BISOGNA DIRSI TUTTO

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Seconda parte
Meglio una triste verità che una dura menzogna
POV LINO
Siamo giunti a casa mia, abito in centro, in un vicoletto vicino al Colosseo dove mi sono trasferito quando ho chiuso la mia relazione con Antonietta. Non ci è entrata mai nessuna donna nel mio appartamento, ci tengo molto alla mia vita privata e agli oggetti che tengo qui dentro, ognuno con un valore affettivo molto importante e non voglio condividere con chiunque le mie cose personali. Per questo motivo ho portato solo lei, l'unica donna che per me è diventata davvero importante. Dopo Antonietta non credevo che avrei potuto provare un sentimento così forte come quello che credevo provavo per la mia ex eppure adesso, mi sembra niente in confronto ai sentimenti che provo per Ilaria. Non voglio sminuire assolutamente la mia relazione con Antonietta, è stata la storia più importante nella mia vita e la donna con cui avrei voluto creare una famiglia ma non eravamo destinati a tutto questo, il nostro amore non era così forte da poter fronteggiare situazioni così importanti. Anche io sono colpevole in questa situazione, a parole ero bravissimo, cercavo di convincere lei a provarci, a cercare di costruire qualcosa di grande e impegnativo ma in realtà non facevo mai nulla di concreto, ero sempre in tour e non ero mai presente nella sua vita, di certo non era la maniera migliore per creare una famiglia e piano piano, senza quasi accorgercene, ci siamo allontanati definitivamente. Ad oggi mi rendo conto che l'ingrediente mancante era l'amore vero, viscerale, la passione e l'ossessione, quel filo rosso che tra noi non c'era. Esiste una leggenda popolare giapponese che narra che ognuno di noi viene al mondo con un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra; questo filo unisce indissolubilmente due amanti, due anime gemelle destinate a ritrovarsi anche malgrado le difficoltà. Nel corso della vita questo filo rosso potrebbe aggrovigliarsi, portarci in altre direzioni, creare nodi che sembrino non condurci mai dalla nostra anima gemella ma, ogni nodo che verrà sciolto, ogni problema superato, sarà un passo in più per ricongiungersi.                                  Ilaria è un'altra storia, e non si tratta dell'eccitazione dell'inizio di una nuova relazione, la bellezza della storia impossibile e difficile, è davvero un sentimento che va oltre ogni schema, di quelli che raccontavano i poeti tra le infinte pagine dei libri che ho letto e che credevo non esistesse davvero, che fosse solo l'idea di quello che realmente volevano che l'amore rappresentasse. È Ilaria il filo rosso a cui sono legato, è lei il mio destino, è senza di lei che non riesco a vivere, non sono sereno da quando lei non c'è, non ho voglia di lavorare e non mi era mai successo, io amo il mio lavoro, è da quando lei non c'è che sono spento, assente anche se presente fisicamente. Mi è bastato rivederla per un istante per confermare i pensieri che mi tormentavano, è lei che voglio, solo lei e mi devo giocare fino all'ultima carta per farla mia, per sempre.
POV ILARIA
Ho cercato in tutti i modi di respingere le mie emozioni, i miei sentimenti, ho cercato di rifiutarlo, cacciarlo dalla mia vita, trattarlo male e chiudere questo breve capitolo della mia vita, eppure così importante, ma mi basta averlo accanto, sentire il suo profumo qui accanto a me in auto, sentire il suo sguardo su di me che perdo ogni tipo di freno che precedentemente mi ero imposta. Sono sempre stata una ragazza completamente autonoma, fin da giovanissima sono andata a vivere da sola, lavoravo e studiavo e non chiedevo niente a mia madre, non sono mai dipesa da un uomo, ci fossero o meno non faceva differenza, anche con Andrea, siamo stati insieme tanti anni ma non sono mai dipesa da lui, c'era ma non era essenziale. Lino è un'altra cosa, mi sento dipendente da lui, come se la mia felicità dipendesse dalla sua presenza nella mia vita. Durante i mesi in cui lui non c'era mi ero buttata a capofitto sullo studio in Accademia e ogni momento libero lo impegnavo con qualsiasi escamotage pur di non pensarci, non pensare a lui, eppure stare accanto a lui mi fa stare bene, anche senza dirsi una parola, non è mai stato così naturale stare in silenzio e non sentire l'imbarazzo. Com'è strana questa sensazione che provo adesso, l'unica persona in grado di farmi soffrire davvero è al contempo l'unica a rendermi davvero serena, sono dipendente da Lino Guanciale, sono affetta da una malattia incurabile, la Guancialite. Mi viene da sorridere a questo pensiero e torno indietro nel tempo, quando ero solo una sua fan accanita e lui non sapeva ne anche della mia esistenza, le milioni di fotografie salvate sul mio cellulare come se fossi tornata ad essere un'adolescente impazzita per il suo idolo, e ora sono qui accanto a lui, il mio idolo, l'uomo dal cuore d'oro che sfrutta la sua notorietà per sensibilizzare la gente ad aiutare chi è meno fortunato, siamo solo una goccia ma sono le gocce che formano il mare, l'attore talentuoso che è rimasto un uomo umile, come quel ragazzino che giocava a rugby ad Avezzano, il mio Lino. Quindi è vero che le favole esistono, ma noi avremo il lieto fine?
Siamo arrivati a casa sua, abita vicino al Colosseo, in un palazzo antico, entriamo nel portone e mi conduce verso l'ascensore.   
"Abito all'ultimo piano, meglio l'ascensore, non mi va di farmi sei piani a piedi."   
"Io potrei anche, ci sono abituata ormai, a Milano abito al sesto piano e non c'è l'ascensore ma arrivata in cima la vista è mozzafiato. Dovresti venire a vederla" mi viene così naturale pronunciare l'ultima frase che solo dopo mi rendo conto di quello che ho detto e mi sento avvampare per l'imbarazzo. Lui se ne accorge e mi sorride, si avvicina pericolosamente a me e mette la sua mano destra sulla mia guancia, in una carezza dolce e sensuale, avvicina il suo viso al mio orecchio e mi parla sussurrando   
"Ti seguirò ovunque pur di vederti e starti vicino. Adesso ti mostro il mio panorama." E mi lascia così, accaldata e persa nel suo profumo. Il problema sarò io questa sera, sarò io che non rispetterò i miei buoni propositi se lui continuasse ancora a provocarmi così.                     
Entriamo nell'appartamento, arredato davvero con gusto, mobili bianchi e scuri che si sovrappongono, un divano in pelle che primeggia al centro del salotto con una televisione enorme, cucina con isola in legno e una libreria che troneggia su tutta una parete. C'è anche una scala in ferro che porta in camera da letto. Il tavolo è già apparecchiato per due con una bottiglia di Brunello pronta per essere aperta. Adoro questa casa, profuma di lui e lo rispecchia molto, elegante ma semplice allo stesso tempo. Mi toglie la giacca, mi prende per mano e mi porta verso l'esterno, una terrazza enorme immersa nel verde e nei fiori, due poltroncine scure in vimini e un tavolino ma la sorpresa arriva quando alzo lo sguardo e mi ritrovo il Colosseo davanti, sembra che possa toccarlo con un dito tanto è vicino, immenso e illuminato dalla notte stellata che ci sta regalando Roma. Sono avvolta in una patina di magia, senza fiato, stordita da così tanta bellezza.                                             "La mia vista può competere con la tua?"
"È anche meglio, è stupendo questo posto, è quasi un peccato dover tornare in casa ma ho un pò di freddo e non vorrei ammalarmi."   
"Aspettami qui, arrivo subito" e sparisce lasciandomi godere ancora di quel panorama che vorrei fotografare per sempre nella mente. Torna qualche minuto dopo con la bottiglia di vino, due calici ed una coperta blu.        
"Restiamo un pò qui fuori prima di cenare, ci beviamo un goccio di vino e parliamo, una volta per tutte. Avvicinati, ti ho preso una coperta."       
"Va bene, parliamo ma fammi bere prima, magari mi sciolgo un pò...". 

"Voglio ricominciare con te, una volta per tutte e quindi voglio iniziare con il massimo della sincerità. Credo che alla base di ogni rapporto debbano esserci rispetto, sincerità e fiducia e noi abbiamo già avuto troppo problemi da affrontare. Voglio ricominciare ma devo essere sincero e raccontarti tutto quindi ascoltami."                                                  "Anche io la penso come te, per un rapporto solido è giusto essere onesti sin da subito e noi dobbiamo imparare a dialogare, siamo entrambi troppo istintivi, ci lasciamo prendere dagli eventi senza mai affrontare le situazioni che ci capitano e scappiamo, dobbiamo parlare per far sì che non ci siano problemi e fraintendimenti che ci allontanino come è già accaduto. Ma cosa devi raccontarmi di così importante? Ti vedo turbato..."                          "Dopo averti visto tra le braccia di Andrea, ho pensato che tra noi fosse davvero finita e che ero stato un cretino a credere che tu aspettassi solo che io facessi qualcosa per te. Mi sono messo mille volte in macchina con l'intenzione di venire da te, sputarti la mia rabbia addosso per essere tornata da Andrea e chiudere la nostra storia così travagliata."               
"Ma io non sono mai tornata da Andrea, ti ho già spiegato che..."                               
"Si, adesso lo so ma all'epoca no, adesso fammi continuare, è già molto difficile per me, ho paura che tu possa prendere delle decisioni troppo affrettate.                                       Avevo la mente completamente assuefatta da te, non facevo altro che pensarti e non riuscivo ad andare avanti, spesso mi sono anche ubriacato per poterti dimenticare ma la mattina oltre al mal di testa, si univa la rabbia di non poterti avere. Alla fine ho pensato bene di iniziare ad uscire con altre donne, una in particolare, Giulia, una mia collaboratrice di teatro e a cercare di sostituirti, ma non è servito a niente...". Lino ha la testa bassa, sembra essersi tolto un macigno dal petto ma questo macigno l'ha spostato su di me. Non so che dirli, mi ha fatto male con questa dichiarazione e infondo ero convinta che fosse successo ma, sentirmelo dire mi manda in bestia, e il solo pensiero di un'altra donna che lo toccava, lo baciava, mi fa salire una gelosia assurda.                               
"Bravo, infondo non potevo aspettarmi altro, uno dei sex symbol italiani più in voga del momento mica poteva tenere il suo affare nelle mutande, doveva trovare un punto di sfogo, alla faccia dei sentimenti forti!! Bravo, complimenti" mi alzo di scatto e cerco di andarmene ma lui subito mi trattiene per un braccio e mi fa sedere sulle sue gambe. Cerco di divincolarmi ma Lino è più forte di me e non riesco a sfuggire dalle sue braccia. Sono gelosa, lui è mio, e sono anche arrabbiata perchè non ha saputo aspettare, non ha combattuto per noi, ma forse adesso è proprio quello che sta facendo, poteva tenermi tutto nascosto e io non avrei mai scoperto nulla, sta rischiando pur di essere sincero con me.            
"Tu stasera non scappi, resti con me, parliamo, puoi anche prendermi a schiaffi, infondo lo merito ma resti qua, a rischio di legarti ad una sedia, ne discutiamo e troviamo una soluzione, spero."
"Ti rendi conto di quello che mi hai raccontato? Come possa sentirmi a pensare ad un'altra donna tra le tue braccia mentre io mi corrodevo la mente a pensarti e a sperare che un giorno tu suonassi alla mia porta? Sai quante volte ho pianto, in silenzio pensando a te e a come mi avevi fatta sentire ad un passo dal cielo e un attimo dopo, schiantata al suolo? Anche io sono uscita, ho passato innumerevoli sere in discoteca, in compagnia anche di persone conosciute da poco, ma chiunque si avvicinasse non era te e io scappavo..." sento gli occhi riempirsi di lacrime, non voglio piangere, non davanti a lui ma non ci riesco. Lino asciuga le mie lacrime con i suoi baci e noto i suoi occhi lucidi dal pianto, proprio come i miei. Mi abbraccia, mi bacia le guance e mi sussurra all'orecchio di calmarmi.                          
"Ti prego, non piangere, sto malissimo a vederti così e ti chiedo perdono. Non sapevo che altro fare e mi è sembrata l'unica possibilità per non pensarti. Piccola mia, se solo avessi saputo che oggi saremmo stati qui, a casa mia, quella che spero un giorno sia piena dei tuoi vestiti, delle tue scarpe, dei tuoi libri e delle tue meravigliose fotografie, non mi sarebbe passato in mente di avvicinarmi ad altre donne, io sto con te ed ho tutto quello di cui ho bisogno."

Come due calamite...Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz