capitolo 7

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Spengo la sveglia e una nuova terribile giornata sta per avere inizio.

Mi alzo fortunatamente in tempo senza fare troppe storie, so già cosa accade se faccio ritardo e non ho alcuna intenzione di darla nuovamente vinta ad Adrien.

Cammino a passo lento- dato il largo anticipo- dirigendomi verso il bagno, ruoto il cursore della doccia sentendo l'acqua scorrere imminente sul terreno, lego i capelli in una semplice coda alta e mi spoglio velocemente-a causa dei continui brividi di freddo- impaziente di crogiolarmi tra le impetuose gocce d'acqua bollente.

Allungo il braccio verso l'acqua sfiorandola con un leggero tocco per regolarmi con la temperatura: calda al punto giusto. Chiudo gli occhi lasciandomi scivolare l'acqua sulla pelle, svuoto la mente e massaggio la tempia.

Esco poco dopo completamente bagnata, afferro e, circondo il io corpo con l'asciugamano.

Mi vesto, un cardigan con una camicetta bianca non molto pesante e, per fortuna, nonostante sia metà settembre ci sono ancora giornate molto calde, e per finire un semplice jeans nero- con le borchie ai lati- a vita alta. Scendo di sotto, ormai pronta, e preparo la colazione al moccioso che, come al solito, è già seduto in tavola ad aspettare di magiare.

Finisco di asciugare i piatti e poso lo sguardo sull'orologio: mezz'ora di anticipo rispetto ad ieri, sono in perfetto orario per accompagnare il mocciosetto alla sua fermata e poi dirigermi verso il mio autobus.

Poso il mio zaino sulle spalle e solo quando apro la porta d'ingresso e non noto la moto di Adrien parcheggiata all'esterno mi rendo conto di non averlo incrociato nemmeno per un istante, possibile sia già fuori? Come mai è uscito così presto? senza avvisare poi...

<<se non ti sbrighi faremo nuovamente ritardo>> la vocina fastidiosa del marmocchio mi risveglia dai pensieri mentre continua insistentemente a tirarmi per la manica della camicia.

Lo assecondo nonostante continui a guardarmi intorno alla ricerca di Adrien, ma di lui...nessuna traccia.

<<smettila di cercarlo starà sicuramente con una delle sue tante ragazze>> dice il piccolo ed io abbasso lo sguardo

<<non dirmi che...>>

<<no! Assolutamente no!>>mi affretto a rispondere- parandomi sulla difensiva- chiudendo a chiave la porta della villa per poi alzare il passo trascinando il marmocchio.

Nessuno dice più niente e fortunatamente Felix non ha ripreso il discorso, a me non piace Adrien e non mi piacerà mai!

__

Cammino a testa bassa con la testa fra le nuvole. Ho appena lasciato il piccolo Felix dinanzi il pullmino per la scuola ed ora sono diretta verso la mia fermata. L'immagine di Adrien continua a ronzarmi per la testa e sono stufa di pensarci, magari sarà a scuola, o magari chissà...Felix ha ragione ed Adrien ha trascorso la nottata fuori casa ma qualunque sia la risposta, non vedo perché dovrebbe interessarmi, Adrien non è niente per me!

Avanzo con lo sguardo basso e quando arrivo finalmente alla fermata sbatto leggermente contro un ragazzo costringendomi ad alzare lo sguardo. Sono arrivata alla fermata, non me ne ero accorta. Ma dove ho la testa? Già...da Adrien...

Mi scuso con quel ragazzo che mi dice semplicemente di non preoccuparmi e mi rivolge un dolce sorriso, non mi preoccupo più di tanto, in realtà non mi interessa neanche molto, ho già la testa troppo incasinata per permettermi di pensare anche a degli sconosciuti.

Vado a sedermi nella fila del mezzo, mi accosto contro il finestrino e metto le cuffie alle orecchie. Poso il capo sul palmo della mano sorretto dal gomito, cerco di svuotare la mente lasciandomi trasportare dalle note della canzone "thinking out loud" di Ed Sheeran

<<disturbo dolcezza?>>risuona una voce al mio orecchio subito dopo aver sfilato via l'auricolare, ma come si permette?

Alzo lo sguardo.

È uno scherzo vero?

<<non ti sto seguendo dolcezza, ma come vedi è l'unico posto libero>>

Sbuffo e non dico una parola

<<il mio nome e Nathaniel comunque, Nathan per gli amici>> continua ammiccando nella mia direzione portandomi ad alzare nuovamente lo sguardo su di lui. Mi guarda fisso negli occhi, i suoi sono dello stesso colore dei miei. Una punta di divertimento si cela nel suo sguardo e sul volto ha un sorriso sornione. Mi allunga la mano <<qual è il tuo nome dolcezza?>>

<<marinette> rispondo semplicemente rimettendomi le cuffie e voltandomi di lato nella speranza che non parli più.

Lo vedo scendere subito prima di me, è della mia stessa scuola ma almeno, da quel che ho capito non frequenta il mio corso.

Entro in classe e per qualche strana ragione mi guardo intorno, cerco disperatamente Adrien con lo sguardo ma non c'è. Oggi anche Luka è assente, chissà come mai.

<<chi cerchi?>> chiede sfacciatamente, sussulto colta di sorpresa e mi volto di scatto.

<<ancora tu?>> alzo gli occhi esasperata e vado a sedermi

Lo vedo avvicinarsi a me e sbuffo

Ma che vuole?

<<sei uno stalker per caso?>> lo guardo di traverso incrociando le braccia al petto, lui alza gli occhi al cielo divertito e mi rivolge un sorrisetto

<<calma dolcezza, non cercavo te. Sono qui per Adrien, Adrien Agreste, lo conosci?>>

<<si, ma come vedi non c'è>>

<<d'accordo, passerò un altro giorno>>

Spalanco leggermente le labbra indecisa se chiedergli o no del perché cercasse Adrien, le richiudo subito dopo mordendomi il labbro trattenendo la mia curiosità. Non voglio sembrare troppo impicciona.

Decido di lasciar perdere e lo vedo andar via.

__

Le ore passano e le lezioni finiscono. È tutta la mattina che non vedo Adrien e una parte di me spera di rivederlo a casa anche se so che non sarà così.

Che fine ha fatto quell'idiota? dove sarà andato? Perché è sparito così all'improvviso senza dire niente? Per quale motivo quel Nathan oggi lo cercava?

Dio, mi scoppia la testa.

Arrivo alla villa e con mia grande gioia vedo Adrien seduto tranquillamente sulla poltrona con una birra tra le mani.

<<come mai non c'eri questa mattina?>> chiedo e mi mordo l'interno della guancia maledicendomi mentalmente. Perché devo immischiarmi sempre in fatti che non mi riguardano?

<<non sono affari tuoi>> afferma acido portandosi la bottiglia alle labbra ed io rivolgo lo sguardo verso il basso mortificata.

<<oggi un certo Nathan ti cercava>> pronuncio a fil di voce. Lo vedo irrigidirsi, borbotta una serie di parole incomprensibili e tira un pugno sul tavolo. Sgrano gli occhi e indietreggio impaurita.

<<ti ha detto qualcosa?>>

<<parla!>>urla avvicinandosi pericolosamente, sento il suo fiato sul mio volto e l'odore di birra mi pizzica le narici.

<<N-no, non mi ha detto nient'altro>>

Lo vedo tranquillizzarsi e poi mi volge le spalle prima di dirigersi verso le scale- nella sua camera- e sparire dalla mia visuale.

Cosa Adrien? cosa nascondi?

Miraculous- la Babysitter di mio fratelloWhere stories live. Discover now