Convivenza Difficile

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"Quello che ricordo meglio è quello che alla fine non ci siamo detti."

"Quindi lei è la famosa Camille?" Disse Zory, osservandola curiosa.

Sembrava come se Camille fosse un esperimento da come la fissava Zory, mi fece ridere ma non capii bene questo suo modo di fare.

"Ok Zory, penso possa bastare così." Risi, allontanandola da Cami.

Avevo rivisto Caleb, Sam e Finch, mi ricordai vagamente dei loro visi, ma ero sicura che stando a contatto con loro i ricordi sarebbero presto tornati a galla.

Ero ottimista, per la prima volta dopo chissà quanto tempo.

In questi mesi avevo smesso di tentare di ricordare cose che probabilmente mai avrei ricordato, eppure ora che stavo a pieno contatto con coloro che potevano definirsi "amici", qualcosa mi diceva che sarei riuscita ricordare, non tutto ma almeno in parte.

Sentii sbattere la porta e mi girai a guardare chi fosse, insieme agli altri.

Un brivido mi percosse la schiena non appena inalai il suo profumo, era lui. Ma non era solo, con lui vi era un ragazzo dai capelli neri, così come i suoi occhi.

"Alla faccia dei propri spazi, vedo che siete diventati tutti amici." Disse Dom, marcando la parola 'amici' con disprezzo.

"Noi lo siamo sempre stati." Affermò Sam, riferendosi a me probabilmente.

Dom alzò gli occhi al cielo, seccato, dopodiché salì in camera sua accompagnato dal ragazzo sconosciuto.

Da quando aveva sbattuto la porta di casa, ieri sera, non aveva più fatto ritorno. Era mancato un'intera notte, così passava le sue giornate? E chissà cosa combinava la notte...

Molte domande ora mi frullavano in testa, ma forse avrei dovuto lasciar perdere. Che mi importava?

"Chi era il ragazzo accanto a lui?" Chiesi, facendo prevalere la mia curiosità.

"Oh, si chiama Lance, l'ha conosciuto qualche mese fa... Dopo la tua partenza, sai..." Parlò Caleb, per poi lasciare la frase a metà.

Aveva lo sguardo perso nel vuoto, la voce nel pronunciare quelle parole era come malinconica, triste, rassegnata. Che era successo dopo la mia partenza?

"Dopo la mia partenza, cosa?" Chiesi, volendo che completasse la frase.

"Beh, diciamo che non è stato uno dei periodi migliori Rachel." Cami completò la frase al posto suo, facendomi riflettere.

Possibile che Dom avesse sentito la mia mancanza? Eppure perché si comportava così adesso? Non sembrava affatto gli importasse di me, di noi.

"Buongiorno mondo!" Esclamò Zedd, stranamente felice.

Non avevamo più parlato di ieri sera, non voleva spiegarmi come faceva a conoscere Dom, ma avrei sicuramente insistito.
O me l'avrebbe detto lui o me l'avrebbe detto Dom.

Guardò tutti, dopodiché mi lasciò un bacio sulla fronte facendo restare sbalorditi Finch, Sam e Caleb.

Cami sapeva già tutto, perciò non si meravigliò, ma di nascosto mi sorrise... Un sorriso che non era poi così gioioso.

"Ciao, voi siete gli amici di Rachel, giusto? Io sono Zedd il fid..." - si fermò, stava per dire 'fidanzato'?!

Sentii le guance andare a fuoco, mentre abbassai lo sguardo.
Era il mio fidanzato? Ovvio che no, cioè no... Giusto?

"Mh mh, piacere nostro! Io sono Camille, ma puoi chiamarmi Cami." Per fortuna Camille mi salvò da quella situazione imbarazzante.

Finite le presentazioni, avevamo tutti voglia di fare un bagno in piscina. Tra il mare e l'arrivo di nuove persone, non avevamo avuto il tempo di starci: era arrivato il momento.

"Questa villa è stupenda, quasi quasi mi trasferisco qui per sempre!" Disse Caleb ironicamente.

Avevo già capito che Caleb fosse un simpaticone, voleva sempre far ridere le persone.

"Ehi Rachi... Non ignorarmi." Mi sussurrò all'orecchio Zedd, stringendomi a sè.

Non lo stavo ignorando, ma non potevo far finta di niente. Avevo bisogno di sapere, volevo risposte, ciò che era successo ieri sera non poteva passare inosservato.

"Scusami è che... Vorrei tanto sapere, Zedd." Dissi, fissandolo dritto negli occhi.

Zedd stava quasi per parlare, ma fummo fastidiosamente interrotti.

"Un party in piscina e non mi dite niente? Arrivo!" Urlò Dom, tuffandosi a bomba proprio vicino a me e Zedd.

Tutta l'acqua mi schizzò sui capelli, e avrei tanto voluto picchiarlo.

"Ma cosa c'è che non va in te?! Sei stupido??" Urlai, toccandomi i capelli ormai del tutto bagnati.

"Ti sei bagnata? Oh scusami, non era mia intenzione." Disse con un tono misto tra serietà e ironia.

Non riuscivo a capire questo ragazzo, mi urtava ed era appena arrivato.

Non avrei resistito tre mesi nella stessa villa, ma dentro di me sapevo che non avrei resistito una vita lontana da lui.

Era tutto così strano, confusionario, avevo pensieri contrastanti tra loro che mi rendevano difficile pensare qualcosa in modo limpido.

Senza accorgermene mi ero staccata da Zedd, avevamo troncato la conversazione e lui ora non sembrava così contento.

Avevo già capito che la presenza di nuove persone lo urtava, ma la vera domanda era: lo urtavano loro o lo urtava solamente Dom?

Come Back To MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora