Iniziando da me...(prologo)

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Prologo

 Vivo in un mondo cruento e crudele proprio come il vostro, sono fragile anche se non voglio ammetterlo, un po' matta, alle volte ribelle, sono proprio come voi, ho solo delle piccole differenze...

La prima, è anche la mia preferita, ovvero che sono una sognatrice, mi perdo molto spesso nell'immaginazione, nel sognare ad occhi aperti, osservando un tramonto colorato, delle luminose stelle o semplicemente così, all'improvviso, in un battito di ciglia riapro gli occhi ed ho la testa totalmente da un'altra parte. Succede da quando sono piccola e mi ha sempre fatta sentire non appartenente a questo mondo, così, da bambina a mia madre dicevo di venire da Saturno e che mi avevano portata qui per farmi crescere dai miei genitori, che immaginazione eh...

Tornando a noi, in sedici lunghi anni della mia vita mi sono sempre sentita diversa o addirittura speciale, ma un giorno, tutto è cambiato enormemente, capovolgendo la mia vita di colpo e rendendola più luminosa.

Nel 2017 ho conosciuto una persona davvero magnifica, si chiamava Bryan ed era poco più grande di me, solamente di due anni. Beh...che dire, lui non mi considerava affatto un disastro. È stato la prima persona per il quale io ho provato veramente dei sentimenti reali e con il quale sono voluta andare fuori da una semplice amicizia. Sembra scontato dirlo, ma era proprio così, Bryan mi completava, come se io ero la Terra e lui era il mio Sole.

Ma come sapete, tutte le cose belle hanno una fine, e nel nostro caso è avvenuta troppo in fretta.

Bryan cominciò a sentirsi male. Inizialmente credevamo influenza ma, la situazione si era prolungata. Una mattina vomitó e svenne in classe. Ovviamente l'insegnante preoccupata chiamò immediatamente l'ambulanza e la madre. Io come sentii la notizia, firmai il permesso, uscii prima da scuola e lo raggiunsi in ospedale.

Come misi piede lì dentro, mi sentivo soffocare, le mani mi tremavano tremendamente e vedevo tutto un po' sfocato, come se stessi sott'acqua, speravo che fosse un brutto incubo e volevo tanto che mi fossi svegliata come ogni mattina per andare a scuola, ma non era così. Mi fecero entrare nella sua stanza, i suoi genitori erano disperati almeno quanto me o anche di più, sua madre era sul punto di crollare in un pianto profondo e sinceramente anche io.

<<Salve, ho fatto prima che ho potuto. Come sta?>> dissi con la voce spezzata.

<<Non sappiamo come stia. Ti dispiace se andiamo a cercare un dottore e tu rimani qui ne caso di svegli?>> disse la madre addolorata.

<<Nessun problema.>> dissi poggiando lo zaino sul pavimento e sedendomi sulla poltrona di fianco a lui e prendendogli la mano, era ancora calda, con quel tocco trovai un po' di sicurezza, mi scese una lacrima amara e continuai a guardarlo dormire.

D'un tratto i suoi occhi si aprirono e mi sorrise e disse <<Ciao, non ti ho vista arrivare.>>

Asciugai le lacrime con mano e dissi <<Sono qui da poco. Come ti senti?>>

<<Meglio.>> disse deciso, poi mi vide preoccupata e in procinto di piangere ancora, così mi accarezzò il viso e poi aggiunse <<Ehi, sta tranquilla.>>

<<È solo che...>> iniziai, ma poi le lacrime scesero rapide.

<<Hailey, sto bene e ti amo, okay?>>disse prendendomi la mano, purtroppo non poteva alzarsi per via della flebo.

<<Si, okay>> dissi riprendendomi un po'.

 Dopo i vari accertamenti annunciarono la diagnosi...aveva il cancro, in quel momento mi è letteralmente crollato il mondo addosso. E piangevo ogni giorno anche se lui mi ripeteva che, dopo la chemio si sarebbe rimesso e che sarebbe andato tutto bene. Ma, il tumore era ad uno stadio avanzato ed era accanto alla corteccia celebrale, per cui inoperabile. Ma io continuavo sempre a sperare in qualche miracolo...che non è mai avvenuto... purtroppo la vita non va come ce la programmiamo...così il 15 dicembre 2017, lui ci ha lasciati...per sempre.

I giorni e i mesi passavano e io stavo sempre peggio, fino a quando, ho dovuto prendere degli antidepressivi. Successivamente, andando dallo psicanalista mi è stata diagnosticata un disturbo , chiamato "philofobia"; e qui arriviamo alla mia seconda differenza.
Lì per lì ho pensato "ecco, una patologia sconosciuta per una ragazza alla quale hanno già strappato il cuore e ridotto in frantumi...perfetto direi."
Per chi non conoscesse la philophobia, è una "malattia" che consiste nella paura di innamorarsi. Non è nulla di grave, ma risente abbastanza nella mia vita da adolescente. Per farvi comprendere la mia situazione, immaginate che domani vi svegliereste e non potreste più avere delle semplici "cotte" o innamorameti e, cospargete il tutto con l'angoscia che vi invade se tutto ciò accade. L'avete immaginato? Si? Bene, ecco la mia situazione.
Questa diagnosi è dovuta dal trauma dovuto a Bryan ed ora semplicemente l'idea di rinnamorami mi fa venire ansia, agitazione e attacchi di panico.

Adesso , è passato un anno e mezzo, e finalmente sto ricominciato ad essere me stessa, e a riprendere in mano le redini della mia vita. Ora sto abbastanza bene, a breve sono anche stata da uno psicanalista e, mi ha detto che tutto questo passerà da solo e dovrebbe essere solo una situazione momentanea.
Inutile dire che, non ho dimenticato Bryan, anche perché avrà sempre un posto speciale nella mia vita,
d'altronde ... il suo nome, oltre ad essere tatuato sulla mia pelle sarà per sempre inciso nel mio cuore...

To be continued...

ANGOLO AUTRICE

Ehi, spero che prologo di questa storia vi sia piaciuto❤❤❤. Ho cercato di fare qualcosa di diverso dalla solita storia in cui la brava ragazza si innamora del bad boy, quindi ho pensato alla philophobia, che mi ha incuriosito fin da subito...

Andremo avanti con la storia di Hailey e spero di trasmettervi qualche emozione con la scrittura...grazie dell'ascolto. Mi raccomando di supportare la storia con delle stelline o dei commenti.

Mi scuso per i vari errori connessi, ma alla fine del libro, tutto verrà accuratamente revisionato.
Love you angles❤❤

Un amore sotto le stelle Where stories live. Discover now