persone più care a me, ho paura che l'unica cosa che possa fare e aspettare e pregare in silenzio che nulla accada.

Alzo lo sguardo per capire chi ho di fronte e vedo tre uomini, tutti sulla trentina, uno di loro ho una barba folta nera che gli copre metà del viso, occhi azzurri che fanno contrasto con i suoi capelli scuri. Quello di fronte a me, in mezzo agli altri due, non ha la barba ma la vecchiaia traspare dalle rughe presenti vicino agli occhi verdi, che si abbinano perfettamente al colore dei capelli, ovvero castano chiaro. E infine vedo l'ultimo, con gli occhi marroni scuro che danno un senso di profondità spaventoso, i capelli castano chiari, il suo viso rispetto a quello degli altri trasmette pura cattiveria.
Uomo 1 <<Tu devi essere la compagna dell'Alpha, non è vero? >> mi domanda con tono freddo l'uomo dagli occhi azzurri 

Annuisco lentamente, mentre tutti loro mi guardano negli occhi, in essi noto disgusto, ribrezzo e anche fastidio, come se il fatto che mi avessero rapito desse loro noia.

Io  << Perché mi avete rapito? >> chiedo con voce rauca e  molto bassa, come se mi fossi appena svegliata da una lunga dormita, in risposta ricevo una gancio destro in faccia, che mi fa voltare la testa dal lato opposto e che per poco non fa cadere anche la sedia. 

Rigiro la testa dal lato dei tre cacciatori, rialzo il viso, riguardo i loro volti e noto un certo ghigno in tutte e tre le labbra, come se fossero contenti e in qualche modo soddisfatti di avermi fatto del male. 

Inizio a provare un certo bruciore alla guancia colpita, quella sinistra, e solo ora noto che sto gocciolando del sangue dal naso, probabilmente lo avrà colpito insieme alla guancia.

Uomo 2 << La prossima volta che vuoi parlare, ti conviene stare zitta, per ogni minimo rumore che fai ti faremo a nostra volta del male. In questo modo rendiamo le cose più divertenti, vero? >>

Gli altri due uomini annuiscono in risposta, sempre con lo stesso ghigno in faccia.

Solo ora mi rendo conto di avere davanti tre uomini insensibili e freddi, dei veri e propri mostri, ma non sanno con chi hanno a che fare, ho dovuto sopportare i miei genitori violenti per anni e anche loro volevano che stessi zitta perciò se mantengono ciò che hanno appena detto non dovrebbero farmi del male. Anche se dubito che mantengano la parola, l'unica cosa che posso fare e resistere il più possibile, nella speranza che Dim venga a salvarmi.

Continuano a fissarmi come se stessero aspettando che io dica o faccia qualcosa, forse non si aspettavano questa mia dote di stare zitta nonostante un dolore lancinante.

Uomo 2 << Sai ho cambiato idea, ti voglio picchiare lo stesso e vedremo se a quel punto saprai stare ancora zitta >>  allora lo stesso uomo che aveva parlato prima , quello dagli occhi verdi mi si avvicina.

Inizia a tirarmi un pugno sulla guancia destra, alcuni sullo stomaco, sotto ai polmoni provocandomi così una respirazione irregolare, dopo di lui arrivano anche gli altri 2 uomini; ma io sto zitta non mi interessa, non gli lascerò la soddisfazione di vedermi piangere e urlare.

Mi tirano calci, ginocchiate, più volte provano anche a stringermi tanto la gola da strozzarmi, ma senza uccidermi completamente. Ormai hanno rotto la sedia, ma a loro non importa nulla continuano a picchiarmi, mentre mi insultano gridando. Le lacrime minacciano di uscire dai miei occhi, ormai gonfi per tutti i pugni presi in faccia, li tengo stretti, non voglio e non permetterò che questi schifosi mi vedano anche solo una lacrima in faccia, non gli darò questa soddisfazione.

Uomo 3 << Daiiii puttanella! Facci sentire le tue suppliche per smetterla! >> dice mentre con una mano tira i miei capelli e con il ginocchio, colpisce ripetutamente il mago some. Ad un certo punto colpisce quel piccolo punto tra la fine dello sterno e l'inizio dello stomaco, che mi provoca una tosse insopportabile.

Inizio a tossire, con la mano provo a coprirmi la bocca, ma non posso perché esse sono ancora legate. Gli uomini si riallontanano da me e mi guardano di nuovo ghignando, sono felici di avermi provocato del dolore.
Continuo a tossire quando noto che dalla bocca non sta uscendo semplice saliva, ma sangue.

Per ogni colpo di tosse che faccio altro sangue esce e non smette. Inizio a vedere tutto sfocato.
Non può finire in questo modo. No. Devo ancora salutare Dim, Elena, Nonna, Josh, Alex, Sebastian, tutti.
E con questi ultimi pensieri chiudo gli occhi. Mi lascio avvolgere dal buio e dalle tenebre che mi fanno dimenticare tutto il dolore di quel momento.

Dimitri

Siamo ancora davanti a queste gocce di sangue. Non posso crederci che alla mia compagna possa essere successo qualcosa

Alex mi sveglia dai miei pensieri, con un bello schiaffo in guancia. Ma io dico che cazzo gli è preso?!

Io << Che cazzo fai? >> dico con tono arrabbiato
Alex << Svegliati! Se non ti dai una mossa Sofia potrebbe morire! E io come beta del branco non posso permettere che la futura Luna muoia in questo modo! Quindi riprenditi la tua lucidità e fai qualcosa! >>

A quelle parole capisco che ciò che ha detto Alex è la più pura verità. Gli faccio un cenno e inizio a ragionare sul cosa fare il prima posisbile.

Non devo perdere tempo e infatti in un secondo, con la mente informo il mio intero branco della situazione e gli ordino di dividersi a gruppi per cercarla.
Informo anche Alex e Sebastian della situazione, anche loro si organizzano in gruppi alla ricerca di Sofia.

Speriamo di trovarla in tempo.

Buon salve a tutti, avete visto che alla fine mi sono fatta perdonare con un aggiornamento di due capitoli in neanche 48 h comunque tornando a noi cosa ne pensate del capitolo?

Pensate che Sofia sia sopravvissuta o sia morta?

Chi troverà per primo Sofia? il gruppo dei vampiri, dove non dobbiamo dimenticarci che ci sta Josh? oppure il gruppo dei licantropi, dove c'è Dim? 

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina⭐ e un commento sincero

Grazie❤️

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