- Capitolo 22

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Dimitri

Ho una pista, forse so dove si trova.
Inizio a correre veloce tra gli alberi senza preoccuparmi di cosa ho davanti. Le foglie mi graffiano il viso che subito guarisce senza lasciare cicatrici, dietro di me segue il mio branco e l'esercito di vampiri che ci ha fornito Sebastian.
Alex è al mio fianco a me, che guida i suoi uomini come io faccio con i miei.
Siamo giunti davanti ad un magazzino, all'esterno é tutto rovinato, le pareti che prima dovevano essere di un grigio chiaro, ora presentano macchie scure e all'estremità, dalla parte del tetto si trovano varie chiazze color verde vomito, formate dalla muffa che durante gli anni si è accumolata.
Il tetto nonostante non sia nuovo, regge alla perfezione e riuscirebbe a resistere addirittura ad una grandinata, forse.
Ci avviciniamo all'entrata, faccio segno a tutti gli uomini di non fare il minimo rumore, mentre io con l'orecchio appoggiato alla porta cerco di capire quanti uomini ci siano all'interno.
Uomo 1 << Mi sto innervosendo o meglio quella puttana mi ha fatto innervosire! >>
Uomo 2 << Hai ragione. Volevo sentirla urlare e invece mi ritrovo con lei che soffre tutto in silenzio! Che sbatti >>
Uomo 3 << Calmatevi e ricordate il motivo per cui siamo qui>>
Per ogni parola che quei sprigevoli uomini dicono, mi sale la rabbia alle stelle ma dobbiamo aspettare che ci dicano dove si trova Sofia e la loro base così da ucciderli tutti.

Sofia

Sono ancora per terra, vedo tutto offuscato e per non sprecare le mie forze decido di chiudere gli occhi e concentrarmi sui rumori che mi circondano.
Sento le voci di quei schifosi cacciatori stanno parlando tra di loro, non sono molto chiare ma dal poco che capisco, li sento parlare di un covo nelle montagne, la loro base segreta a 100 o 200 metri dalla grotta.
Non capisco più nulla. Sento di nuovo il dolore di prima che prende possesso della mia testa. Le palpebre si fanno sempre più pesanti finché non cedono al buio.

Dimitri

Uomo 3 << Dobbiamo restare calmi per permettere agli altri di sterminare tutto il branco >>
Uomo 1 << AHAHAHA quei schifosi cani non capiranno mai che la nostra base si trova in cima alla montagna a 200 metri dalla grotta >>
Uomo 2 << AHAHAHAH e non ti dimenticare anche di quei schifosi succhiasangue >>

Ci hanno detto finalmente il loro covo.

Io << Muovetevi andate tutti e sterminateli! Rimangono qui solo io, Alex, Josh e Sebastian >>

Entro per primo in quel magazzino, buttando la porta a terra con un calcio, al mio fianco trovo tutti pronti ad ucciderli uno ad uno.
Mentre Alex si imbatte per primo contro un uomo, Josh e Sebastian vanno insieme verso il secondo uomo, io con la furia che ha preso possesso di me con un solo colpo stacco la testa al terzo uomo.
Vedo solo nero in questo momento.
Vorrei ucciderli tutti, devono soffrire come io e la mia Sofi abbiamo sofferto, mi avvicino da dietro all'uomo con cui sta combattendo Alex e con un colpo netto, di artigli allo stomaco, anche lui muore. E adesso ne manca solo più uno, la mia rabbia pian pianino scende ma si ferma definitivamente, solo nel momento in cui stacco a morsi sia le braccia che le gambe dell'ultimo uomo.
Finalmente mi calmo e dopo aver preso possesso del mio corpo mi avvicino ad un corpo sanguinante a terra. Le guardo la faccia, irriconoscibile per com'è ridotta
Come hanno fatto a ridurla in questo stato?!
La rabbia prende di nuovo possesso di me ma viene subito mutata in paura, terrore che lei possa morire, che lei possa soffrire, che io debba vivere per tutta la mia vita senza la sua presenza.
La prendo in braccio a mo di sposa, esco da quel magazzino e corro verso l'ospedale del villaggio
Io << Voi sistemate questo casino con un po' di fuoco, ci vediamo all'ospedale >> dico a Alex, Josh e Sebastian che mi annuiscono con un espressione triste al volto.
Detto ciò in due minuti mi ritrovo già all'ospedale e telepaticamente chiamo il mio dottore di fiducia.
Io << Rufus ti voglio ora in sala operatoria >> dico in tono autoritario che non emette repliche
Rufus << subito Alpha >>

Arrivo in sala operatoria e delicatamente appoggio Sofia al lettino, intanto Rufus entra con tutta la sua professionalità.
Inizia a studiare le condizioni di vita della mia compagna, ma osserva e sta zitto. Non sta dicendo manco una parola. Inizio a innervosirmi, sempre di più, inizio a battere il piede per terra e le dita delle mani nel lettino.
Perché cazzo non si muove a dirmi come sta?
Io << Allora?? >> dico con tono impaziente e arrabbiato
Rufus prima di rispondermi prende un grande respiro e con uno sguardo serio inizia a dirmi tutto
Rufus << Per ora non sono certo di nulla, avrei bisogno di sapere cos'è successo e con cosa l'hanno colpita, ma guardandola così posso capire che si è rotta 3 costole, la gamba destra, il braccio sinistro e ci sono molte ferite per fortuna solo superficiali >>
Per ogni parola che dice un pezzo del mio cuore si frantuma, la paura di perderla aumenta costantemente, non so cosa fare.

Rufus << Il problema principale in questo caso è la testa. Dal punto di vista fisico non hanno fatto molti danni irreparabili solo che adesso lei è in coma, uno stato di incoscienza, dal quale chi vi cade non può essere risvegliato. La possibilità di svegliarsi è molto bassa, non posso fare nulla per aiutarla, dipende tutto da lei >> dice l'ultima frase con rassegnazione, posso capire che è frustrato, da questa situazione impotente in cui si trova.
Il mondo mi sta cadendo addosso. C'è un enorme possibilità che lei possa morire o che non si svegli più.
Che io debba continuare a vivere la mia stupida vita senza l'unica cosa che mi faceva star bene.
Se lei morirà, ho deciso, anch'io morirò insieme a lei.

Scusatemi davvero per non essermi fatta sentire davvero per troppo tempo ma davvero non sapevo più cosa scrivere e volevo continuarla solo e unicamente nel momento in cui ero al massimo della mia bravura intellettuale... Spero vi piaccia e se volete lasciate una bella e un commento sincero
Grazie❤️

Anche i lupi hanno un cuoreWhere stories live. Discover now