IV

48 3 0
                                    

Diangon Alley era deserta, la pioggia scendeva a dirotto perciò Hermione si bagnò leggermente. Quando entrò nella banca, sempre in funzione, un piccolo folletto disse alla ragazza.
- Ti conviene asciugarti se ti serve qualcosa-
-Certamente- rispose in modo quasi provocatorio, dopo aver fatto l'incantesimo si diresse verso il bancone.
-Salve, so che è un orario scomodo, sono Hermione Granger e lavoro per il dipartimento Auror- disse tutto d'un fiato.
-Per il ministero questo e altro...e la mia risposta è NO, buona serata- finì secco il folletto. Così Hermione girò i tacchi e senza proferire parole ma imprecando mentalmente andò via, doveva capire quei documenti subito, non si poteva perdere tempo, così le venne l'idea più stupida della sua vita, andare da Malfoy, era una cazzata ma una cazzata necessaria.
Mentre pensava sul da farsi, un Draco abbastanza incasinato sbatteva pugni sul muro poichè la sua segretaria era andava via per motivi a lui sconosciuti, non perchè si era affezionato, ma era il suo gioco quando faceva tardi in ufficio oppure le voci dal ministero perché la gente  credeva davvero che lui fosse ancora un mangiamorte.
Quando bussarono alla porta.
-Rachel se ci hai ripensato ora puoi and...-
-Ehm...non sono Rachel, scusa- disse Hermione con voce bassa.
- Granger sei venuta per arrestarmi?- disse sarcasticamente il biondo.
-No perchè dovrei ? -
- Non fare la bambina innocente con me, quelle cose su di me non mi toccano più sappilo- sputò lui.
-Blaise te lo ha detto, Ronald non voleva, la guerra gli ha portato via tante cose, un fratello- disse la ragazza.
-Tutti abbiamo perso nella guerra, non è una scusante, voi rimarrete sempre così, mentre persone come me cercano di cambiare, sempre con una patina nera sugli occhi, o bianco o nero, ma per voi noi rimaniamo sempre MANGIAMORTE, noi siamo i "cattivi della situazione" ma ricorda Granger i cattivi per diventare così sono stati accusati dai buoni, e voi siete di certo migliori- sputò il biondo.
-Malfoy...io, scusa non dovevo venire- finì la ragazza per poi rinchiudere la porta.
Draco si ritrovò davanti alla porta inerme, aveva esagerato ma era necessario, doveva sfogarsi in qualche modo anche se non era il modo giusto. 
Hermione uscì dal palazzo in lacrime, era stato uno sbaglio, loro con cambiano mai, loro saranno sempre così, aveva bisogno di qualcosa o di qualcuno.
-Disturbo?- disse la ragazza davanti all'uscio della casa.
-Herm tu non disturbi mai, sbrigati ad entrare e riscaldati sei tutta bagnata- rispose il rosso.
Hermione e Ron dopo l'accaduto nella camera dei segreti decisero e capirono che l'amicizia non può essere scambiata per amore, ed Hermione trovava sempre casa quando si sentiva sola.
-Grazie, scusa l'orario, sono stata in ufficio fino ad ora-
-Figurati, hai scoperto qualcosa ? - domandò il rosso.
-Ci sono stati degli spostamenti di denaro, in alcune banche ignote, sono stata alla Gringott ma mi hanno letteralmente buttata fuori e...poi sono venuta qui, solo questo-
-Domani mattina ci pensiamo va bene, vu..vuoi dormire qui? - domandò il rosso.
-Se non disturbo- e così Ron l'abbracciò e si addormentarono sul divano.
La mattina seguente i due arrivarono con qualche minuto in ritardo rispetto all'orario.
-Oggi notte infuocata- disse Blaise.
-Buongiorno anche a te ZABINI- rispose la ragazza.
-Ragazzi il capo ci aspetta nella sala riunioni- annunciò Seamus.
-Ragazzi, novità sul caso?- domandò Harry
-Si, ecco ho rintracciato del denaro che Tortris aveva trasferito in altre banca a noi ignote, potrebbe essere una pista- disse Hermione.
-Ottimo lavoro Hermione, ora non ci resta che capire di quali banche si tratti- finì Harry.
-Anche se non mi interesso più del caso, sapete che Draco possiede una banca e  potremme aiutarci se si sentirà apprezzato- propose Zabini.
-Non credo che sia...- stava per completare Hermione.
-Ottima idea Blaise - rispose Harry.

 I'm with you, don't worry  •Dramione•Where stories live. Discover now