Ne sono certa?

3.8K 73 39
                                    

Raggiungere l'ascensore con una persona che non è sobria non è per niente facile.

"Dai manca poco" mormoro più a me stessa che a lui.
"Ce la faccio" dice lui con voce impastata sia dall'alcol che dal sonno.
"Si, già, lo vedo"

Mi fulmina leggermente con lo sguardo per poi però sorridermi.

"L'hai finalmente tolto quel vestito" mi schernisce lui guardandomi dall'alto al basso.
"Sai com'è, è tardino" dico lasciandolo.
"Ehi no, non lasciarmi"

Mi prende la mano per poi appoggiarsi al metallo freddo dell'esterno dell'ascensore.

"Chiama l'ascensore" gli dico mentre guardo le nostre mani intrecciate.

Un brivido percorre la mia schieda.
Ho paura l'abbia sentito anche lui.

"Ho fatto, si" biascica stringendo di più la mia mano.

Accerezzo con il pollice la sua mano morbida che, a contatto con la mia, fa svolazzare milioni di farfalle nel mio stomaco.

"Andiamo dai" mi dice vedendomi persa fra i miei pensieri.

Mi trascina all'interno dell'ascensore sempre tenendomi per mano.

"Io in realtà.." mormoro una volta dentro.

Si gira verso di me dopo aver schiacciato il pulsante che ci porterà al nostro piano e mi guarda con fare interrogativo.

"Tu cosa?"
"Volevo andare a prendere una camomilla.."
"Ormai siamo arrivati, andiamo"

Mi trascina letteralmente fuori e mi porta davanti alla sua stanza.

"Beh? Che dovrei fare adesso?" Chiedo mentre lui cerca la chiave elettronica.
"Dammi una mano.."

Sciolgo le nostre mani che erano rimaste ancora intrecciate ma lui la riprende con più forza e mi guarda male.

"Non ho detto di toglierla"
"Ma.. ma come faccio? Cioè, come ti aiuto se ho solo una mano?"
"L'ho trovata, eccola"

Apre la porta e mi fa entrare con lui contro la mia volontà.
Non dovrei essere qui di nuovo.

"Aspetta, stenditi" dico aiutandolo a farlo.

Finalmente, dopo troppo tempo, mi ascolta e si stende sul letto che è ancora perfettamente intatto.
Rimbocco le sue coperte e faccio per andare via ma lui blocca la mia mano.

"Dove vai?"-mormora- "No, resta qui"
"Non posso Manu.."
"Resta solo dieci minuti, ti prego"

Mi scava dentro sempre più con quei suoi occhi verdi.

"Solo dieci minuti poi però vado via"
"Grazie"

Mi metto accanto a lui non prima però di aver spento la luce e mi appoggio alla sua spalla.

"Credo di aver bevuto tanto" dice d'un tratto.
"Per quale moti.." chiedo prima di essere interrotta da lui.
"Anzi, sono certo di aver bevuto tanto. Ti avevo in testa, volevo dimenticarti per un po' ma alla fine ho finito per ubriacarmi in un bar di un hotel. Sei difficile da dimenticare, sai?"

Resto in silenzio aspettando che continui a parlare.

"Quel bacio prima? Madonna quanto l'ho aspettato, desiderato, voluto. Credo che quando ti ho vista con quel Mark non abbia capito più nulla all'infuori dell'odio scofinato nei suoi confronti"

Esterna i suoi sentimenti con facilità.
Non capisco se sia grazie all'alcol o meno in verità.

"Perché mi hai scansato prima?" Chiedo piagnucolando quasi.
"Piccola no, non piangere"

Mi gira verso di me allarmato e mi fa una carezza sul viso.
La voglia improvvisa di abbracciarlo mi prende alla sprovvista.

"Resti qui con me stanotte?" Sussurra baciandomi la tempia per calmarmi.
"Non posso"
"Hai ragione ma.."

Si gira dalla parte del suo comodino e accende l'interruttore.
La luce dell'abat-jour si riflette nei suoi occhi così da farli sembrare ancora più verdi e profondi.

"Mi stai ascoltando? A che pensi?" Chiede ridendo per la mia espressione.

Penso a quanto sei bello.

"Non penso a nulla" mento.
"Dicevo che siccome non resti, potremmo restare a chiacchierare un altro po', che ne dici?"
"Si, ok"

Mi sistemo meglio sul letto ma mi trovo ancora a guardare i suoi occhi e perdermici dentro.

"Ma chi è quella brilla qui? Io o tu?" Chiede lui guardandomi.
"Tu.." dico mettendo il broncio.
"Sembri ubriaca"
"Sei tu che non ci vedi bene e non sai quello che dici"
"Ah sì? Vediamo.."

In men che non si dica mi trovo a pancia in su con lui sopra di me che mi fa il solletico.

"Oddio Manu!" Urlo ridendo.
"Che c'è ragazzina?" Chiede lui continuando a farmi il solletico sulla pancia.
"Basta basta"

Mi alza leggermente la felpa e la maglietta e comincia a baciare quel filo di pancia che ha appena scoperto.

"Che fai?" Chiedo ansimando sotto di lui tenendomi ai suoi capelli.
"Oh piccola.."

Si alza fino a sfiorare il mio viso con il suo e mi lascia un bacio sul collo.
Leggero, delicato.

"Manu, Manu" lo chiamo io.

Smette di baciarmi e mi guarda sorridendo.

"Baciami, ti prego" mormoro.

Si avventa velocemente sulle mie labbra facendo mischiare i nostri sapori e scontrare le nostre lingue.
Lui in questo momento sa di tabacco, whisky e proibito.

"Mmh.." ansimo nella sua bocca sempre più rapita da lui e dalla situazione.
"Sei stupenda, sei sempre bella ma adesso.." dice staccandosi da me.
"Sei ubriaco" constato.
"È vero, si, ma gli ubriachi dicono sempre la verità"

Continuiamo a baciarci lentamente, senza fretta, mentre ci stuzzichiamo.
Sento la sua mano che mi sfiora i capelli oltre che la sua erezione premuta sulla pancia. Tutto questo mi spaventa ma allo stesso tempo mi eccita.

Gli vado incontro inarcando così la schiena verso di lui ma tocco per sbaglio ciò che non avrei mai dovuto toccare. Divento in men che non si dica paonazza mentre lui geme nella mia bocca.

"Cazzo Chiara.." mormora staccandosi da me.
"Ti prego" lo supplico senza un apparente motivo, anche se in realtà vorrei che mi toccasse.

Sembra leggermi nella mente.
Comincia a stringermi a se accarezzando la mia schiena senza mai andare oltre.

"In questo momento vorrei solo.."

Lascio la frase in sospeso sperando non capisca davvero cosa intendo anche se invano.

"Vorresti..? Continua la frase" dice sorridendo malizioso.
"Vorrei fare l'amore con te" dico sinceramente nascondendo il viso diventato più rosso che mai.

Scosta le mie mani dal mio viso e mi guarda sconcertato.

"Sei.. Sei sicura? Se non vuoi non fa niente" cerca di rassicurarmi.
"Certo"
"Chiara davvero, ne sei certa? È un passo importante"

Ne sono davvero certa?

Mi prenderò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora