XI

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Draco fu il primo a svegliarsi e vedendosi davanti quella ragazza con tutta quella massa informe di capelli a coprirle il viso, non aveva certo voglia di alzarsi...ma era necessario, non poteva stare un altro secondo accanto a lei...proprio non poteva, e poi non vedeva l'ora di andare a vedere in che modo avrebbe trovato la sua stanza dopo la notte a luci rosse, così scostò leggermente il piumone e sfilò via dal letto senza pensare che dopo la sbornia...girava leggermente la testa, infatti nel fare piano e lentamente...urtò il comodino e con esso la lampada, che per dirla in breve si frantumò provocando un rumore assordante, che ovviamente...
-NON TI MUOVERE- urló....troppo tardi, così insieme alla lampada anche l'accortezza di non svegliare la Granger si era leggermente frantumata in mille pezzi.
-Mhm...è stato un terremoto....terremoto locale-
-Perché non vuoi ammettere i tuoi errori- disse lei mentre si alzava dal letto, con la scollatura della vestaglia leggermente spostata verso sinistra.
Draco, dal canto suo...beh...- Si...Si va bene...eh...ehm...faccio io-
-No grazie, hai già fatto abbastanza danno, puoi tornare nella stanza a luci rosse- disse lei.

Appena Malfoy uscì dalla stanza, Hermione fu attraversata...da una qualche forma di liberazione e nostalgia insieme, così per non pensarci decise di togliere senza magia i cocci della lampada.
Anche Draco, appena all'uscio della porta ebbe le stesse sensazioni...Così busso alla porta della sua camera poichè Zabini aveva le chiavi, ma nessuna risposta, dopo almeno cinque volte decise di arrendersi...e...chiedere aiuto all'unica persona che conosceva in quel luogo.
-Oh sei tu, devi rompere altro? Oltre che rompere le p-
-No ma ho afferrato il concetto, dovrei farmi solo una doccia, la mia camera è occupata da elfi domestici-
-Non parlare mal...-
-Si Granger, gentilissima per l'ospitalità- e cosí spostò leggermente la ragazza all'uscio della porta ed entrò.

Quando Draco finí ed uscì dalla porta del bagno...Si ritrovò davanti Hermione in intimo? con una faccia mista di disgusto, la vergogna e l'ardemomio dipinto in viso
-Che c'è hai visto un thestral?-
- No,ma...ecc-
-Buongiorn...- si spalancò la porta della camera...
-Cazzo- fu l'unica cosa che disse Draco, oltre al pensare che la Granger in intimo toglieva il fiato
-NON È COME PENSI PANSY- urlarono all'unisono.
-Si certo, e io sono la nipote di Albus Silente, Malfoy fuori-

Così Draco su buttato fuori nel corridoio in accappatoio, in accappatoio? Cazzo.
Bussó almeno una decina di volte alla porta della camera
-Cazzo Blaise aprì prima che ti crucio,- gridò e una coppia si affacciò dalla finestra
-Buongiorno signori, bella giornata vero?-  continuó...babbani...Ma in che situazione era?
Quando Blaise aprì la porta, ricevere un pugno era solamente un miracolo.
-Draco perché eri in accappatoio?-
-Perché mi sono fatta tua sorella-
-Quale delle tante-

Erano ormai le 10 di mattina quando tutti e quattro si ritrovarono davanti all'albergo.
-Forza siamo in ritardo, conviene dividerci- propose Blaise.
-Si, sembra la cosa più ovvia, pansy e io andiamo nella seconda banca, voi nell'altra. Così domani vedremo le altre due e potremmo tornare a casa-
- No, io e pansy andremo nella seconda- disse Draco.
- No, io e pansy andremo nella seconda, tu vai con la Granger- disse Blaise.
-Perché?- domandarono all'unisono
-perché...la seconda banca è gestita da cinesi, e pansy sa parlare in cinese-
-so parlare il cinese?- disse Pansy
-CERTAMENTE- finì Blaise
-Certo, io parlo il serpentese, andate a fottervi tutte e due- disse Draco

 I'm with you, don't worry  •Dramione•Where stories live. Discover now