La tempesta

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Chiara POV:
Questo week-end con Manu è stato magnifico.
Dormire con lui mi ha fatto sentire protetta, amata.

"Dai che è tardi!" Mi richiama Eva.
"Lo so, lo so"

Entriamo in classe con qualche minuto di ritardo ma poco importa.

"Signorine.." -ci chiama Emanuele- "è tardi!"
"Scusi" mormora Eva.

Le ore passano veloci fra qualche sguardo e qualche interrogazione. Scendo giù nell'altrio con le mie amiche per godermi la ricreazione. 

"Passiamo di qui"

Prendiamo la scala che passa davanti all'aula professori e dall'esterno si scorgono due sagome che si baciano.

"Ci danno dentro lì eh" esorcizza Lu.
"Già" conferma Siria.

Ci allontaniamo da lì ma ci fermiamo poco dopo perché Lucrezia comincia a parlare con un ragazzo.

"So quello che ho visto! Perché dovrebbe interessarti di lei poi?" Urla una voce femminile.
"Ti importa così tanto? Ah no aspetta ti importa di replicare quella serata" ribatte una voce maschile visibilmente divertita.

Il rumore della porta che sbatte ci fa girare e quello che vedo non mi fa per niente piacere.

Emanuele seguito dalla Parini esce sbattendo alla porta.
Erano loro che si baciavano.

"Amato.." mormora appena mi vede. È sorpreso ma cambia improvvisamente umore e mi urla contro.

"In classe, ora!"
"È ricreazione" rispondo stizzita.
"O-R-A"

Le mie amiche lo guardano male al contrario mio che ubbidisco e torno in classe seguita da lui.

"Beh?" Mi chiede.
"Beh che? Cosa? Dovrei dirlo io beh visto che TU stavi baciando la Parini"
"C-come lo sai?"
"Ti ho visto cazzo! Sei così stupido?"

Me ne vado via sbuffando.
Perché dice di amarmi se poi si comporta così?

L'unica cosa positiva è che adesso non abbiamo arte ma di tornare in classe non ne ho voglia lo stesso.
Solo al pensiero di trovarlo ad aspettarmi mi da sui nervi.

Vado al bar e ci resto per circa dieci minuti anche perché non voglio un'altra nota.

"Buongiorno.."
"Oh Amato! Ma dove ti eri cacciata?" Dice la prof di spagnolo.
"Non mi sento molto bene, posso tornare al bar?"
"Va bene ma.."
"Grazie"

Prendo un libro qualsiasi dallo zaino ed esco dalla classe sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti.

Raggiunto il bar mi siedo ad uno dei tavolini vicino alle macchinette ed inizio a leggere ignorando chi mi passa vicino.

"Chiara!"

O MIO DIO BASTA!

Alzo lo sguardo e vedo Alessandro che mi sta vendendo in contro.

"Ale.."
"Che ci fai qui sola soletta?"
"Non sto bene"
"Mi dispiac.."
"AMATO!" Urla qualcuno interrompendo Ale.

Oh no! Nononono!

Emanuele si sta avvicinando a noi visibilmente arrabbiato.
Dovrei esserlo io al posto suo.

"In aula professori, ORA!"
"LA SMETTA!"

La campanella suona proprio nel momento giusto ed io torno in classe, o almeno ci provo..

Mi prenderò cura di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora