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Draco era rimasto tutta la notte nel suo ufficio, quando gli arrivò il gufo di Zabini non voleva crederci, non solo lo avevano preso per mangiamorte volevano il suo aiuto...assurdo, semplicemente assurdo.
Non poteva andare, al ministero...dagli Auror...da San Potter...da Lei. Già, aveva passato la notte a pensare a lei, non era di certo pentito di quello che le aveva detto, ma sentiva che doveva fare qualcosa.
Entrare al Ministero ogni volta era un miscuglio di ricordi, ricordi che preferiva dimenticare, i processi di suo padre, il suo... pensò immediatamente a Narcissa, per lei quei processi le hanno cambiato la vita, la ricordava sua madre durante la guerra, ma dopo quei processi non era più la stessa, soffriva per Lucius, da quando era stato deportato ad Azkaban non trovava più sonno tranquillo, lei continuava ad amarlo nonostante tutto, forse era questo l'amore...che lui non aveva mai conosciuto. Immerso nei suoi pensieri arrivò al piano degli Auror, esitò prima di spingere la maniglia, ma qualcuno lo anticipò.
-È un miraggio o sto sognando?-
-Mi devi un grosso favore tu-
-Certamente Sisi, la porta è la seconda a destra, io sono con te- finì Zabini gesticolando con la mano, per far cenno di seguirlo.
-Grangeeeerrrrrr, indovina chi ti ho portato, ci sono riuscito mi devi dieci galeo...-  Zabini di interuppe c'erano Ron ed Hermione abbastanza vicini da far capire quel che era successo qualche minuto prima.
- Si Zabini, eh Dra...mal...Malfoy- farfugliò Hermione con la camicetta semi sbottonata.
- Non c'è niente di più bello dell'attività fisica di prima mattina- disse fingendo un respiro Draco.
- Si ecco, dovremmo cominciare- si affrettò di dire Blaise.
-Certo, io vado non è il caso che...- disse Ron.
-Weasley- finì il biondo per poi guardare Hermione che ancora era rossa per la vergogna.
- Si ok, cominciamo ehm...allora...questi sono la serie di cifre che la nostra vittima aveva versato in alcune banche, ma non sappiamo come rintracciare il denaro- spiegò lapidaria Hermione.
-Bene, fatemi fare qualche chiamata e questa sera vi farò sapere, ovviamente verrete voi, in questo posto non metterò più piede- finì Draco mentre con il dito toccata una mensola e nel suo volto si dipinse il disgusto più totale.
-Grazie Draco, ti sarò debitore- disse Blaise.
- Non sai quanto- disse Draco aprendo la porta -Granger...Zabini a sta sera- finì per poi chiudere la porta.
- Granger...Hermione...- disse Blaise facendo sventolare le mani.
- Si, ehm si, Zab...Blaise...Si a sta sera-
-Visto che ti devo più confusa di Cornelius Caramel ai tempi di voldemort...ti consiglio di non perdere tempo in cose futili, fai veloce che sta sera si cena fuori- finì Blaise per poi rinchiudere la porta.

Quando Hermione aprì la porta di casa, si trovò davanti Zabini, con un semplice jeans e una maglietta bianca...Era semplicemente stupendo.
- Ma guarda che bellezza- disse il ragazzo non appena si girò.
-Potrei dire altrimenti-
Quando si smaterializzarono erano davanti alla banca.
- Granger toglimi una curiosità...Ma oggi...tu...e Ron...Non è che- cercò di farfugliare Blaise.
-Noi...beh no...Non era quello che pensi...c'è era ovvio che sembrasse quello ma no, mi hai capito?- domandò Hermione.
-Come dici tu- finì il ragazzo appena arrivati davanti alla porta della banca. Ovviamente era deserta, e quando aprirono la porta...- Ma io dico...le camere da letto non vanno più di moda?- Zabini pensò che veramente lo stessero facendo apposta.
Ovviamente sulla scrivania c'erano Draco e la segretaria Rachel. Che alla vista uscì subito dalla stanza senza proferire parola.
-Vi aspettavo tra un pò- disse semplicemente il biondo senza guardare Hermione neanche con la cosa dell'occhio.
-Comunque, anche se non mi volete dire il nome del tizio- cominciò Draco.
-È confidenziale- disse lapidaria Hermione.
-Lo so Granger, ma sono riuscito a trovare quelle banche, Svizzera per la precisione, visto che mi sono impegnato Blaise- finì Draco.
-Certamente- e finì in una risata.
-Noi dovremmo andare- si intromise Hermione.
- Se vi serve qualcosa, Blaise...Mezzosangue- finì per buttarsi sulla sedia d'ufficio -ovviamente mi siete debitori per ciò che ho fatto-
- Il salvatore del mondo magico-rispose Hermione.
-Questo titolo meglio lasciarlo a San Potter non credi So-tutto-io?- domandò lapidario.
-Stupido Furet...- ma Hermione fu trascinata fuori da Blaise.
Appena fuori dalla porta.
- Come cazzo fai a sopportarlo-
-Modera il linguaggio signorina Granger, e poi noi serpeverde siamo così- rispose Blaise.
-Tu non sei così, lui è Malfoy ed è stronzo, la cosa che era un serpeverde forse ha aggravato leggermente-

 I'm with you, don't worry  •Dramione•Where stories live. Discover now