Capitolo 12: Non voglio dimenticarlo...

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Le ore ed i minuti passano ininterrottamente ed io resto seduta su questo candido letto d'ospedale a pensare, riflettere, mentre la flebo scorre nelle mie vene, sperando che il paracetamolo faccia effetto il prima possibile. La mia mente sembra un completo caos, avete presente quando nella vostra vita avete necessità di qualcosa? Beh...io un ho bisogno assoluto di Nick, Alyna e la mia famiglia, ma soprattutto voglio una dose doppia di Cameron, sì loro sono i miei farmici per la felicità, sono molto forti sapete e se sbagliate la dose provocano dispiaceri e ferite al cuore, invisibili all'occhio ma visibili all'anima.

  Nick pochi minuti fa mi ha mandato un messaggio, dicendo che aveva superato il test e che appena tornava da scuola veniva subito da me, meraviglioso insomma. Mentre Alyna mi ha detto di aver conosciuto un ragazzo ieri e che me ne doveva parlare assolutamente, eh sì questione di vita o di morte per un adolescente.

<< Allora come sta la mia paziente preferita?>> dice l'infermiera entrando in stanza.

<<Beh...meglio, almeno credo.>> dico sorridendo.

<<I tuoi amici?>> domanda guardandosi intorno.

<<Alyna è a casa e Nick a scuola.>> rispondo.

<<E ti hanno lasciata qui tutta sola?>> dice facendo il broncio.

<<Non fare quella faccia, sto bene Alice.>> dico ridendo.

<<Se lo dici tu.>> dice prendendo una sedia e accostandola accanto al mio letto.

<<Che fai?>> chiedo perplessa.

<<Ti faccio compagnia.>> dice sedendosi.

<<Perché? Non puoi perdere tempo con me. >> dico.

<<Beh...perché mi va e poi a quest'ora ho la pausa.>> dice decisa.

<<Sei fantastica .>> dico sorridendo.

<<Lo so.>> dice fiera di sé.

Alice è una donna che a primo impatto avevo considerato fredda e distaccata, ma poi con il passare delle ore è diventata dolce, apprensiva e divertente, pensate che si fa chiamare per nome solo da me, mi sento onorata! Viene a controllarmi ogni ora e di nascosto mi porta anche il budino al cioccolato, la adoro!

<<Allora piccola, cos'è che ti turba?>> dice guardandomi dritta negli occhi.

<<Non lo so e che...mi manca qualcosa...>> dico guardando fuori dalla finestra.

<<Ah sì, qualcosa o qualcuno?>> dice sorridendo.

"Cavolo come mi capisce" penso.

<<Beh...qualcuno.>> dico sconfitta e poi aggiungo <<È solo che non si fa vedere da un po'.>>

<<Avete litigato?>> chiede interessata.

<<No, ma abbiamo avuto un dibattito, perché...voleva che gli dessi una possibilità per essere più che amici.>> dico malinconica.

<<E tu non provi nulla per lui?>> chiede dolcemente.

<<Lui mi piace, ma io sono philophobica, sarebbe come cominciare tutto da capo e poi...io amo Nick.>> dico.

<<Capisco, ma credo che lui non sia pronto ancora per parlare con te...dagli tempo piccola, è ferito.>> dice accarezzandomi la spalla.

<<Si, ma mi manca terribilmente, ho nostalgia del suo sorriso, del suo quadernino, del suo essere lunatico...>> dico ridendo e poi aggiungo <<Della sua voce, del rumore della sua risata, delle sue attenzioni.>>

Un amore sotto le stelle Where stories live. Discover now