Io cosa?

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Quattro mesi dopo
La prima gita dell'anno scolastico.
Tutto bene, certo, se non fosse che sono solo con una classe che neanche conosco.

"Mettetevi in fila, su"

Non mi ascoltano neanche per sbaglio.

"Porti digli qualcosa!"
"Stanno con te mica con me eh"
"Si ma è una tua classe"

Li mette in riga in men che non si dica e li fa fiatare.
Sono intimoriti da lui, lo si capisce dallo sguardo.

"Facciamo così, io mi prendo la tua classe e tu la mia"
"Ferrari mi devi la vita!"

Accetta senza grandi storie e finalmente arriva pure l'altra classe che stavamo aspettando.

"Alla buon ora" esordisce Porti.
"C'hanno avvertito adesso prof" dice Volturni.

Ovviamente l'altra classe è il 4AL.

"State con Ferrari"

Si avvicina a me e mi da l'elenco degli alunni che aderiscono.

"Non è un compito da rappresentante questo?" Chiedo.
"Chiara è su"
"E perché?"
"È stata mh.. bloccata, si"
"Da chi?"
"La vado a chiamare"

Si allontana dal mio campo visivo senza darmi una vera risposta e a me questo da fastidio, tanto fastidio.

Prendo il mio telefono e mando un messaggio a Daniela per avvisarla che probabilmente non tornerò a pranzo.
Non tornerò a casa da lei.

"Scusi il ritardo prof"

Alzo lo sguardo.
È tutta rossa per l'imbarazzo.

"Troppo semplice così Amato"
"Si ma.."

Non le do peso.

"Su andiamo"

Ci avviamo verso il pullman parcheggiato nel cortile della scuola pronti per andare a teatro.

"Facciamo l'appello e poi salite"

Così facciamo e dopo poco il pullman parte, lasciandosi alle spalle la scuola.

"Come va con la Parini?" Chiede Porti, distogliendomi dai pensieri.
"E tu che ne sai di noi?"
"Perché pensate che quando vi baciate in sala professori non vi veda nessuno?"
"Tutto bene, si"

Va tutto bene con lei e ne sono davvero felice. Si è riscoperta una donna veramente brillante e audace con una grande voglia di fare. Si è inoltre trasferita da me anche se solo due volte a settimana ma sta bene ad entrambi.

"Quando le nozze?"
"Mai"

Il telefono squilla, salvandomi dalle sue domande invadenti.
È lei.

"Amore dimmi"
"Sicuro che non torni oggi?"
"Sicurissimo"
"Io me ne ritorno a casa mia allora"
"Ma perché! Dai resta"
"Ho bisogno dei miei spazi, lo sai"

Riattacca velocemente senza salutare. Questa storia che ha bisogno dei dei suoi spazi non mi convince e non l'ha mai fatto a dire il vero.

"Siete una bella coppia comunque"
"Grazie"

Arriviamo a destinazione e scendiamo dal pullman.

"Bene, ora comportatevi decentemente e seguite soprattutto!" Li ammonisco subito.

Entriamo nella sala del teatro e ci sediamo.

"Giuseppe, scala!" Dicono alcuni alunni.
"Ma come faccio?"
"Scala verso destra"

L'alunno fa come dicono facendo spostare metà fila.
Così facendo ho Chiara davanti.

"È rotta questa sedia!" -Borbotta lei- "e sono finiti anche i posti"

Si gira verso destra e verso sinistra in cerca di qualche posto libero ma non ci sono.

"Prof dove mi metto?" Chiede girandosi.

Sposto la mia roba dalla poltrona alla mia destra liberando il posto.
"Si metta qui su"

Così fa ma si vede che non le sta bene.

"Si ma non sbuffi!"
"Prof tutto bene? Oggi è così.."
"Pesante? Sono pesante?"
"Non volevo dire questo a dir la verità ma se mi permette lo è davvero"

Fortunatamente lo spettacolo inizia evitandomi di risponderle. Da quando ho scoperto alcune cose sul suo conto non riesco a sopportarla a pieno.
Ho capito che è un'altra persona da quello che da a vedere.

La prima parte finisce dopo si e no un'ora e più di metà classe va o al bagno o al bar.

"Posso passare?"
"Devo parlarti"
"Mi fa paura quando mi da del tu"
"Fai bene ad averla"

Ci spostiamo nel corridoio che da  verso l'uscita del teatro e cerco di imbastire un discorso.

"Senza troppi giri di parole, perché vai a dire in giro che sono uno stronzo che ti tratta male in classe?"
"Io cosa?"
"No dimmi, secondo te ti tratto male in classe da quando sto con Daniela?"
"Assolutamente no ma che.."
"Dai non fare la finta tonta adesso. Proprio nel periodo in cui mi sono rifatto una vita hai messo in giro queste voci, strano no?"

La sua espressione è indecifrabile ma non è la faccia di una persona colpevole, forse più di una che cade dalle nuvole.

"Punto uno: chi ti ha detto questa marea di cazzate. Punto due: per te io vado a dire in giro che mi tratti male senza motivo? Poi se fosse successo davvero di sicuro non lo avrei detto in giro ma avrei chiesto spiegazioni direttamente a te"

Il suo discorso fila ma non mi convince a pieno.

"Se sei gelosa di Daniela non è un problema mio"
"Gelosa di chi? Abbiamo avuto il nostro tempo ma ora è passato"
"Allora perché dici queste cose in giro? Ne va di mezzo la mia professionalità"
"Te lo richiedo di nuovo. Chi ti ha detto queste cose?"
"Non è importante"
"Si che lo è!"

Daniela mi ha detto tutto poco tempo fa. Mi ha detto che Chiara la guarda male da quando sto con lei e che le risponde male. Mi ha detto anche che mette in giro queste voci su di me.
Spero comunque non abbia capito nulla del mio passato con lei.

"Ragazzina smettila sennò.."
"Sennò mi sospendi? Beh fallo!"

La odio così tanto che in questo preciso istante la bacerei.
Si, la bacerei tutta.
Soprattutto la ruga che le si forma in mezzo alla fronte quando è arrabbiata.

"Sai, non ti ho mai detto una cosa. Ti ricordi quel giorno che eri sporco di rossetto e che io ho pianto? Quel giorno è arrivata la tua fidanzata in classe e mi ha chiesto cosa fosse accaduto. Le ho trovato un po' di scuse ma lei ha subito capito fosse per un uomo. Forse ha visto che ogni tanto non sto bene quando vi vedo insieme o che ho sempre gli occhi lucidi passata la tua ora, avrà capito che avrò preso una cotta per te"
"Anche se fosse?"
"Credo abbia paura tu possa lasciarla"

Detto questo se ne va via lasciandomi solo con i miei pensieri.

Mi prenderò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora