- Capitolo 15

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Io << Perché te ne sei andato? >>
Prima mi guarda attentamente e dopo un grande respiro inizia a parlare.

Josh << Ti ricordi che in quel periodo, io, mamma e papà litigavamo molto? Beh... Loro si arrabbiavono continuamente con me per il fatto che frequentavo brutta gente e devo ammettere che avevano ragione.
Io ero già un vampiro da un po' e, per mia fortuna, ero riuscito a tenervelo nascosto sia a te che a mamma e papà; la settimana prima che me ne andassi un clan di vampiri, ci attaccó e noi dopo averli sconfitti prendemmo il titolo di clan più forte, con il nostro capo, che divenne successivamente il re dei vampiri. Una volta diventati il clan più forte, non potevo rischiare di mettere in pericolo la mia famiglia e perciò decisi di andarmene.
Quella sera quando arrivò la polizia, io già sapevo che erano venuti per me, ma tu devi credermi, che io non ho fatto nulla di ciò di cui mi hanno accusato, sono stati i vampiri nemici a mettere la colpa su di me. >>
Lo avevo ascoltato per tutto il tempo senza mai fermarlo, mentre le mie lacrime avevano finalmente smesso di bagnarmi le guance, ma avevo queste stupide domande che continuavano a tormentarmi e dovevo fargliele
Io << Perché non sei mai tornato? Perché non mi hai neanche mai scritto una lettera? >> gli chiesi in un sussurro dal quale traspariva rabbia, dolore e sofferenza
Josh << Avevo paura che una volta scoperto il mio punto debole, i vampiri venissero ad attaccarti con lo scopo di fare del male a me. Ma Sofia, nonostante ero lontano, ho chiesto a un paio di amici fidati di tenerti d'occhio, per sapere se eri al sicuro o no. Qualche settimana fa, ho ricevuto una chiamata da parte loro, per informarmi che ti stavi trasferendo; non pensavo di rivederti, ma sono contento di ciò >> Era contento di rivedermi, non è possibile... Mentre io l'ho odiato per tutta la vita, lui mi voleva ancora bene... Sono stata una stupida a dare la colpa a lui, dopotutto lui manco sapeva che i nostri genitori erano andati fuori di testa.
Lo abbracciai, inizialmente era rigido e composto, per la sorpresa della mia azione, ma si riprese subito e iniziò anche lui a ricambiare l'abbraccio.
Mi staccai da quell'abbraccio, quando mi venne in mente il fatto che lui era un vampiro e quindi aveva la capacità di leggermi nella mente; cosa che non potevo permettere accadesse, non volevo che scoprisse ciò che avevo passato da quando lui se n'era andato via di casa.
Io << Hai detto che sei un vampiro giusto? Allora mi puoi leggere nel pensiero? >>
Josh << Inizialmente ci ho provato a leggerti nel pensiero lo ammetto, ma non ci riuscivo e solo dopo ho capito che la colpa era di Sebastian, poiché penso lui ti abbia creato una barriera per far si che nessuno possa leggerti nella mente >> tutto ciò mi stupì molto, Sebastian avendo letto per primo i miei pensieri aveva capito che non volessi condividerli con Josh e quindi, si era preoccupato di farmi una barriera.
Mi giro verso Sebastian e gli vado incontro, quando siamo uno di fronte all'altro, lo abbraccio e gli sussurrò all'orecchio, un grazie.
Io << Grazie >>
Sebastian << Non c'è di ché piccola, ma sappi che io posso ancora leggerti la mente >> gli appare un sorriso malizioso che si muta quasi subito in una risata.
Mi ripresi da tutte quelle emozioni, che mi stavano stravolgendo, a causa di uno sguardo confuso da parte di Dim.
Solo a quel punto capì che era il momento di dirgli tutta ma tutta la verità sul mio passato e la stessa cosa farlo anche con Josh.
Io << Dim ti devo raccontare il mio passato, mi dispiace... se prima non ne sono stata in grado >> abbasso lo sguardo a quelle parole, perché dopotutto io non gli avevo detto niente del mio passato.
Dim << Piccola non ti devi preoccupare >> mi consola Dim
Io << Josh anche tu devi sapere cos'è successo, dopo che te ne sei andato >> detto ciò mi siedo e mentre di fronte a me ho Dim e Josh, accanto a me, che mi sostiene ho Sebastian.
Inizio a raccontare di ciò che è successo dopo che Josh se n'è andato di casa: i miei genitori che diventano sempre più severi, loro che mi puniscono in modo troppo violento, io che scappo di casa, le lettere di manaccia da parte di coloro che dovrebbero essere i miei genitori e l'unica cosa positiva, ovvero mia nonna.
Finito il mio racconto, mi ritrovo davanti a me due ragazzi con il volto pieno di rabbia, tristezza e compassione.
C'è un silenzio inquietante che viene spezzato da Josh, con le lacrime agli occhi
Josh << Sofia... Mi dispiace... Se non me ne fossi andato forse tu non avresti dovuto subire tutte quelle violenze su di te... Mi dispiace >> lo abbraccio subito per fargli capire che, lui non è la colpa di niente e, che doputto ero riuscita a sopravvivere.
Dim invece mi guarda e sta in silenzio, non capisco il motivo della sua reazione, ma non ci faccio tanto caso.
Decidiamo di tornare a casa, perché è stata una giornata parecchia movimentata in fin dei conti. Saluto mio fratello con un abbraccio e ci promettiamo di rivederci i giorni successivi, a Sebastian, invece, do un abbraccio comprensivo pieno di gratitudine.
Arrivati a casa io e Dim, dopo esserci cambiati, lavati e sistemati nel letto, ci coccoliamo.
Prima di cadere tra le braccia di Morfeo lo sento sussurrarmi all'orecchio
Dim << Ora sei qui con me piccola e non permetterò a nessuno di farti del male >>
Le sue parole mi trasmettono sicurezza e amore, mi riempiono il vuoto che ho avuto per anni dentro il mio cuore, grazie a lui riesco finalmente a provare la felicità.

Ciao ragazzi, questo è il nuovo capitolo cosa ne pensate? Mi volevo scusare con voi se sono sparita per qualche giorno, ma avevo paura che a voi non piacesse più questa storia; ringrazio veramente coloro che continuano a leggere la mia storia e mi danno sempre nuovi consigli per migliorarmi
Grazie❤️ tornando a noi...

Cosa ne pensate della storia di Josh?

E delle reazioni che hanno avuto al racconto del passato di Sofia?

Se il capitolo vi è piaciuto lasciate una ⭐ e un commento sincero
Grazie ❤️

Anche i lupi hanno un cuoreHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin