Capitolo 1

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*Quattro mesi prima*

Luke's pov

Il suono della mia sveglia mi perfora le orecchie, mi giro nel letto per cercare il mio telefono e spegnerlo subito tenendo gli occhi socchiusi per la troppa luce creato da esso. Mi volto dall'altra parte ed allungo un braccio credendo di sentire il corpo di Allison, ma apro subito gli occhi quando sento soltanto il materasso.

«Ma che cavolo?» mormoro alzando la testa notando subito il letto vuoto, «Allison» la chiamo alzandomi con il busto. Pensavo fosse almeno in bagno ma non ottengo nessuna risposta. Mi alzo per andare ad aprire le tende e la luce del giorno illumina tutta la stanza.
Un orribile presentimento inizia a corrermi per la testa.
Mi guardo intorno per cercare una sua traccia e aggrotto la fronte quando vedo un bigliettino sul comodino. Mi avvicino dubbioso al pezzo di carta e lo apro per leggere le parole scritte su di esso:

Ti chiedo di perdonarmi, ma io me ne andrò senza tornare.
Michael ed Anna ti spiegheranno tutto quello che ti serve sapere.
So che mi odierai, ma per quel che conta, sappi che ti ho amato veramente Luke.
Addio, amore.

Allison Miller

Sento il cuore iniziare a battere fin troppo veloce mentre mi si mozza il fiato. Leggo e rileggo più volte il biglietto come se potesse darmi delle risposte alle mie domande confuse e agitate che corrono per la mia testa. Decido di prendere dei lunghi respiri per calmarmi, di sicuro mi starò sbagliando. Avrò capito male.

«Allison, se è uno scherzo sappi che non è divertente» la mia voce trema leggermente ed esce una risata nervosa dalla mie labbra, il cuore mi sale alla gola quando non ottengo una sua risposta. Guardo ancora intorno attentamente ma il biglietto è l'unica cosa rimasta.
M'infilo frettolosamente una maglietta e dei pantaloni insieme alle scarpe. Metto il biglietto nella tasca posteriore dei jeans ed esco subito dalla mia stanza. Percorro con passo affrettato i corridoi del piano prendendo in mano il telefono e componendo il numero che conosco a memoria. Porto il telefono all'orecchio quando faccio partire la chiamata ma si sente subito la segreteria telefonica, avrà il telefono spento. Convinco me stesso che non è un  cattivo segno mentre aspetto il solito bip per iniziare a parlare.

«Allison, dove sei finita? E cosa vuol dire quel biglietto? Ti prego, dimmi che era uno scherzo. Chiamami appena senti questo messaggio» addolcisco il tono nelle ultime parole cercando di sembrare più tranquillo. Forse sto solo esagerando e non è successo niente. Quel biglietto non può significare qualcosa. Rimetto il cellulare nella tasca e mi agito quando vedo un carretto delle pulizie davanti alla porta spalancata di Allison.

Tranquillo, Luke. Non vuol dire niente.

Sposto leggermente il carretto per riuscire a passare e mi affaccio all'interno dalla stanza prima di parlare.

«Allison!» Una signora dai capelli neri legati in una coda disordinata esce da dietro il muro sistemandosi gli occhiali sul ponte del naso.

«Ha bisogno di qualcosa?» chiede gentilmente ed abbozzando un sorriso nonostante l'aspetto stravolto.

«I-Io sto...sto cercando una ragazza. La ragazza che alloggia qui, sa dov'è?» chiedo frettolosamente mangiandomi le parti finali di alcune parole. Deglutisco preoccupato quando vedo le ante del suo armadio aperto, nessun vestito al suo interno.
Sto sognando, non può essere vero.

«Uhm, credo che se ne sia andata qualche ora fa» risponde vaga asciugandosi le mani sul grembiule legato intorno alla vita per poi sistemarsi i capelli fuori posto dietro alle orecchie.
Un piccolo colpo al cuore.
Scuoto la testa mentre cerco di pensare lucidamente. Prima che me ne accorga, le mie gambe percorrono la strada verso le scale di servizio, l'ascensore è troppo lento. Scendo le scale velocemente rischiando anche di inciampare e di cadere faccia a terra. Raggiungo la reception e mi fiondo sul bancone facendo sussultare la donna dietro di esso.

You Saved Me 2 || 1D & 5SOSWhere stories live. Discover now