capitolo 18

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POV'S ADRIEN

<<cosa ho fatto?>>

<<cosa diamine ho fatto?>> stringo il capo tra le mani lasciandomi scivolare contro il pavimento e incrociando le gambe al petto.

Ho sbagliato tutto. Volevo solamente proteggerlo, tenerlo al sicuro. Desideravo semplicemente vivesse una vita differente dalla mia, senza sofferenze e con spensieratezza ma non ho fatto altro che alimentare quel dolore imprigionandolo in un bolla di illusione che lui credeva fosse realtà.

<<Adrien...cos'hai?>> Marinette mi si avvicina con cautela inginocchiandosi di fianco a me lasciando scivolare delicatamente le sue piccole dita affusolate tra le ciocche dei miei biondi capelli prendendo a carezzarle dolcemente cercando di tranquillizzarmi. Una piccola nota di preoccupazione si celava nel suo sguardo, quei bellissimi occhi blu che riuscivano sempre a ridarmi il sorriso erano lucidi e le lacrime minacciavano di scorrere sul suo volto, ed è tutta colpa mia. Non so far altro che causare dolore alle persone che mi circondano o a cui voglio bene ma nonostante ciò, e non ne capisco il motivo, marinette non mi ha mai lasciato solo e la ringrazio per questo.

<<Felix...>>borbotto semplicemente e alzo il capo incrociando lo sguardo confuso di marinette

<<cos'è successo al piccolo Felix?>> Chiede confusa gesticolando freneticamente come al suo solito quando è colta dal panico.

<<sta calma>> alzo gli occhi al cielo e gli afferro la mano frenando i suoi assurdi movimenti prima di alzarmi in piedi. Sfrego le braccia contro il tessuto impolverato dei jeans ripulendoli lievemente per poi porgere, in aiuto, la mia mano a marinette sollevandola da terra, vedendola compiere il mio stesso gesto per ripulirsi dal pizzico di polvere che volteggiava nell'aria.

<<Felix è...>> deglutisco a fatica ed emetto un lieve sospiro prima di ammettere l'avvenuto <<è scappato>> continuo rilasciando un sospiro di esasperazione stringendo la mano di marinette alla mia prima di portarla al mio petto lasciandole sentire il battito accelerato del mio cuore.

<<Ho paura marinette>> sussulta lievemente alle mie parole, è così strano avere paura? Sono anche io umano in fondo, e nascondere le proprie paure non significa non averne...

<<Non pensavo lo avresti mai detto>> afferma con espressione sorpresa stendendo poi un piccolo sorriso suo volto

<<sono contenta tu abbia avuto il coraggio di esprimermi i tuoi sentimenti. Ci sono per te, sistemeremo tutto. Insieme. Andrà tutto bene vedrai.>>

Sorrido a mia volta stringendola al mio petto. Non avrei potuto incontrare persona migliore di lei.

<<Grazie di tutto marinette>>

Sorride dolcemente contro il mio petto ricambiando la stretta.

<<Meglio se andiamo a cercare Felix ora, non può essere andato molto lontano>> sussurra contro il mio orecchio allontanandosi dalle mie braccia lasciandomi un piccolo schiaffetto giocoso sulla spalla a mo' di conforto sorridendomi dolcemente.

<<lo troveremo, te lo prometto.>> sussurra un'ultima volta prima di stringere la mia mano alla sua e trascinarmi, insieme a lei, fuori dall'abitazione.

<<Felix!>>Urlo per le silenziose strade di Parigi, mentre la voce di marinette mi faceva eco, incuranti di quelle poche persone che continuavano a rivolgerci sguardi circospetti. Loro non capiscono, non possono capire.

Gli ignoro continuando ad urlare il suo nome in attesa di un cenno di risposta nonostante la paura di non essere abbastanza per riuscire a trovarlo, di non essere abbastanza per meritare nuovamente la fiducia e il perdono da parte sua e, in questo caso, avrebbe completamente ragione.

Miraculous- la Babysitter di mio fratelloWhere stories live. Discover now