Pensieri Sbagliati

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"Ho te in mente
Anche quando non dovrei
Anche quando non vorrei
Occupi tutti i giorni miei."

"Forza Rachel, stasera ci andremo a divertire!" Urlò Sam grintosa.

"Mh..." Dissi contrariata.

Erano giorni un po' spenti per me, non mi andava di fare molto, volevo solo stare a casa o andare al mare. Non sapevo cosa mi prendesse.

"Oh non lamentarti, è estate, siamo in vacanza e dobbiamo divertirci, ok?! Adesso andiamo a cercare qualcosa di adatto per stasera."

Mi obbligò ad andare al centro commerciale, insieme a Zory e Cami. Eravamo diventate un quartetto inseparabile ormai.

"Voglio entrare in questo negozio, venite." Zory ci tirò dentro a un negozio con vestiti strani.

"Sicura di volere provare questi abiti?" Chiese Cami poco convinta, mentre Zory annuí felice.

Dopo circa 20 minuti si decise a comprare degli abiti, dopodiché entrammo in un sacco di altri negozi.

Sam mi diceva di comprare qualsiasi vestito provassi, ma nessuno mi convinceva. La verità era che non volevo comprarne neanche uno, non mi interessava poi così tanto.

"Allora Rachel o compri un vestito per stasera, o non ce ne andiamo da qua." Si impose Sam, mentre io sbuffai.

Provai altri vestiti, così come Cami e Sam e, finalmente, dopo chissà quante ore lo trovai.

"Penso sia lui." Dissi uscendo dal camerino con indosso un abito stretto ma non troppo.

Tutte e tre mi osservarono affascinate.

"Wow, non l'avrei mai immaginato ma fa davvero al caso tuo." Affermò Cami.

"Non sarà troppo esagerato?" Chiesi insicura.

Non ero insicura, capitava raramente, e quando capitava era una cosa che odiavo.

Mi convinsero a comprarlo, dicendomi che stavo bene e che l'abito addosso a me era perfetto.
Dopodiché tornammo a casa dagli altri.

Era diventata una vera e propria convivenza la nostra, e pensare di porre fine a tutto ciò tra poche settimane mi causava una sensazione strana. Erano diventati come una seconda famiglia per me, tutti quanti. Stavamo bene, certo i litigi non mancavano, ma eravamo noi e questo rendeva tutto speciale.

"Rachel, tutto bene?" Mi chiese Cami, mentre sistemava i vestiti comprati.

"Sì, solo... Mi mancherà tutto questo." Ammisi.

Con lei potevo parlare di tutto.

"Già, anche a me. Sembra quasi di vivere in un sogno che presto, come qualsiasi sogno, finirà."

Ci abbandonammo a quell'aria di malinconia, fin quando non arrivò la sera. Saremmo andati in un locale a ballare, avrei evitato di pensare per un po' alla fine dell'estate.

"Beviamo qualcosa e poi ci scateniamo?" Propose Zory e la seguimmo al bancone.

Mentre aspettavamo i drink, osservai Zedd intento a fumare. Ultimamente parlavamo poco, magari anche per lui l'interesse nei miei confronti non era poi così tanto. Io dovevo ancora capire, possibile che sentissi la sua mancanza?

"Rachel, bevi o no?" Cami indicò il mio drink, distogliendomi dai miei pensieri.

Mandai giù l'alcool, dopodiché andammo a ballare.

"Zedd non ti toglie gli occhi di dosso." Mi comunicò Zory sorridendo.

Ricordai la domanda di Zory quella notte mentre stavamo giocando.

"C'è mai stato qualcosa tra voi due?" Chiesi osservandola attentamente.

"Cosa? No, Rachel." Rise, ma non mi convinse.

"Zory." - "Tra me e lui non c'è mai stato niente, davvero. Tra lui e mia sorella invece, sì. Lei ha due anni in meno di noi, adesso è in Italia, una famiglia la ospita per un anno ma presto tornerà. Loro, però, si sono lasciati già da un po', non c'entra niente la sua partenza." Mi spiegò a voce alta, sovrastando la musica.

Annuii, semplicemente, sua sorella era acqua passata per Zedd. Cioè non me ne aveva mai parlato, magari non era più così importante per lui.

Continuammo a ballare, mentre Zedd, poco lontano da me, continuava ad osservarmi. Ogni tanto ricambiavo i suoi sguardi, ma mi sentii sottopressione quando sentii uno sguardo lontano bruciarmi addosso.

Guardai in quella direzione, era lui. Non c'eravamo più parlati dopo l'ultimo litigio, non meritava la mia attenzione ma i suoi occhi erano come una calamita. Cosa mi stava facendo?

"Rachi, mi manchi." Zedd mi fece sussultare, iniziando a ballare accanto a me.

Mi mostrai rilassata e contenta, lasciandomi andare ad un ballo un po' provocante.

Dom era ancora lì, fumava e ora il suo viso era circondato da un fastidioso sorriso menefreghista. Che ci trovava di divertente in tutto ciò?
Ogni giorno che passava mi convincevo sempre di più che fosse matto.

La sua reazione mi diede un certo fastidio, così evitai di guardarlo ancora e incrociai lo sguardo di Zedd.

"Piccola, balla per me." Mi sussurrò, lasciandomi un bacio sul collo.

Balla per me.
E così feci, senza pormi troppe domande, senza pormi alcun complesso. Ballai attaccata al suo corpo, sentendomi le guance ardere sotto il suo sguardo, e forse anche sotto lo sguardo di qualcun altro.

"Sei talmente perfetta, Rachel. Starti lontano è impossibile."

Poggiò delicatamente la sua mano sulla mia guancia, mentre lentamente vidi il suo viso farsi sempre più vicino. Istintivamente mi avvicinai anch'io, i nostri sguardi erano a pochi millimetri di distanza, i nostri nasi ora si sfioravano, il suo respiro lo sentivo addosso più del mio.

Proprio mentre schiuse le labbra e si avvicinò per azzerare ogni tipo di distanza, chiusi gli occhi volendo abbandonarmi a quel bacio, ma qualcosa dentro me proprio in quel momento mi fece fermare.

Successe una cosa strana, mai capitata prima d'ora. Immaginai di avere davanti Dom e di stare per baciare lui, immaginai che il tocco di quelle mani, che i respiri così vicini, che quel corpo attaccato al mio fosse il suo.

Mi sentii un vuoto allo stomaco, un blocco che di scatto mi fece spalancare gli occhi e tornare alla realtà. Mi ritrovai Zedd davanti a me, mentre io mi allontanai velocemente. Stavo per baciare Zedd e pensavo di volere davvero quel bacio, ma ciò che era successo in quel momento mi aveva del tutto destabilizzata.

"Scusa, non mi sento bene." Dissi semplicemente, uscendo fuori dal locale e sedendomi su un muretto.

"Rachel, Rachel che succede?" Zedd mi aveva seguita.

"Niente, cioè non lo so... Ho avuto un... Giramento di testa. Scusa Zedd, vorrei stare un attimo da sola." Lo pregai e dopo qualche secondo fece come gli chiesi.

Ripensai a quel momento, l'immagine di me e Dom così vicini sembrava così reale, sembrava davvero che stessi per baciare lui. Cosa mi era preso?
Io non vorrei mai baciarlo. Quelle labbra così piene, rosa, dannate...
No, non desidererei mai baciarle.

Come Back To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora