La chiamata

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Emanuele POV :
Le ho appena detto che chiameremo Lara e ho visto che non l'ha presa proprio bene.

È diventata tutta rossa e si vede che è preoccupata.
Non vedo l'ora di vedere la sua faccia quando scoprirà che è una bambina di tre anni.

"Ok adesso la chiamo e poi te la passo"
"Tanto non sa chi sono"
"Oh si che lo sa"
"Oddio che figuraccia" dice mentre si porta le mani sulle guance per coprirle.

Prendo il telefono e chiamo Francesco sapendo che oggi è il suo giorno libero sicuro che deve stare con Lara in mattinata.

"Pronto?" Risponde dopo tre squilli.
"Ciao, c'è Lara lì con te?"
"Si ma tu non sei a lavoro? E poi perché mi chiami solo per mia figlia? Sto cominciando ad insospettirmi"
"Solo perché le dico spesso che la amo, che esagerazione!"

Mi sta guardando sconcertata.

"Appunto! Non ti darò la mia benedizione per sposarla"
"Dai smettila e passemela"
"Lara c'è zio a telefono.. Ponto?"
"Ciao tesoro!"
"Tsioooo"
"Volevo farti parlare con una persona"
"Chi? Tsia?"
"Forse. Vuoi parlarle?"
"Sii tsiooo"
"Allora te la passo"

È da cinque minuti che mi mima "No la prego" con tanto di mani congiunte.

"Dai non essere timida"
"No prof, la pregoo"

Decido quindi di mettere il vivavoce visto che non c'è nessuno.

"Pronto?" Dice timorosa lei.
"Ciao Tsiaaa"
"Zia? Chi parla?"
"Ciao io sono Lara e ho un.. due ni"
"Due anni?!" quasi urla.

La sua faccia è la fine del mondo!
"No in realtà quasi 4, credo che soffra della sindrome di Peter Pan" dice Francesco.
"Ha preso dal padre" bisbiglio a Chiara che è ancora a bocca aperta.

"Demente ti ho sentito"
"Menomale!"
"Io comunque non capisco" dice Chiara.
"Piacere Francesco"
"Chiara"
"Lara non saltare! È felice di averti conosciuta"
"Ma.."
"Tsia io t'amo" urla Lara ridendo.
"Oh wow" dice Chiara ridendo a sua volta.
"Va bene noi andiamo" dico.
"Perché non venite stasera a cena da noi? Giulia sarebbe felice di conoscerti Chiara"
"Io veramente.."
"No oggi no, ciao amore e ciao anche a te Fra" dico intromettendomi.
"Che guastafeste che sei! È stato un piacere, ciao"
"Ciao"

Attacco la chiamata e scoppio a ridere.

"Perché ride?"
"Perché pensavi che fossi fidanzato"
"Io? NO!"
"La tua faccia dice altro"
"Cos'ha la mia faccia?"
"Sei tutta rossa"
"Ancora non capisco perché mi ha fatto parlare con lei"
"Perché.. perché cambiavi umore ogni volta che la nominavo, ecco l'ho detto"
"Ma non è vero!" Sbotta irritata.
"Mmm.. sarà"

Mi guarda male e infine come una serpe confessa:

"Si è preso troppa confidenza"
"Prego?" Chiedo stupito io.
"Ha capito benissimo"
"Parlo così con tutti"
"E porta tutti anche a prendere il gelato?"
"Perché no"
"Si come no"
"Tu invece baci tutti i tuoi professori?"
"COSA? Sta scherzando vero?"
"Assolutamente"
"Sapevo che la prima impressione era quella giusta su di lei!"
"Cioè?"
"Che è una persona meschina e subdola"
"Ma com.."

Sbatte la porta e va via.
Questa te la faccio pagare.

Mi prenderò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora