Capitolo 15: Eri solo un'illusione

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Mi sento distrutta, come se mi avessero ridotto in mille, minuscoli pezzettini impossibili da rincollare. Come ha potuto il mio miglior amico mentirmi? E Cameron, magari non lo conosco affatto e faceva tutto parte del suo contorto giochetto, magari ha continuato a dirmi bugie per tutto questo tempo e la persona che credevo di conoscere non esiste. Sono veramente delusa, non mi aspettavo minimamente che le persone che amavo e di cui mi fidavo completamente, avessero potuto  tradirmi in questo modo ed aspettarsi che io sia rimasta lì a perdonarli come se non fosse successo nulla...non posso farlo.

 Mi tremano le mani, cosa che mi succede abitualmente quando sono molto nervosa, ma questa volta è diverso, mi sento sopraffatta da tutte le emozioni negative, io...so che soffrire mi rende debole ed anche amare, ma sono disposta a correre il rischio di diventare ancora più fragile pur di essere innamorata e sentirmi realmente viva e provare dei sentimenti, cosa che non potevo fare in passato.

Sento le lacrime scendere brutalmente lungo il mio viso mentre il mio respiro affannoso quasi mi soffoca, la mia anima si sta lacerando lentamente, piano, piano. Mi fidavo di loro, avrei potuto mettere la mia vita tra le loro mani, ma evidentemente mi sbagliavo, come sempre d'altronde...perché tutti tendono sempre a deludermi? Forse, sbaglio io a fidarmi sempre?

Nella testa risuonano le loro voci, soprattutto quella di Cameron, non so spiegarlo ma è come se da quando ha messo piede nella mia vita mi ha colmato un vuoto. Come poteva essere falso quel suo bellissimo sorriso perfetto?! E quegli occhi che reputavo sinceri...

Continuo a piangere, stringendo con forza il cuscino ed affondandoci il viso sopra, comincio a singhiozzare lentamente, mentre sento il mio battito cardiaco a mille, tutto il resto del mondo è attutito.

<<Oh mio Dio! Cos'è successo?!>> domanda Alice correndomi in contro ed abbracciandomi forte, mentre le lacrime continuavano a rigarmi il viso.

<<Cameron...mi ha mentito per tutto questo tempo.>> dico tra un singhiozzo e l'altro.

<<Mi dispiace così tanto, cucciola.>> dice stringendomi forte a sé.

Il calore umano è essenziale in questi casi, mi fa sentire a casa nonostante mi trovi di nuovo in ospedale, mi dà senso di sicurezza e protezione.

<<Io...mi fidavo di lui, come ha potuto farmi questo?>> dico staccandomi da lei e mettendo le mani sui capelli esasperata.

<<A volte le persone fanno cose stupide...che purtroppo ci fanno soffrire.>> dice dolcemente.

<<Già...>> dico mentre mi siedo sul letto con le gambe incrociate. Asciugo i miei occhi verdi, gonfi e stanchi con la manica della felpa e poi lego i capelli in uno chignon disordinato.

<<Sai...non mi piace farmi vedere vulnerabile dalle persone. Forse perché cerco sempre di farmi vedere dura e tenace, mi impegno per non piangere mai, anche se in quest'ultimo periodo è stato difficile. Io per i miei genitori sono stata la piccola guerriera che ha combattuto le sue battaglie con il sorriso stampato sul volto...cerco solo di non deludere nessuno, soprattutto me stessa.>> aggiungo.

<<Lo capisco piccola, ma pensa che, ne hai passate tante eppure ne sei uscita sempre a testa alta. Vorrei essere forte come te...>> dice cautamente, sedendosi di fianco a me e stringendomi la mano.

<<Davvero?>> domando con un piccolo sorriso.

<<Si, davvero.>> dice seria.

<<Grazie Alice, per tutto.>> dico dolcemente.

<<Non devi ringraziarmi, quando vuoi, ci sono.>> dice sorridendo.

Io ricambio il sorriso, poi prendendo il cellulare ed aggiungo <<Sai, credo che chiamerò Alyna per farla passare qui.>>

Un amore sotto le stelle Where stories live. Discover now