❁ 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓: 𝐈𝐥 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐨

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Il luogo.

Dal giorno del suo risveglio le cose erano procedute velocemente e la sua guarigione era stata esponenziale, complice anche il suo Quirk, che aveva deciso di collaborare ricominciando a funzionare, dopo giorni di completo silenzio. La situazione con Kōtai era stata tranquilla: durante il giorno non parlavano molto e di sera si scambiavano qualche parola tranquilla e Masu aveva imparato a non arrossire. Non troppo, almeno. Passava le proprie giornate a leggere con gli auricolari, interrompendosi per i prelievi e le visite dei suoi familiari, che, al momento, erano ancora gli unici a poter entrare legalmente.
Kyūjo-kun aveva ricevuto una sola visita nei loro undici giorni di permanenza in ospedale. Niente genitori o familiari stretti, solo una minuta cugina dai capelli lunghi e lisci di un castano slavato e gli occhi di un verde liquido e un po' inquietante. Kōtai aveva sobbalzato, quando questa aveva varcato la soglia, lei lo aveva salutato chiamandolo per nome e aveva salutato anche lei, anche se per cognome, e Masu aveva preferito defilarsi in sala d'attesa, non volendo disturbare. Più tardi il compagno dai capelli arancioni le aveva spiegato che era l'unica persona rimasta, o quasi, della sua famiglia non adottiva con cui, tra l'altro, era in pessimi rapporti, e a Masu si era stretto il cuore a quelle parole, pensando a come si fosse sentito quando, per giorni, erano passati a farle visita sua madre, sua sorella e tutti i suoi parenti fino almeno al quarto grado. Lo aveva semplicemente abbracciato stretto, infilando il naso tra i suoi capelli, e promettendo a se stessa di stargli vicino come quei bastardi dei suoi genitori adottivi non stavano facendo e, a detta del ragazzo, non avevano mai fatto.
Aveva scelto di tenersi le cicatrici, alla fine, di lasciare i segni biancastri delle otto coltellate ricucite, come monito. Perché, se era sopravvissuta a quello, non avrebbe potuto esserci altra cosa in grado di scalfirla. Erano il suo promemoria, quelle come la cicatrice sulla gola di Kōtai, come il volto sfigurato di Fumihiko, come in banco vuoto di Janette. Segno di quello che avevano vissuto e a cui erano sopravvissuti. E non dovevano essere cancellati.

Usciti dall'ospedale, poi, avevano trovato la loro classe al gran completo con tanto di cartelloni, fiori, regali e Kari e Haniko che avevano organizzato e creato una canzone di ben tornato e pronta guarigione. A Masu erano venute le lacrime agli occhi e a stento era riuscita a non abbracciarli tutti, sì, proprio tutti, dopo essere scoppiata a piangere.

Il giorno dopo, poi, il dodicesimo giorno dopo il disastro del festival sportivo, le lezioni erano ricominciate e Masu si era resa conto solo quando Abel era entrata in classe di quanto le fosse mancata tutta quella normalità. E si era resa conto di quanto tutto quello le fosse mancato anche, e soprattutto, quando la sensei dai capelli rossi aveva proiettato sulla lavagna multimediale i risultati che avevano seguito il Festival Sportivo che quantificavano il numero di Hero che avevano fatto richiesta per averli nella loro agenzia durante il tirocinio.

Inutile dire che Masu aveva letteralmente passato tutta la pausa pranzo a leggere uno per uno i nomi delle agenzie e degli hero che l'avevano richiesta dal plico praticamente interminabile che le era stato consegnato

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Inutile dire che Masu aveva letteralmente passato tutta la pausa pranzo a leggere uno per uno i nomi delle agenzie e degli hero che l'avevano richiesta dal plico praticamente interminabile che le era stato consegnato. Aveva evidenziato con cura le possibili agenzie di cui accettare l'offerta, ma lo sguardo le si era illuminato quando aveva visto una richiesta provenire dall'hero numero due in persona: Electron. Aveva finito di spulciare la sua classifica giusto per principio, ma, in verità, aveva già preso la sua decisione.
Nel pomeriggio avrebbero dovuto avere Analisi Quirk I, ma quando Masu era rientrata in classe aveva notato, con sua estrema sorpresa, che di fianco ad Abel si trovava un'eroina a lei ben nota: Mayumi Nahoko, anche nota come Voice, nona eroina in classifica e, soprattutto, madre di Shinji. Era stata tentata di salutarla con calore, chiamandola "oba", zia, come faceva sempre, ma si era resa conto che forse non era il caso e aveva limitato a sedersi al suo posto aspettando i suoi compagni.
«Bene, ci siamo tutti.» aveva constatato Glitch, poco dopo il suono della campanella «Oggi vi lascerò in compagnia di Nahoko-senpai, che forse voi conoscete come Voice, la nona eroina in classifica. Lascio direttamente a lei la parola.»
Se Abel si era resa conto della quasi battuta squallida, non lo aveva dato a vedere.
Mayumi Nahoko era una donna dall'aspetto e dall'atteggiamento posato e tranquillo, e dalla voce ancor più posata e tranquilla. Masu finiva sempre per rilassarsi, sentendola parlare, e quella volta non aveva fatto eccezione. Era... terapeutica.
«Oggi sono qui per aiutarvi nella scelta dei vostri nomi da hero.» aveva annunciato la donna, con un sorriso, le mani giunte e appoggiate al ventre «Potrà non sembrarvi, ma un nome dice tanto del carattere e dell'eroe che lo ha scelto, dunque non prendete questa decisione sottogamba! Quello che sceglierete sarà il nome che userete durante questo tirocinio e con cui vi presenterete alle prime agenzie di heroes della vostra vita. Io sono qui apposta per consigliarvi. Pensateci e parlatene con i vostri compagni di classe, spesso le idee migliori potrebbero venire proprio da loro. Avete una mezz'ora di tempo, diciamo, poi vi chiederò di presentarli alla classe e di spiegarne il motivo. Per qualunque domanda, anche non riferita a questo compito in particolare, sono a vostra disposizione.»

Masu annuisce, più che contenta di quel compito, anche se, a dir la verità, già da tempo aveva scelto il proprio nome da futura eroina.
Quello che però gli studenti non sapevano mentre si alzavano in disordine dai loro banchi e la sensei Nahoko li ragguardava di discutere con tono di voce contenuto, era che forze oscure si stavano muovendo nell'ombra, tirando i fili, forse per concludere quella storia una volta per tutte.

Angolo me
Ed eccoci giunti, come avevo già detto a qualcuno, a metà role: esatto, avete capito bene. Questa role avrà dieci capitoli (divisi in due) e un epilogo, anch'esso diviso in due, di cui devo ancora decidere in che proporzione sarà ruolabile lol.
Per il resto non ho molte comunicazioni da farvi!
Unica cosa: in questo capitolo ci saranno inizialmente due role, una quella standard con la classe e poi il free time, l'altra con la piccola festicciola all'uscita dell'ospedale dato che -NiuTyuTan_San- e -crydontcry ci hanno organizzato qualcosa di cui nemmeno io so i dettagli! (E sono molto curiosa, sì.)
E sì, se ve lo steste chiedendo, la grafica che dovevo fare era quella per le richieste delle agenzie. Avrei potuto anche scriverla nel capitolo o direttamente non metterla, ma volete davvero negare che così sia più figo? uwu

Yamishirou
Felpato004
HibiscuSho
-crydontcry
-NiuTyuTan_San-
_-Lawless-_
Laurachan864
occhirosa
Info-Chan_San
Awold98
VivyRal
Mezzangelo
_Anadil_
mitsxmi
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𝐂𝐨𝐧𝐝𝐢𝐭𝐢𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐞 𝐪𝐮𝐚 𝐧𝐨𝐧 - {BNHA Roleplay}Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang